Andrea Gagliano, attore siciliano di 35 anni, ha iniziato il suo percorso artistico da adolescente nel teatro, per poi immergersi nel mondo del cinema e della TV, con ruoli in film e serie per piattaforme internazionali come Prime Video. La sua passione per la recitazione, maturata su set cinematografici e fiction, lo ha portato a studiare nelle migliori accademie e a partecipare a masterclass con professionisti del settore. Oggi è protagonista di due progetti ambiziosi: il film “Una sposa a sorpresa” e la serie TV “2 Novembre”, confermando la sua determinazione a fare della recitazione la sua vita. In questa intervista ci racconta il suo percorso, le sfide e i progetti futuri.
Andrea, hai iniziato il tuo percorso attoriale a 14 anni con il teatro. Cosa ti ha spinto a entrare nel mondo della recitazione così giovane e cosa ricordi delle tue prime esperienze sul palco?
È iniziato tutto per curiosità, quando un giorno, uscito da liceo, trovai un volantino in cui si parlava di un corso teatrale per principianti. Dalle prime lezioni ho capito che era un’arte che mi piaceva davvero tanto e fu da quel momento che iniziò la mia carriera attoriale, che mi ha dato modo di lavorare con tanti artisti rinomati nel settore.
Nonostante io sia da sempre una persona poco ansiosa e poco timida, stare dietro il sipario e sul palcoscenico per le prime volte, fu un’emozione indescrivibile.
Dopo una pausa dedicata agli studi universitari, sei tornato alla recitazione grazie a un’esperienza su un set cinematografico. Cosa ti ha colpito di più del mondo del cinema rispetto al teatro?
Il teatro mi ha dato tanto, anche grazie alla risposta del pubblico ad ogni spettacolo, ma quando misi piede su un set importante per la prima volta, rimasi affascinato dal meccanismo incredibile che c’è dietro ad ogni singola scena. La massima cura di ogni minimo dettaglio, il lavoro collettivo di tutte le maestranze ed il lavoro post-produzione mi fecero capire che fosse quello il mestiere che avrei voluto fare.
Hai frequentato accademie di recitazione e seguito masterclass con professionisti del settore. Quanto è importante, secondo te, la formazione continua per un attore e quali lezioni ti hanno segnato maggiormente?
Così come un atleta ha bisogno di allenarsi fisicamente per tenersi in forma, un attore ha bisogno di un allenamento fisico e soprattutto mentale costante per essere sempre “pronto”. Lo studio, nella recitazione, è un aspetto fondamentale, poiché si tratta di quel lavoro in cui non si smette davvero mai d’imparare.
Dalle prime lezioni intraprese nella recitazione cinematografica, ho capito che il teatro ed il cinema sono due lavori completamente differenti e ciò mi ha spinto a ripartire da “zero” pur di intraprendere questa nuova avventura.
Una delle cose che mi ha colpito di più, sin da subito, è stata l’utilizzo degli occhi e dei micro-movimenti del viso che si utilizzano durante la recitazione davanti ad una macchina da presa.
Hai lavorato su set di fiction e film per piattaforme streaming internazionali. Qual è stata l’esperienza più significativa per la tua crescita professionale finora?
Ogni esperienza fatta, dalla meno a quella più importante, è stata determinante per il mio percorso. Quando si ha l’opportunità di poter stare su alcuni set importanti, è sempre un modo per imparare e per “rubare” il mestiere agli altri professionisti. Ed io ho avuto la fortuna di poter vivere in prima persona alcuni set nazionali ed internazionali.
Attualmente sei coinvolto in due progetti indipendenti: un film e una serie TV. Cosa ti ha affascinato di più nel lavorare a queste produzioni e come hai preparato i tuoi ruoli da protagonista?
Ciò che mi colpisce in un progetto indipendente è l’ambizione e la determinazione che ha chi mi propone l’idea.
In questi due lavori sono stati fondamentali anche i rapporti umani che sin da subito si sono creati con i registi, gli assistenti, cameraman e tutti gli altri professionisti coinvolti sui set.
I due ruoli che sto interpretando sono opposti tra loro, ma li ho preparati esattamente come preparerei anche il minore dei ruoli: con la massima professionalità e voglia di dare vita al personaggio, rendendolo vero.
