Andrea Vitali torna in libreria con La profezia del povero Erasmo, in uscita il 15 aprile 2025 per Rizzoli, un romanzo che mescola abilmente commedia e tragedia, portando il lettore in un viaggio attraverso gli inganni e le ambizioni di due giovani che sognano una vita diversa.
a cura della redazione
Siamo negli anni Trenta, sulle rive del lago di Como. Il ritrovamento di un cadavere senza identità da parte di Ariella Achermann è solo il primo tassello di un mistero che si dipana a ritroso, fino a collegarsi alla storia di Cletto Siromalli, giovane insofferente alla monotonia della bottega paterna, e di Gioietta Vendoli, operaia con il sogno di sfondare a Cinecittà. I due si incontrano per caso e, spinti dalla voglia di reinventarsi, iniziano a costruire un castello di bugie che li porterà a una fuga tanto folle quanto pericolosa. Tra malintesi, truffe e destini beffardi, Vitali orchestra un susseguirsi di eventi tragicomici che trascinano il lettore fino alle estreme conseguenze.
Uno stile inconfondibile tra ironia e malinconia
Andrea Vitali descrive un affresco di provincia, popolato da personaggi indimenticabili e situazioni grottesche, mantenendo un ritmo narrativo serrato e avvincente.
La sua scrittura, ironica e affilata, cattura le contraddizioni dell’animo umano, lasciando spazio a riflessioni più profonde sotto la superficie leggera della narrazione.
Un’epopea di provincia tra Bonnie e Clyde e la commedia dell’arte
Cletto e Gioietta ricordano una versione nostrana e sgangherata di Bonnie e Clyde, ma il tono di Vitali evita qualsiasi eroicizzazione, tratteggiando i protagonisti con una comicità amara e un realismo disincantato.
La loro storia è una parabola sull’ambizione e sull’illusione, un gioco di specchi in cui la voglia di riscatto si scontra con la realtà dei fatti. Un libro imperdibile per gli amanti della narrazione coinvolgente e ricca di sfumature.
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