Antonella Iadicicco Russo: la scrittura come forma di evoluzione interiore e comunicazione culturale

Antonella Iadicicco Russo, ha una Laurea con Lode in Scienze della Comunicazione. Dopo la tesi di Laurea “Storytelling in Sabina: Musei di Narrazione”, è attiva nella divulgazione culturale del territorio laziale. Ha una certificazione di Social Media Manager (Kiracademy). È stata articolista per la rivista Luxury Lifestyle Magazine. Studio 54 è il suo libro d’esordio.

a cura di Noemi Aloisi


Benvenuta Antonella, tra le tue passioni c’è la scrittura, quando ti sei avvicinata a questa attività?
Amo scrivere. La scrittura è una sorta di privatizzazione della mente. Il testo ha il fascino di un’intelligenza privata, una psico-tecnologia capace di estendere le facoltà cognitive tramite l’impatto che produce nella mente.

Sei laureata con Lode in Scienze della Comunicazione, cosa ti ha portato a scegliere questo percorso formativo?
Mi considero, per natura, una “comunicatrice”. Desideravo approfondire temi importanti, come letteratura, cinema, semiotica e arte. L’esperienza universitaria mi ha arricchito e ha rappresentato una crescita personale. Ora sto proseguendo con il biennio magistrale, perché credo nel pensiero evolutivo, quello che aggiunge sempre qualcosa in più ai punti di partenza, a tutte le età.

Hai scritto per la rivista Luxury Lifestyle Magazine, quali argomenti trattavi?
Ho scritto articoli riguardanti la moda e il costume, soprattutto l’alta moda e il lusso. Per esempio, mi sono occupata del connubio tra Brunello Cucinelli e Ita Airways, in merito alle nuove divise dell’equipaggio.

Non hai mai pensato di prendere il patentino da pubblicista?
Sinceramente, non ci ho mai pensato. Insegno Pilates Matwork da circa 25 anni, quindi porto avanti il concetto di “Mens sana in corpore sano”.

Sei attiva nella divulgazione culturale del territorio laziale, di cosa ti occupi in questo contesto?
Dopo la laurea, ho iniziato a divulgare l’arte e la cultura dei Musei di Narrazione in Sabina attraverso la mia tesi. Mi sono recata nelle scuole, nelle biblioteche e nei musei per restituire il valore e la ricchezza di un territorio ancora poco conosciuto. La tesi sarà pubblicata dall’editore Marco Solfanelli.

Hai ottenuto la certificazione di Social Media Manager, lavori anche in questo ambito?
Non lavoro come SMM, eccetto che per il mio account Instagram personale. Al momento, mi concentro di più sullo studio e sulle mie passioni. Insegno anche Scrittura Creativa alla Biblioteca Peppino Impastato di Poggio Mirteto.

Che rapporto hai con i social media?
Mi interessano contenuti specifici veicolati dai social, soprattutto Instagram. Ho approfondito questo mondo durante gli studi universitari e grazie al corso di Riccardo Pirrone di Kiracademy.

Studio 54 è il tuo libro d’esordio, quali tematiche vengono affrontate in questo testo?
Studio 54 è un memoir del mio percorso di crescita durante la pandemia. Il libro intende informare, emozionare e smuovere le coscienze, motivando a migliorarsi. È strutturato in modo ipertestuale, non sequenziale, e può essere esplorato attraverso molteplici percorsi.

Per quanto riguarda la lettura, che libri prediligi?
I miei libri preferiti sono di narrativa contemporanea: amo Raymond Carver, Don DeLillo e Chuck Palahniuk. Apprezzo anche autori come Alessandro Baricco, Steinbeck e Calvino.

A breve sarai in giro per l’Italia per presentare il tuo libro, ti piace il rapporto con il pubblico?
Adoro il rapporto con il pubblico. È uno scambio continuo di vibrazioni e conoscenza, il principio base della comunicazione: mittente, messaggio, destinatario e feedback. Le mie presentazioni sono lezioni interattive, pura energia.

Grazie per il tuo tempo, Antonella!
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