Il film “Una sposa a sorpresa” è ambientato in Sicilia, la tua terra d’origine. Quanto è importante per te portare le tue radici siciliane nei tuoi lavori e come la cultura siciliana influenza il tuo approccio alla recitazione?
Ho amato sin da subito il progetto “Una sposa a sorpresa” perché, trattandosi di un film comico, rappresenta ciò che secondo me è il popolo siciliano. Questo set che per gran parte del film sarà girato a Francofonte, un paesino in provincia di Siracusa, mi sta dando modo di conoscere anche lati della mia Sicilia che non conoscevo, poiché una terra piena di storia e cultura come la nostra, ci ha reso tutti simili, ma al contempo diversi di città in città, anche se conterranei.
La mia appartenenza a questa terra è forte, molto forte, e poterla portare sul grande schermo per me è sempre motivo d’orgoglio.
Sei uno dei protagonisti della serie “2 Novembre”, una produzione italo-argentina che verrà distribuita su Prime Video. Come ti stai preparando per questo ruolo e cosa pensi che questa opportunità possa significare per la tua carriera?
La serie “2 Novembre” è una produzione molto ambiziosa.
Anche qui il set sarà in parte in territorio siciliano, ma anche in altri Paesi.
Il mio personaggio sarà totalmente differente dalla mia persona e queste sono le sfide che amo di più di questo mestiere, poiché studiare personaggi così diversi da me, mi dà modo di conoscermi meglio e di riesumare emozioni e sentimenti celati nel mio animo. Lo studio del personaggio è un vero e proprio lavoro di psicoanalisi che l’attore fa su sé stesso.
Questa serie tv avrà una grande distribuzione e penso proprio che sarà un ottimo trampolino di lancio per farmi conoscere non solo dal pubblico nazionale, ma anche da quello estero.
Il mestiere dell’attore è complesso e pieno di sfide. Quali sono state le difficoltà più grandi che hai incontrato lungo il tuo percorso e come le hai superate?
Uno dei problemi maggiori per una persona che sta intraprendendo la carriera da attore è riuscire a superare la grande quantità di “No” che riceverà da ogni parte. Dai casting director, agli agenti cinematografici, dai registi e passando anche da alcuni insegnanti incrociati durante il proprio percorso di studi.
Fortunatamente ho avuto sin da subito consigli da gente più esperta di me e mi sono sempre fatto trovare con le spalle larghe in queste circostanze. I “no” ricevuti non sono mai stati motivo di scoraggiamento, anzi, mi hanno sempre spronato a fare di più. Ed è così che ho imparato ad affrontare la mia carriera, anche per il futuro.
Hai una forte determinazione e ambizione. Qual è la tua filosofia per affrontare un settore così competitivo e quali consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera nella recitazione?
Chi vuol fare questo mestiere davvero deve pensare sin da subito che dovrà emergere tra una marea di aspiranti attori. La concorrenza in questo settore è veramente tanta e questo deve essere solo un incentivo per migliorarsi sempre. La preparazione costante e la determinazione sono gli “attrezzi del mestiere” indispensabili per poter lavorare in questo affascinante, ma difficile mondo artistico.
Quali sono i tuoi obiettivi principali come attore e ci sono generi cinematografici o ruoli particolari che ti piacerebbe esplorare?
Recitare mi fa sentire vivo, sempre. Quindi il mio obiettivo principale è quello di non smettere mai di farlo, in qualsiasi ambito e settore. Amo avere a che fare con persone che hanno la mia stessa passione e spero di poter incontrare quanti più artisti possibili, con cui creare dei legami nel lavoro, ma anche nella vita.
Mi piace essere un attore eclettico, ma se avessi ipoteticamente l’opportunità di scegliere, un giorno mi piacerebbe interpretare un personaggio folle, una sorta di Joker (villain in Batman) per fare un esempio. Come dicevo prima, interpretare personaggi così distanti e diversi dalla mia persona è sempre affascinante per me e lavorerò sodo per farmi trovare pronto per un’eventuale opportunità del genere.
Grazie Andrea per il tuo tempo e complimenti per la tua carriera artistica e professionale.
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