Pubblicato da Garzanti nel 2014 e tradotto in italiano da Elisa Ferrario, questo affascinante romanzo si sviluppa come un viaggio verso la guarigione, scandito da un misterioso gesto di gentilezza che arriva a toccare le corde più intime del cuore.
Il libro si apre con una scena semplice ma profondamente simbolica: una famiglia sconvolta dal lutto, immersa in una routine difficile, e una stella di Natale misteriosamente lasciata alla porta. È questo il primo di tredici doni che si susseguiranno, giorno dopo giorno, fino a Natale. Il bigliettino firmato dai “cari amici” dà il via a una serie di eventi che trasformeranno l’atmosfera di tristezza in un’opportunità per ritrovare l’unione familiare e, soprattutto, la gioia.
La narrazione di Huist Smith è delicata ma densa di emozione. Con uno stile fluido e sincero, l’autrice conduce i lettori dentro il suo mondo interiore, descrivendo con autenticità il dolore della perdita e la difficoltà di affrontare le festività senza la presenza della persona amata. Tuttavia, ciò che rende questo libro speciale è la capacità dell’autrice di evidenziare come anche i piccoli gesti di gentilezza possano riaccendere una luce nelle vite oscurate dal lutto.
Il romanzo ha la capacità di evocare sentimenti universali di perdita e guarigione, ma anche di ricordare ai lettori che, persino nei momenti più difficili, la solidarietà e l’umanità possono risplendere come fari nel buio. La magia del Natale, lungi dall’essere un cliché, assume qui una dimensione autentica e toccante, diventando il contesto ideale per una riflessione profonda sul valore della famiglia, della comunità e dei legami affettivi.
Il finale del libro, con il “più prezioso e magico dei doni”, trasmette un messaggio potente: ciò che conta davvero non sono gli oggetti materiali, ma l’amore e il supporto reciproco. Joanne Huist Smith ci invita a riflettere su quanto sia importante condividere la nostra umanità.
Per saperne di più: Garzanti.it