George Saunders torna con una raccolta di racconti che esplora le trappole dell’esistenza e la fragile illusione della libertà. Dopo il successo di “Dieci dicembre” e il Booker Prize vinto con “Lincoln nel Bardo”, George Saunders conferma la sua maestria narrativa con “Giorno della liberazione” (Feltrinelli, Marzo 2025), una raccolta di nove racconti che scava nelle contraddizioni della società contemporanea, alternando scenari distopici e ritratti iperrealistici.
a cura di Salvatore Cucinotta
Saunders si muove lungo il confine sottile tra assurdo e realtà, spingendo i suoi personaggi in situazioni al limite, dove la “liberazione” diventa tanto una presa di coscienza quanto uno smarrimento definitivo. I protagonisti delle sue storie si trovano imprigionati in condizioni esistenziali che sembrano immutabili, finché un evento improvviso – una rivelazione, un dettaglio fuori posto, una crepa nell’ordine delle cose – li costringe a confrontarsi con una verità scomoda: nulla è stabile, acquisito o definito.
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un gruppo di moderni schiavi, privati della memoria e letteralmente agganciati a una parete, viene sfruttato come attrazione per l’élite di una società grottesca. In Lettera d’amore, Saunders si confronta con la politica contemporanea attraverso le parole di un nonno che avverte il nipote sulle pericolose derive autoritarie di un governo che ha eroso la libertà con piccole concessioni. Il tema della manipolazione mentale torna in Elliott Spencer, dove individui ai margini della società vengono riprogrammati per diventare strumenti inconsapevoli di propaganda politica. In Ghoul, il protagonista scopre la realtà dietro un parco a tema sotterraneo in cui ha sempre vissuto senza porsi domande.
La scrittura di Saunders è, come sempre, affilata e ironica, capace di passare con naturalezza dal comico al tragico. Con il suo stile inconfondibile, costruisce mondi che sembrano lontani eppure estremamente familiari, facendo leva su meccanismi narrativi che mettono il lettore di fronte alle proprie contraddizioni.
Giorno della liberazione è una lettura per chi ama la letteratura che sfida le certezze, sollevando interrogativi sempre più urgenti. Saunders ci ricorda che la vera prigione non è solo fisica, ma spesso psicologica e sociale. E la liberazione? Forse è solo il primo passo verso un nuovo tipo di consapevolezza, non necessariamente più rassicurante.
Consigliato a chi ama: la narrativa di David Foster Wallace, Kurt Vonnegut e Philip K. Dick, il realismo surreale e le storie che destabilizzano.
Da leggere perché: è una raccolta che intrattiene, sconvolge e fa riflettere con la maestria di uno dei più grandi scrittori contemporanei.
Per saperne di più visita: feltrinellieditore.it