Determinazione, versatilità e amore per l’arte in tutte le sue forme: Graziano Scarabicchi è un attore e conduttore che ha costruito la sua carriera con impegno e sacrificio, senza mai perdere di vista i propri sogni. Dai primi passi come modello fino al successo nel mondo del cinema e della televisione, il suo percorso è la dimostrazione che con tenacia e talento si possono superare tutte le difficoltà. In questa intervista, ci racconta il suo viaggio tra set cinematografici, programmi TV e nuovi progetti che lo vedono protagonista.

Introduzione a cura di Salvatore Cucinotta
Intervista a cura di Noemi Aloisi


Benvenuto su Che! Intervista Graziano. Hai molte passioni e non hai mai mollato per inseguire i tuoi sogni. Hai iniziato lavorando come modello, cosa ti ha lasciato questa esperienza?
È sempre stato un gioco per me, non mi sono mai definito un modello ma da i 30 anni in poi ho prestato il mio volto per campagne fotografiche molto importanti, per me nessun lavoro esclude l altro, infatti sul set ho sempre portato dei personaggi lavorando sul sottotesto che non si vede ma c’è..e ogni interpretazione è sempre diversa essendo noi in continua evoluzione e la fotografia mi è sempre piaciuta molto.

Successivamente ti sei iscritto ad una scuola triennale di musical a Milano e nel frattempo facevi diversi lavori per mantenerti. Cosa ricordi di quegli anni?
Ricordo la fatica, lavoravo ogni mattina in un call center, in pausa pranzo facevo i casting, il pomeriggio in accademia e il fine settimana come Cameriere per potermi mantenere, a volte mi dimenticavo pure di pranzare, a volte arrivavo stremato a lezione ma non ho mai pensato di mollare.

Ti sei definito testardo, costante, tenace e tignoso, dove hai trovato la forza per non mollare e continuare a crederci nonostante le difficoltà?
Avevo scommesso con mio padre che ce l avrei fatta, quasi una sfida e non potevo tornare a casa con la coda tra le gambe e dargliela vinta, scherzo, non avevo un piano b quindi dovevo farcela per forza.

Finalmente il successo è arrivato, ad oggi infatti hai preso parte a film di rilievo con registi di un certo calibro come ad esempio Paolo Virzì e Alessandro Siani. Come è stato lavorare con artisti di questo tipo?
Lavorare con i grandi è meraviglioso perché c’è solo e sempre da imparare, non si finisce mai e si cresce facendo le cose, non stando a casa a studiare solamente. Ognuno di loro mi ha lasciato un altro punto di vista che mi porto dietro nel mio bagaglio attoriale ed umano.

Tra i vari film che hai girato ne hai uno a cui sei particolarmente legato?
Quest’ultimo dove sono co-protagonista che si intitola “io non sono nessuno” per la regia di Geraldine Ottier prodotto dalla Tyche Produtions dove interpreto Filippo, questo personaggio mi ha fatto capire cosa significa essere bullizzato, vezzeggiato e picchiato, è stato molto intenso il lavoro e sono cresciuto molto come persona.

Oltre che come attore, hai ricoperto anche il ruolo di co-conduttore in due programmi TV di Pascal Vicedomini. Ti senti a tuo agio a condurre?
Si mi diverto molto, è davvero un altro linguaggio molto veloce, immediato, devi avere sempre la risposta pronta, è stata una vera palestra e una grande scuola, è un linguaggio diverso da quello attoriale ma complementare.

Scrivi la rubrica “Facce da Spot, gli sconosciuti più famosi della TV”, parlaci di questo progetto.
È nata sotto il periodo del COVID, racconto la vita dei miei colleghi, con cui ho avuto il piacere di condividere il set, perché molte volte chi ci rovina non conosce il nostro percorso artistico e le nostre vite, mentre chi ci vede in TV conosce i nostri volti ma non i nostri nomi.
Ed è stato un vero successo visto che dopo un anno questa rubrica insieme al mio socio Maximiliano Gigliucci si è trasformata in un premio che è arrivato alla 5° edizione.

Sei nato in un piccolo paese umbro, Monte Santa Maria Tiberina, ma ti sei trasferito a Milano. Attualmente dov’è la tua base e dove ti senti a casa?
Vivo a Roma ormai dal 2010, diciamo che ormai è la mia città, casa è dove ci sono i miei affetti, non sono legato alla geolocalizzazione della casa ma più a dove sono le persone del mio cuore quindi potrei cambiare casa anche domani se i miei familiari decidessero di cambiare.

Cosa significa per te recitare e come vivi l’impatto con il pubblico?
Per me è la cosa che più mi fa sentire vivo, è sempre emozionante entrare nei panni di diversi personaggi,  la fama mi spaventa un po’ perché sono una persona molto libera, io esco di casa paradossalmente anche in ciabatte se ho fretta.

Attualmente stai lavorando a dei nuovi progetti che ci vuoi anticipare?
Si posso solo dire che sto scrivendo una storia che vorrei si trasformasse in un cortometraggio e poi sto organizzando una mostra di giocattoli anni 80/90 perché ho la passione dei mercatini e sono un collezionista.

Grazie per il tuo tempo Graziano! Complimenti per la tua carriera!

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