Elena Bresciani, mezzosoprano internazionale, creativa e vocal coach

a cura di Francesca Ghezzani

Elena Bresciani ha cantato come solista in Europa e Stati Uniti: dal Vaticano alla Carnegie Hall di New York; dal Principato di Monaco, Londra, Oxford, Cambridge al Teatro Filarmonico di Verona.
Vocal Coach e Mentore Vocale di successo, esperta di voci femminili che segue in tutta Italia, è autrice di saggi e curatrice di rubriche radiofoniche e scritte sull’Opera e il panorama musicale. 
Membro di Giuria in concorsi di Canto Internazionali sia per la lirica che per il pop e consulente per Agenzie Concertistiche, dirige il suo studio sede d’esami del prestigioso Trinity College of Music di Londra. Le sue allieve hanno vinto audizioni per Conservatori, Teatri e Concorsi Lirici Internazionali e in ambito Pop per Area Sanremo, Sanremo Junior e Castrocaro.

Elena, saresti in grado di descriverti con pochi aggettivi?
Minimalista, creativa, volitiva.

Che rapporto hai con il tuo pubblico?
Sono per natura affettuosa e di pancia, cerco di darmi con generosità, spero di essere all’altezza di trasmettere questo al pubblico che mi segue.

E con le allieve e le donne che segui come docente e mentore?
Sono empatica, ma ferma. Dico sempre la verità, anche quella scomoda per aiutare le artiste e le donne a lavorare su sé stesse in piena consapevolezza dei propri pregi e limiti; solo una comprensione profonda unita a una seria e disillusa consapevolezza possono aiutarci ad evolvere.

Un settembre per te che ha acceso i motori fin da subito e che ti ha visto impegnata il 14 settembre scorso alla premiazione della 4^ edizione de Il Concorso Nazionale “Giovani Promesse” presso la prestigiosa Sala Piatti di Città Alta a Bergamo. Osservando le giovani leve e i nuovi talenti, ti rivedi mai in loro tornando con la mente indietro nel tempo?
Sala Alfredo Piatti, nella splendida cornice di Città Alta a Bergamo, è il luogo dove mi sono diplomata in Conservatorio nel 2000, ovviamente tornare lì a distanza di tempo per ascoltare e premiare giovani stupefacenti è stato molto commuovente per me e anche per mia madre che mi ha accompagnata. Non è la prima volta che ci torno, ma è sempre un tuffo nel tempo in quella splendida sala da concerto dove ho passato ore e ore a provare le regie durante le lezioni di arte scenica o a provare il mio programma d’esame, un luogo della memoria pieno di ricordi. 

Voglio ringraziare Arianna Moretto e Gianluca Tortora che mi hanno voluta in Giuria anche quest’anno e che mi hanno invitata a premiare i giovani artisti. 

Che cosa diresti alla Elena di allora?
Le direi: “Tu vali, ce la puoi fare, ce la farai, la timidezza è un valore, hai un mondo dentro di te”. Dico sempre frasi motivazionali alle mie allieve e credo nel mindset, ma per anni non sono stata in grado di amarmi abbastanza per dirle a me stessa. 

E ai giovani di oggi che vogliono dedicarsi seriamente alla musica?
Studiate con amore ogni singolo giorno e lasciate andare le aspettative. Azione e resa generano risultato. Se non c’è volontà o c’è frizione esasperata per l’obiettivo si “manifesta” meno probabilmente o più lentamente il successo ed è tutto più faticoso. 

Per esempio, io “volevo” arrivare ed ero esausta perché non praticavo mai il concetto di “resa”, ero esasperata dalle mie aspettative, adesso farei le cose in modo più rilassato. 

Come è cambiato il panorama musicale nei vari generi rispetto ai tuoi esordi tra opportunità e difficoltà?
Ci sono sempre difficoltà e opportunità, cambiano i media ma fondamentalmente le cose sono ancora molto simili, tuttavia, il problema è sempre lo sguardo. Se da un lato non funziona è necessario moltiplicare il punto di vista.

Il 28 settembre, poi, un nuovo appuntamento alla Cerimonia dei Diplomi Trinity College of Music London… una sinergia che ti è da sempre molto cara. Prima di salutarci raccontaci di questa prestigiosa collaborazione.
Il mio studio è la sede d’esami Trinity College of Music London numero 68472, il Trinity è un conservatorio internazionale ed un ente certificatore dall’Ottocento sia per le arti performative, sia per la lingua inglese; ho conseguito la mia laurea sino alla Felloship in Voice Performance in questa prestigiosa istituzione londinese e credo fermamente nei loro programmi sia per la musica classica, sia per il jazz, il pop, il musical. Insegno questi programmi perché hanno valore indiscusso per migliorare la performance e dare un impatto più internazionale all’artista.
Già nel 2006 rappresentavo Trinity cantando per l’Università di Oxford, per me è “casa” e con il Team italiano di supporto capitanato da Emiliano Valtulini ho rapporti di grande stima e fiducia. Quattro miei allievi canteranno a Cremona in occasione della Cerimonia di conferimento dei Diplomi. Sono molto fiera del mio rapporto con Trinity College Music London. 

Grazie Elena per la tua intervista, complimenti per la tua carriera artistica e professionale.
Tienici aggiornati sui tuoi progetti! Continua a seguirci!

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Elena Bresciani

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