Benedetta Mazzi è una donna dal percorso straordinario. Ex ginnasta agonista, oggi è una Master Trainer di Pilates e si dedica con passione alla promozione del benessere fisico e mentale, specialmente per le donne nel post parto. In questa intervista, Benedetta ci racconta la sua esperienza di atleta, le sfide affrontate, la rinascita dopo il bullismo e i suoi progetti futuri dedicati alla salute e al sostegno delle mamme. Una chiacchierata intensa e ispiratrice, che ci porta a riflettere sull’importanza di prendersi cura di corpo e mente.
a cura di Noemi Aloisi
Benvenuta Benedetta, l’attività fisica ti ha sempre accompagnata, sei un’ex ginnasta agonista e ti allenavi anche con il CONI di Roma. Cosa ti piaceva di questa disciplina?
Grazie. Per me è un piacere essere con voi.
Lo sport è parte della mia vita, da quando avevo 3 anni e mezzo. Della ginnastica amavo la fluidità dei movimenti, la possibilità di crearne di apparentemente impossibili con il mio corpo, creando schemi motori ogni giorno differenti ed imprimendoli nella testa, prima di eseguirli con il corpo. Amavo l’eleganza di questo sport.
Come ginnasta quale era il tuo attrezzo preferito?
Sicuramente la Trave. Era un attrezzo che mi risultava semplice, mi sentivo parte di essa.
Hai smesso a causa di pressioni psicologiche, quali sono i pro e i contro di praticare uno sport ad alti livelli?
Quando mi allenavo al Centro Tecnico Sperimentale dell’acqua acetosa di Roma (CONI), erano tempi in cui la disciplina e il rigore nei confronti di questo sport erano ai massimi livelli. Non c’erano le conoscenze tecnico-pedagogiche di oggi. Praticare uno sport a livelli così alti – ci allenavamo 7 ore al giorno, 5 giorni a settimana – era senz’altro psicologicamente stressante. È una disciplina molto complicata, e se non sei abbastanza forte, puoi anche impazzire. Io ero solo una bambina, ma col tempo mi sono resa conto di quanto mi abbia arricchito, a lungo termine. Un corpo che può fare ciò che vuole. Tuttavia, i lati negativi possono essere molti, come la mancanza di vita sociale. Oggi, però, ci sono figure specializzate come i mental coach, fondamentali per aiutare i giovani anche a livello psicologico.
Lo sport è formativo, credi che questa esperienza ti abbia aiutato ad essere più settata e meno in balia degli eventi a livello caratteriale?
Certamente. Tutto ciò che ho imparato, nonostante le brutte esperienze, lo ritrovo ora nella mia vita professionale.
A scuola sei stata vittima di bullismo, come hai vissuto e superato questo periodo, e che consiglio daresti a chi ne è vittima?
Il bullismo l’ho subìto passivamente. Crescendo, mi sono riscattata. Quello che era un punto debole, ora è un grande punto di forza. Il mio consiglio è semplice: non siete soli. Grazie alla divulgazione, al dialogo e alle istituzioni, oggi si può denunciare. Parlatene sempre.
Attualmente, dopo esserti dedicata alla danza e al fitness, sei Master Trainer di Pilates, cosa ti ha portata a scegliere questa attività?
Quando mi sono approcciata al fitness, cercavo qualcosa che desse forza, elasticità, propriocezione, concentrazione e compattezza, sia mentale che corporea. Mi sono appassionata alla storia di Joseph Pilates e di ciò che ha fatto per riabilitare danzatori e ginnasti. Poter insegnare il suo metodo alle persone che alleno è una grande soddisfazione e un grande onore.
Sei specializzata nel post parto e hai anche creato un evento supportato dal CONI e dalle istituzioni. Parlaci di questo progetto.
MaterniFit è stata una grande sfida. Non mi bastava allenare le donne nel post parto. Ho notato che mancava un supporto sia emotivo che fisico per le mamme. Ci sono problematiche nel post partum che devono essere divulgate scientificamente. Dobbiamo stare vicino alle mamme, perché il supporto a tutto tondo deve essere un diritto. Da qui è nato il mio evento, per far conoscere a tutti queste problematiche, spesso ignorate.
Sei mamma di un bambino di 7 anni, stai trasmettendo a lui la passione per lo sport?
A mio figlio sto trasmettendo la passione per lo sport, ma senza forzarlo. Deve essere libero di scegliere la sua strada, ma spero di insegnargli che il movimento è vita.
Stai sviluppando un nuovo format dedicato alla salute e a progetti benefici, rivolti alle mamme meno fortunate. Vuoi dirci qualcosa in più?
Sto lavorando a un progetto importante con una grande associazione. Voglio portare la divulgazione anche in ambienti meno abbienti. Uno stile di vita sano ci garantisce longevità e salute, e questo è il mio obiettivo.
Un corpo sano ha bisogno di una mente sana. Il Pilates si focalizza sul respiro e la mindfulness. Hai mai provato la meditazione?
Faccio meditazione ogni giorno. Mi aiuta a concentrarmi nelle attività quotidiane e a scaricare lo stress.
Grazie Benedetta per il tempo che ci hai dedicato
Continua a seguirci su Che! Intervista
Per saperne di più visita
Instagram | Facebook | WebSite