Su Che Intervista conosciamo meglio Alex Hunter…

Alex, hai vissuto un’infanzia e un’adolescenza difficili nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Come pensi che queste esperienze abbiano influenzato il tuo stile di scrittura e i temi che affronti nei tuoi libri?
La mia adolescenza è stata dura e nessun bambino dovrebbe bruciare le tappe della vita in contesti sociali privi di legalità; ” uomini -bambini” privati della fanciullezza.
Questo mio percorso esperienziale vissuto sulla mia anima ha influenzato la mia scrittura che la definisco “Sociale” perché credo che anche in quartieri difficili ci sia la possibilità di cambiare rotta e avere un rinnovamento della propria mente e non essere vittime passive di un sistema che ha segnato già il tuo destino.

Il tuo romanzo autobiografico “Cor’ ‘e fierr” racconta la tua storia di riscatto. Qual è stato il momento più difficile da rivivere durante la scrittura e come hai superato quelle emozioni?
Quando ho iniziato la stesura del mio romanzo autobiografico da narratore sono riuscito a scindere emozioni e scrittura, ma quando ho finito di scriverlo, l’ho riletto tutto un fiato e mentre lo facevo le lacrime solcavano il mio viso e per l’ occasione scrissi un poesia inerente al libro.

Questa poesia l’ho dedicata a me stesso. Lo specchio delle pagine.

Mi sono ri-letto in un libro tra tante pagine a specchio, tra una lacrima e un ricordo ri- trovato.

Ho guardato negli occhi quel bambino tra la sua incoscienza   e coscienza del  dolore, gli ho teso  la mano e me lo sono abbracciato forte nel freddo del  calore, d’illusioni e delusioni su un sogno di silenzio che gridava dal suo profondo senza far rumore.
Continuando il nostro cammino mano nella mano senza guardarsi indietro.

La malattia di tua moglie ha avuto un impatto significativo sulla tua vita. Come sei riuscito a bilanciare il ruolo di caregiver con la tua carriera di scrittore e consulente spirituale?
Certo, la malattia di mia moglie ha avuto un impatto devastante per la crescita delle mie figlie e per me come marito e per lei stessa.
Dopo avere superato l’inferno della mia infanzia e avere visto un raggio di sole, mi sono sposato molto giovane per avere una famiglia tutta mia, quella che da bambino non ho mai avuto, ma la sorte ha continuato ad essere ostile nei miei confronti, mi sono ritrovato in un tunnel senza uscita. Ho dovuto vestire i panni di madre e di padre, fratello e amico delle mie figlie, e accudire mia moglie nella sua malattia cronica… In quel periodo, quasi trent’anni fa dall’ inizio della malattia di cui è affetta mia moglie, non scrivevo e non lo avrei mai pensato, per il semplice motivo che non avendo studiato e aver conseguito appena una licenza elementare, per me era impossibile pensarlo.

Ho iniziato a scrivere nel 2021 per caso e sono stato notato da alcune case editrici.
Riguardo al mio percorso spirituale, è iniziata una mia ricerca di un’entità superiore, tra le varie filosofie orientali, esoteriche e le religioni, cercavo risposte, ” Il Perché” delle mie continue avversità.
Dopo alcuni anni, ho iniziato a leggere la Sacra Scrittura e ho trovato la risposta che ha riempito il mio vuoto interiore, la chiave dell’universo, la connessione tra l’uomo e il suo creatore nel cristianesimo primitivo. Era semplicemente l’amore incondizionato di cui tutti abbiamo bisogno per un equilibrio e per un armonioso cammino in questa Terra. Così ho iniziato a studiare i testi Biblici, mi sono diplomato alla scuola biblica M.I.E e ho iniziato un percorso spirituale, aiutando anche tante persone in difficoltà.

Hai scritto opere di generi diversi, dal romanzo autobiografico al fantasy per bambini e alla poesia. Cosa ti spinge a esplorare questi diversi generi letterari?

Credo che il mio bagaglio esperienziale, la sensibilità e l’empatia possano dare un messaggio sociale, attraverso le mie pubblicazioni, a tante persone che amano diversi generi letterari.

