Claudia Morelli, conosciuta artisticamente come Aeko, ci racconta il percorso che l’ha portata a trasformare il dolore e i pensieri negativi in un linguaggio musicale unico. Fin da piccola ha coltivato la passione per il canto, e oggi, con una solida formazione e il supporto prezioso del suo insegnante Clizia Miglianti e del produttore Jacopo, Aeko esplora nuove sonorità che fondono pop e musica elettronica. In questa intervista scopriremo come la sua arte sia un continuo processo di evoluzione e sperimentazione, capace di dare voce alle emozioni più intime e di trasformare le difficoltà in espressioni creative autentiche.
Intervista a cura di Noemi Aloisi
Introduzione a cura di Salvatore Cucinotta
Benvenuta su Che! Intervista, Aeko! Parlaci del tuo pseudonimo, come mai questa scelta?
Salve! Il mio nome d’arte deriva dall’infinita quantità di pensieri negativi che, ripetuti come Echi, trovano spazio nei vuoti lasciati dalle sofferenze. La scelta del nome non è quindi causale. Si leggerebbe “Eco”, con il grafema latino AE, che però era scomodo da digitare nei social.
Sei una cantautrice, di che genere definiresti le tue canzoni?
Sono una cantautrice, sì e fino ad ora ho esplorato il pop e i generi affini (Pop Dance, Pop Rock, Pop Punk e così via) alcuni, non ancora pubblicati. In questo momento del mio percorso, però, sto esplorando un genere più elettronico che mischia appunto la musica elettronica con il pop, e credo che sia la strada che mi permetta maggiore espressività al momento. Non vedo l’ora di farvi sentire! Oltretutto non ho lasciato una parte più emotiva che permettesse un ascolto più intimo, ma si vedrà, anzi, si sentirà!
Ci sono strumenti che ti accompagnano nelle tue canzoni o fai tutto tu?
Generalmente io scrivo o al pianoforte con i semplici accordi, oppure su beat già esistenti. Successivamente, la composizione e il testo verranno trasportati su una produzione cucita sulle necessità singole di ogni brano. Per questo ogni canzone è armoniosa, grazie al mio produttore Jacopo che mi accompagna nella ridefinizione e nelle modifiche ottimali per ogni singolo.
Quando hai iniziato a cantare?
Non ricordo quando ho iniziato a cantare, ero molto piccola, però so che studio da molti anni. I miei percorsi sono stati più o meno efficienti: quello che mi si addice maggiormente è quello che seguo adesso con la mia insegnante Clizia Miglianti. Comprende ogni difficoltà e, grazie alle sue competenze, riesce a ridurre notevolmente il distacco tra ciò che vorrei fare e ciò che riesco a fare. Oltretutto è una persona estremamente empatica ed io apprezzo infinitamente questa qualità in un’insegnante. Le competenze in questo lavoro sono fondamentali per poter raggiungere gli obiettivi, sono felice del lavoro che stiamo facendo, sia tecnico che emotivo.
Sei anche un’autrice, che rapporto hai con la scrittura? Hai mai scritto poesie?
Scrivo brani anche per altre persone, sia parole che melodie. A volte scrivo testi, ma con il semplice scopo di sfogarmi. Ciò che resta nella carta, diciamo, ti lascia un po’. Per questo mi piace scaricare un po’ di disordini interiori.
Generalmente in quali contesti ti esibisci?
Ultimamente mi esibisco poco, sono molto più presa da una preparazione. Mi esibisco più che altro per i contest musicali, che spero di affrontare in modo estremamente energico come la mia personalità.
Ci sono nuovi progetti in questo periodo per cui stai lavorando?
I progetti arriveranno presto, ci vuole molto lavoro per fare le cose fatte bene. Sono cose particolari e fuori dai miei soliti schemi di riferimento. Non è semplice affrontarli ma sento la necessità di cambiare e credo che vada seguita.
Grazie del tuo Claudia! Complimenti per tutto!
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Aeko: Grazie a voi!
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