Anita Lumia e il potere delle parole: poesia, musica e passioni inarrestabili

Anita, giovane poetessa e appassionata di cantautorato italiano, ci porta in un viaggio tra emozioni profonde e tormenti dell’animo umano. Dall’ispirazione per la sua raccolta di poesie “Il Calice” fino all’amore incondizionato per artisti come Lucio Dalla e Ivan Graziani, Anita racconta la sua visione del mondo e il potere che le parole e la musica hanno nella sua vita. Tra progetti futuri e riflessioni sui grandi classici, emerge la figura di una giovane artista dalle radici profonde e una sensibilità vibrante.

a cura di Noemi Aloisi
introduzione di Antonio Capua


Benvenuta Anita, scrivi poesie da quando hai quattordici anni, che tematiche affronti nei tuoi testi?
Le tematiche che affronto nei testi sono, ahimè, sempre le stesse. Mi ritengo una persona abbastanza monotematica, e quando si tratta di scrivere cerco sempre di descrivere il dolore, l’amore ed il tormento con una luce nuova, tutte le volte. Ma se devo essere sincera, tutte le poesie vertono sul male di vivere e sull’incapacità di reazione, sull’infingardaggine, sull’inerzia e, cosa più importante, sull’amore non corrisposto.

Da cosa ti lasci ispirare quando scrivi?
La prima cosa che faccio è prendere carta e penna, se sono fuori allora uso il cellulare. Il tutto nasce da un flusso di coscienza: una frase tira l’altra. Cerco sempre di arricchire il mio lessico tutti i giorni. Spesso il momento in cui inizio a scrivere si rivela abbastanza confusionale, per me.

Nel tuo libro “Il Calice”, guidi il lettore in un viaggio dentro ai tormenti dell’animo umano. Vuoi raccontarci di come è nato questo libro?
“Il Calice” è una raccolta che non nasce da una necessità precisa, ma da un’accettazione di una condanna. Tutti noi abbiamo una condanna nel nostro cuore: alcuni la costruiscono da soli verso loro stessi, altri, invece, si sono lasciati colpire da certi dardi dell’amore e hanno accettato di non potersi riprendere completamente. Scrivere per me è marchiare le emozioni col fuoco.

Anche la lettura è una passione, e tra i tuoi autori preferiti ci sono Bulgakov, Alda Merini e Goethe. Cosa apprezzi di questi grandi autori?
Di Michail Bulgakov ho amato moltissimo “Cuore di Cane”, dove il libro diviene una chiara rappresentazione di una retorica sovietica, ovvero la fortissima critica ai bolscevichi, saliti al potere non attraverso il consenso, ma mediante il colpo di stato del 25 ottobre 1917. La sua scrittura è abbastanza complessa all’inizio, ma ha una capacità di descrizione delle scene e dei cuori dei protagonisti fuori dal comune, e questo l’ho riscontrato soprattutto in “Memorie di un giovane medico” e ne “Il Maestro e Margherita”.

Alda Merini è stata ed è per me il fiore di poesia. È a lei che devo tutto. Per un periodo ero così ossessionata da lei che ho cominciato ad imparare le sue poesie a memoria, e alcune le ricordo ancora! Goethe è stato per me foriero di prese di posizione dolorosissime, soprattutto se giungi al finale de “Le affinità elettive”. Se dovessi spiegare cosa ha significato per me leggere “I dolori del giovane Werther” e quanto io mi rivedessi in quel personaggio, staremmo qui fino a domani. Mi limito a dire che rimarrà sempre uno dei miei scrittori preferiti: la sua è una scrittura che si avvicina moltissimo alla poesia, è quasi musicale e piena di figure retoriche.

Lucio Dalla ha avuto un ruolo importante negli anni dell’adolescenza. Dicci di più.
Quando avevo quindici anni, non potevo credere di essermi innamorata di quel folletto così tenero. Ora che ci penso, gli ho persino dedicato una poesia!
La passione per Lucio Dalla nasce per caso. Sin dal primo ascolto è riuscito ad agguantarmi il cuore in una maniera incredibile, sconquassandolo come soltanto lui e la sua voce sanno fare. Ho iniziato a studiare l’intera discografia e a collezionare vinili. Mi sentivo una dalliana pazza. Col tempo, mi sono resa conto che la maggior parte della gente in Italia non lo conosce davvero, ma attenzione: la colpa è proprio di Lucio, che proponeva sempre le canzoni più famose e non deliziava mai i suoi fan con chicche semi-sconosciute.

Se dovessi scegliere una canzone di Lucio Dalla, quale sarebbe e perché?
Ne sceglierei due: “Là”, che fa parte dell’album “Ciao” del 1999 e “Mambo”, che fa invece parte dell’album “Dalla” del 1980.
I testi sono eccezionali. La prima è davvero deprimente, la seconda è un crescendo di rabbia verso una donna “col cuore ad imbuto” che ha distrutto le speranze di un uomo rimasto solo.

Lucio Dalla è sempre stato un folletto geniale.

Che genere di musica preferisci ascoltare? C’è qualche artista contemporaneo che ti piace?
Non ho un genere, ascolto davvero di tutto, ma debbo dire che il cantautorato è la mia passione. I miei cantautori del cuore sono tanti ed è quasi impossibile definire cosa provo per ognuno di loro… Partendo da Lucio, ci sarebbero Ivan Graziani, Renato Zero, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante, Piero Ciampi, Luigi Tenco e tanti altri. Ma loro sono i miei preferiti in assoluto.
Ho avuto la meravigliosa opportunità di scambiare due parole con Cocciante dopo il suo concerto giusto qualche mese fa.
Sfortunatamente, no.
Non ascolto i contemporanei. Ma se devo essere sincera, apprezzo moltissimo gli 883 e Giorgia.

Attualmente sui social, gestisci una pagina dedicata ad Ivan Graziani, come è nata questa idea e che messaggio vorresti lanciare?
Quest’idea nasce dal modo in cui Ivan è riuscito a coinvolgermi, entrando nella mia vita per caso e silenziosamente. Vorrei che la gente apprezzasse e comprendesse fino in fondo la sua concezione dell’amore, della musica e, soprattutto, del corpo femminile.

Al momento stai studiando in qualche facoltà?
Sono iscritta a Lettere Moderne, ma non sto frequentando per altri motivi.

Ci sono dei progetti a cui ti stai dedicando che ci vuoi anticipare?
Sto frequentando uno studio di registrazione con il migliore amico di Ivan Graziani. Lui ha sempre aneddoti fantastici da raccontare ed è veramente una persona meravigliosa. Facciamo le prove e registriamo. Ci divertiamo, insomma! Poi chissà, in futuro!

Grazie per il tuo tempo Anita e i nostri migliori auguri per il tuo futuro

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