Nel panorama della musica strumentale contemporanea, Clarinettissimo si distingue come un’opera che è insieme antologia personale e manifesto di libertà artistica. Giovanni Lanzini, clarinettista, firma un album che è il frutto maturo di oltre quarant’anni di carriera e di sperimentazione sonora. Da ascoltare per assaporarne il piacere delle note e della musica di questo grande artista.
a cura della redazione
Il disco si apre con una vivace improvvisazione in stile klezmer – Shtoiss dich on – che sembra introdurre l’ascoltatore in un teatro immaginario, dove Lanzini fa il suo ingresso scenico per iniziare il racconto. Da quel momento in poi, la narrazione musicale si snoda come un diario di bordo, passando con naturalezza da Vivaldi a Piazzolla, da Mozart a Benny Goodman, da Edith Piaf a Carlos Santana.
È una scelta particolare e interessante quella di mettere fianco a fianco l’Adagio mozartiano e la celeberrima Czárdás di Monti, per poi virare verso il jazz americano con Sing, Sing, Sing! e Petite Fleur. L’album assume così i tratti di un mosaico sonoro, ogni tassello incastonato con cura e rispetto per le origini ma anche con una visione personale che rompe le barriere di genere.
Interessante è anche la sezione dedicata all’elettronica: Phoenix – Araba Fenice e Goccia a goccia rappresentano non solo un momento di riflessione personale (omaggi rispettivamente al paese natale dell’artista e alla storica distilleria Nannoni), ma anche l’ulteriore dimostrazione della versatilità del clarinetto, capace di dialogare con i loop, gli effetti e le sonorità contemporanee senza perdere la propria voce autentica.
In questo caleidoscopio di emozioni trova posto anche il cinema, con una toccante interpretazione del Tema d’Amore da Nuovo Cinema Paradiso, e la cultura pop con l’energetica versione disco di Popcorn e l’inaspettata imitazione chitarristica in Europa di Santana, dove il clarinetto si fa strumento rock senza mai tradire la sua identità.
Chiude l’opera un omaggio alla spontaneità: Misty di Erroll Garner, eseguito in versione unplugged e registrato quasi per caso, come racconta lo stesso Lanzini, rappresenta un ideale epilogo alla filosofia dell’intero progetto: la musica, quando nasce nel momento giusto, è pura verità.
Clarinettissimo è un viaggio come una dichiarazione d’amore per la musica e per uno strumento che qui trova nuove vie per raccontarsi. Giovanni Lanzini un artista capace di pensare fuori dagli schemi. Questo album, è quindi un punto di riferimento per chi guarda al clarinetto come a una voce narrante, viva e in continua evoluzione.
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