“Intermezzo” (Einaudi, 2024) di Sally Rooney si consolida ulteriormente l’identità e la complessità dei legami familiari e amorosi, delineando un quadro intimo e insieme ambizioso delle potenzialità e fragilità umane.
La storia si sviluppa attorno a Peter e Ivan Koubek, due fratelli agli antipodi, uniti dal comune dolore per la morte del padre. Peter, avvocato trentenne dalla vita apparentemente perfetta, vive un momento di profonda disillusione, perso tra una relazione irrisolta con Sylvia, il suo primo amore, e il coinvolgimento con Naomi, una giovane dalla leggerezza disarmante. Ivan, di contro, è un prodigio degli scacchi, ma la sua genialità non lo preserva dal sentirsi un “sfigato” irrimediabile. Il suo incontro con Margaret, una donna più grande che porta con sé le cicatrici di un passato turbolento, si rivela una scintilla di trasformazione.
Attraverso questi personaggi, Rooney ci invita a osservare l’intervallo temporale in cui i protagonisti, sospesi tra passato e futuro, cercano di trovare un equilibrio precario. È un momento di stasi e tensione, dove ogni gesto e ogni parola sembrano contenere una potenzialità infinita, capace di plasmare il destino.
L’autrice si conferma maestra nel rappresentare la vulnerabilità dei legami umani, scavando nelle zone d’ombra dei suoi personaggi con una prosa essenziale ma tagliente. I dialoghi, marchio di fabbrica dell’autrice, sono come specchi che riflettono le tensioni emotive e le contraddizioni interiori. Attraverso scambi apparentemente banali, emerge l’intero spettro delle emozioni umane: amore, rancore, desiderio e paura.
Nonostante la densità tematica, Intermezzo mantiene una leggerezza narrativa che evita il rischio di appesantire il lettore. L’alternanza tra i punti di vista di Peter e Ivan arricchisce la narrazione, permettendo di esplorare con profondità due mondi interiori radicalmente diversi ma complementari. Il tema del lutto è trattato con una delicatezza che non scivola mai nel patetico, ma si traduce in una riflessione sulla resilienza e sulla possibilità di rinascita.
“Intermezzo” è un romanzo che invita a riflettere sulla vastità potenziale della vita e sull’importanza di abbracciare le complessità dell’esistenza.
Adatto a chi ama le storie di legami umani profondi e complessi, con un tocco di introspezione psicologica e realismo emotivo.
Per saperne di più: einaudi.it/catalogo-libri
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