Che Intervista
Massimo Carlotto torna in libreria con Danzate su di me (SEM), un’antologia di racconti che scandaglia il mondo femminile attraverso il noir. L’ autore dà voce a quattro protagoniste segnate dalla vita, vittime di un sistema sociale che le ha sempre relegate ai margini, ma mai completamente vinte. Donne complesse, ferite, ribelli ai ruoli imposti e, soprattutto, in cerca di una via d’uscita.
a cura della redazione
Le protagoniste di “Danzate su di me” si muovono in un’Italia dominata dalla precarietà esistenziale e dal patriarcato, tra illusioni sentimentali e drammi personali che si intrecciano con la durezza della realtà.
C’è la cassiera del supermercato, intrappolata in un amore segreto e impossibile, spezzato da un tragico incidente stradale. La madre torinese, vittima della crisi economica e della perdita di certezze, che incanala il suo rancore in un disperato desiderio di rivalsa. Gaia, che rifiuta di accettare la fine di un matrimonio borghese ormai vuoto, pronta a tutto pur di preservarne l’apparenza. E infine Lise, ex croupier caduta in disgrazia, che si ritrova faccia a faccia con un ladro e gli chiede di porre fine alla sua esistenza, offrendogli persino una ricompensa.
Lo stile dell’autore è essenziale, diretto. Il suo è un noir che non si accontenta di raccontare il crimine, ma scava nelle pieghe più oscure della società, restituendo una realtà in cui le donne devono difendersi non solo dagli uomini, ma anche dalle gabbie invisibili imposte dalla cultura dominante.
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