Alina Cammisano, originaria della meravigliosa Sicilia ha trasformato la sua passione per la danza in una carriera variegata e internazionale. Dopo aver studiato al “MAS” Music Art & Show di Milano e alla scuola Scarpette Rosse di Jenny Gallina, ha lavorato come ballerina a Disneyland Paris e in numerosi programmi televisivi italiani e francesi. Con un bagaglio artistico che spazia dai palcoscenici ai videoclip musicali, dalle collaborazioni con coreografi di fama mondiale come André De La Roche all’insegnamento, Alina rappresenta una figura poliedrica nel mondo della danza.

a cura di Salvatore Cucinotta


Benvenuta su Che! Intervista, Alina, è un piacere averti con noi. Puoi raccontarci quando e come è iniziata la tua passione per la danza e quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo artistico?
Avevo solo 6 anni quando i miei genitori mi iscrissero a scuola di danza , ero una bambina iperattiva e non facevo altro che ballare, ovunque, e da lì i miei genitori capirono la mia passione per la danza, i primi passi nel mondo artistico sono state le mie partecipazioni a dei musical al teatro del torrino ( eur Roma ) mi trasferì a Roma dalla Sicilia senza nulla in mano, solo le mie valigie poi grazie ad André De La Roche iniziai a ballare per degli spettacoli coreografati da lui e lì ebbe inizio la mia carriera.

Hai studiato in realtà prestigiose come il “MAS” Music Art & Show di Milano e la scuola Scarpette Rosse. In che modo queste esperienze formative hanno influenzato il tuo stile e la tua carriera?
L’accademia MAS ha influenzato molto il mio stile di danza, mi ha aiutata a trovare aspetti della danza che non conoscevo invece la scuola di scarpette rosse di Jenny Gallina ha influenzato molto la mia professionalità e disciplina oltre a darmi una preparazione che mi ha permesso di entrare in accademia.

Il tuo lavoro come ballerina a Disneyland Paris ti ha portato in un contesto internazionale. Quali sono state le sfide e le soddisfazioni di esibirti in un ambiente così unico?
Lavorare a Disneyland per ben 4 anni è stata una esperienza unica per me, mi ha aiutata a crescere professionalmente e umanamente, la sfida più grande era quella di riuscire a dare  giorno per giorno il 100% della mia performance, ma soprattutto di dare al pubblico entusiasmo ed emozioni forti, la soddisfazione più grande era  di far brillare  gli occhi a tutti i bambini presenti nel parco di Disneyland Paris.

Tra le tue esperienze televisive, hai partecipato a programmi di grande visibilità come “Domenica In” e “La Prima Volta”. Qual è stato il momento più memorabile di queste avventure?
Il momento più incredibile dei miei lavori in Rai è stato ballare in un contesto così unico riuscendo a dare tutta me stessa, riuscire ad esprimere le mie emozioni in uno studio televisivo così importante e rinomato mi ha permesso di credere che i sogni possono realizzarsi.

Hai collaborato con artisti come Thomas Grazioso e Alessandra Machella. Come vivi il processo creativo quando lavori a videoclip musicali e concerti?
Ho avuto la possibilità di fare dei videoclip musicali. Questo è stato molto interessante perché sei veramente a stretto contatto con la musica e le telecamere ed è stato anche impegnativo perché devi riuscire attraverso la tua immagine a raccontare una storia tu sei il tramite tra la canzone e quello che il pubblico vedrà in uno schermo.

La tua esperienza come assistente di André De La Roche ti ha permesso di approfondire la coreografia e la tecnica. Come questa collaborazione ha arricchito il tuo approccio alla danza?
Ho lavorato con André De La Roche per 6 anni abbiamo fatto tante cose insieme eventi, stage, spettacoli ed è stato per me un onore. André mi ha dato tanto artisticamente: tecnica, composizione coreografica, cultura. Ma mi ha dato tanto anche e soprattutto umanamente, una persona tanto GRANDE nella danza quanto UMILE nella vita, rispettoso gentile e saggia. Una persona che è stata fondamentale per la mia professione e nella mia vita per me è stato un padre e un insegnante di danza ma anche di vita.

Non sei solo una performer, ma anche un’appassionata insegnante. Qual è il messaggio che cerchi di trasmettere ai giovani danzatori nelle tue lezioni?
Ad oggi cerco di dare tutta me stessa nell’insegnamento , sono un insegnante di danza ma mi sento di essere anche un educatrice, prima di insegnare i passi di danza insegno  la disciplina, il rispetto delle regole , la costanza e l’umiltà che ti porterà avanti nella vita !! Questo è quello che insegno.

La tua partecipazione al programma televisivo “The Coach” ti ha portato davanti a un pubblico più ampio. Come descriveresti questa esperienza e il rapporto con il pubblico televisivo?
Fare “The Coach” è stato un mettermi in gioco, uscire dalla mia comfort zone, non dovevo ballare ma parlare di danza, dare dei giudizi rispettosi e giusti, mi è servito molto ho conosciuto all’età di 32 anni altri aspetti del mio carattere che non conoscevo, mi sono messa alla prova e l’ho superata!!

Guardando alla tua carriera, qual è il progetto che consideri più significativo e che rappresenta meglio la tua evoluzione artistica?
Sicuramente aver ballato in Rai mi ha formata moltissimo, per me è stato uno dei lavori più importanti e significativi ma soprattutto è stato un sogno che sono riuscita a realizzare e mi ha dato tanta sicurezza come persona ma anche come danzatrice.

Infine, quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? C’è un sogno che ancora desideri realizzare nel mondo della danza?
Ho molti progetti, tanti sogni non solo nella danza ma anche in altri ambiti. Mi piacerebbe lavorare in radio o fare la presentatrice, ho voglia di mettermi ancora in gioco ed affrontare le sfide che ti fanno crescere artisticamente.

Grazie Alina per questa intervista e complimenti davvero per la tua carriera artistica!
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