Anastasia Schimmenti: viaggi, fotografia e la bellezza del mondo raccontata sui social

Anastasia Schimmenti è una creator che ha trasformato la passione per i viaggi e la fotografia in una carriera affascinante. Dai deserti di Dubai alle spiagge delle Maldive, fino ai premi ricevuti in Sicilia, il suo percorso la porta a promuovere la cultura e i paesaggi italiani a livello internazionale. In questa intervista, Anastasia ci racconta dei suoi progetti, delle esperienze che l’hanno segnata e dei sogni che ha ancora nel cassetto.

a cura di Noemi Aloisi


Benvenuta Anastasia, attualmente sei una creator ma facciamo un passo indietro, tutto ha inizio con un viaggio a Dubai. Cosa ricordi di quei giorni?
Grazie mille. Arrivare a Dubai per poi diventare un Creator di IG? Si può fare.
Le cose vengono anche un po’ per caso.
Tutto inizia con questo viaggio a Dubai nel 2022, dove scoprii non solo la mia passione per i viaggi oltremare, ma soprattutto quella per la fotografia. Ricordo che ero in solitudine, ed è stato quello il momento in cui mi sono sentita più libera che mai.
Il ricordo più bello è stato riprendere le dune del deserto dell’Oman a piedi nudi.

In seguito hai fatto un viaggio alle Maldive, in cui oltre a goderti la magia del posto, hai anche fatto attenzione alle differenze tra i resort e le guesthouse locali. Cosa ti è rimasto di questa esperienza?
Avevo il sogno di visitare questo luogo sin da bambina, come un po’ tutti credo.
Ho cercato di godermi l’esperienza su due ambiti: la Guesthouse ti permette di apprezzare l’ospitalità degli abitanti del luogo e la loro cucina locale. Il resort è il classico che si vede su tutte le riviste patinate.
Penso di aver visto cose che mai rivedrò nella mia vita, come la scia di plancton fluorescente (che ho prontamente fotografato) camminando sulle spiagge dell’oceano indiano nella notte.

In Sicilia hai preso parte ad un tour di animazione territoriale, a cui è seguita la consegna della targa a onorifica del Solunto International Award 2022. Di cosa si tratta?
Sulla base di queste due importanti esperienze di viaggio, arrivate a distanza ravvicinata all’una dall’altra, il direttore artistico Giuseppe Di Franco, noto per le sue collaborazioni con artisti come Renzo Arbore, e il suo interesse artistico e culturale sul territorio siciliano, mi invitò a collaborare nel promuovere le bellezze del nostro territorio. In merito a questo tipo di lavoro, che ho svolto con molta dedizione e passione andando alla ricerca dei luoghi più segreti del territorio palermitano per fotografarli e documentarli sui social, segue la premiazione del “Solunto International Award”: Il prestigioso premio viene assegnato ogni anno a personalità che si sono distinte per i loro meriti nel campo del cinema, della cultura e della fotografia, della ricerca, dello spettacolo e dell’imprenditoria.

Il premio che hai ricevuto era inerente la fotografia paesaggistica, è una tua passione?
Le dirò una cosa, era una passione che non sapevo di avere.
Mi sono accorta di averla dentro di me nel momento in cui, quando vedevo qualcosa di magnifico, mi commuovevo a tal punto da doverlo immortalare per tutta la vita.

Oltre alla natura ci sono altri soggetti che ti piace immortalare?
Tutto può essere magnifico, anche una goccia di rugiada su una fontana, cosa che mi è capitata di fotografare. Non nego che mi piace fotografare anche la versione migliore di me stessa, che è sempre in continua evoluzione.

Con Giuseppe Di Franco hai preso parte al progetto “For culture worldwide: per la diffusione della cultura italiana nel mondo”. Parlaci di questa iniziativa.
Arriviamo al clou. Dopo aver pubblicizzato la cultura regionale locale e aver ricevuto il Solunto International Award, entro a far parte parte del comitato tecnico dell’associazione “Federico Secondo” , del quale il direttore artistico è presidente.
Comincia una collaborazione con l’ONU per la diffusione della cultura italiana nel mondo: nasce il progetto “for culture worldwide”.

Nella fattispecie, la mia figura serviva a promuovere delle location italiane tra le più belle quali Palazzo della Rovere (RM), Teatro Andromeda(AG) e Palazzo Borromeo (Lago Maggiore) in cui si sono svolti gli eventi di moda e cultura più rilevanti dell’anno 2023. L’obiettivo era di fondere la bellezza dei luoghi a fotografia, moda e cultura insieme e diffonderle tramite i social.

|| progetto appena citato è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia. Di cosa ti sei occupata principalmente, e come è stato partecipare ad un evento del genere?
Il progetto ha avuto così tanta risonanza che è stato presentato al festival del cinema di Venezia 2024, dove hanno preso parte il direttore e i miei collaboratori.
Non ho partecipato fisicamente, perché francamente in quel periodo non mi sentivo ancora pronta per un Red Carpet di quella portata. Una cosa alla volta. Ad oggi a distanza di pochi mesi penso di essere pronta.
Di contro al festival, il nostro progetto ha ricevuto molti meriti ed il mio nome è già stato pronunciato in quell’ambito. Come traguardo è già strepitoso.

Sui social ti occupi anche di collaborare con alcune aziende come influencer?
Non mi piace darmi una definizione precisa in questo senso.
Mi è capitato durante il progetto di collaborare con grandi nomi di aziende come Bulgari e Cartier, ma anche con aziende minori.

Hai fatto diversi viaggi, c’è un posto che ti sei prefissata di visitare?
Questa è la domanda che mi mette più in difficoltà. Ce ne sono troppi.
Il progetto doveva concludersi negli Stati Uniti a New York, ma con l’avvento del Festival sono cambiati i programmi. Spero di andarci quanto prima, come previsto, anche se ci sono già stata in passato ma questa città mi è rimasta nel cuore.

Ci sono progetti su cui stai lavorando che ci vuoi anticipare?
Al momento collaboro con diverse aziende come creator, riesco a farlo sia da remoto (in qualsiasi parte del mondo) che da casa e la cosa mi diverte tantissimo.
Per il futuro, non spoileriamo nulla.

Grazie mille.
Grazie a te Anastasia e continua a seguirci su Che! Intervista. Tienici aggiornati

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