In “Aurillo dal cuor scintillo” hai scelto di scrivere un fantasy per bambini. Cosa ti ha ispirato a dedicarti a questo genere e qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere ai giovani lettori?
Un bellissimo fantasy, curato nei dettagli da ogni parola, e dai disegni creati dall’ illustratrice e disegnatrice Estela Isabel Giordano. Questo fantasy per me è quella fiaba mai ascoltata da bambino e ho voluto farmi un regalo… Aurillo è un gattino con una diversità, è nato con quattro orecchie, ed esiste realmente: ci sono gatti che per una malformazione genetica nascono con quattro orecchie, e l ‘ispirazione nasce da questi gatti, per dare un messaggio ai più piccoli lettori e perché no, anche ad alcuni adulti che le persone non si giudicano dall’ apparenza fisica o dalla diversità culturale, razza, colore della pelle. Perché in quella diversità puoi trovare tanto amore, amicizia …
Le diversità non devono mettere barriere e paure infondate, ma devono connetterci gli uni e gli altri per una crescita culturale e sociale.

Come autodidatta, hai acquisito una vasta conoscenza attraverso la lettura e lo studio. Quali libri o autori hanno avuto il maggiore impatto sulla tua formazione personale e professionale?
Devo dirti la verità, non ho letto molto anche perché ero concentrato su altro, ma ho letto molto la Bibbia per un ventennio ogni giorno e lo faccio ancora e ha avuto un grande impatto sulla mia formazione letteraria. E non ho altre influenze letterarie, o di poeti e scrittori.

Sei impegnato in progetti di utilità sociale e consulenza spirituale. Come riesci a integrare queste attività con il tuo lavoro di scrittore e quali sinergie trovi tra questi due mondi?
Negli ultimi anni ho imparato a delegare, e poi oggi è molto più facile con i social o WhatsApp ad  essere presente e rintracciare ed essere rintracciato.
Una videochiamata può salvare una vita. social usati nel modo giusto non sono un male.
Riguardo alle sinergie nei miei scritti, ma soprattutto nelle mie poesie, c’è tanto di questo, delle mie consulenze spirituali.

Il tuo libro di poesie “Poesie dagli abissi dell’anima” riflette un’intensa introspezione. Cosa ti spinge a esplorare temi così profondi e come trovi l’ispirazione per le tue poesie?
Involontariamente ho già risposto a questa domanda, quando fai consulenza spirituale non è solo dire tutto passa o Dio risolve tutto, oppure vedrai i medici diranno che stai bene!
Non è questo! È sapere ascoltare, essere reali e non dare false aspettative, vieni coinvolto nel loro dolore, quotidiano e in qualche modo lo vivi anche tu…
Le mie poesie hanno tematiche sociali, e sono ispirate da storie vere e alcune vissute in prima persona.

“Io sono Napoli” è sia un romanzo che una commedia teatrale. Come hai affrontato la sfida di scrivere un’opera che potesse funzionare in entrambe le forme e quale è stata la tua esperienza nel vederla rappresentata sul palcoscenico?
L’ idea di scrivere Il testo di ” io sono Napoli” è nata come confronto con i soliti cliché stereotipati, luoghi comuni e sentito dire. Ho dato voce a Napoli nel personaggio della” Signo’ ” perché sono stufo che Napoli ,la mia terra sia sempre infangata e marchiata da chi non la conosce, Napoli è altro!
È stata una bellissima esperienza scrivere un testo ricco di cenni storici, leggende, gastronomia, non le solite cose, per la maggior parte quasi inedite, e che non tutti i napoletani conoscono. Non è un testo perfezionato per i turisti, O’ Babba’ o mandolino, la sfogliatelle, piazza del  Plebiscito, o’munaciello , O’cuoppo  ecc ecc,  ho cercato di fare conoscere Napoli sotto un’ altra veste, di vederla sotto forma di rappresentazione teatrale, perché Napoli è viva e deve esprimere i suoi concetti insieme ai suoi amici che sono presenti nel libro. Chissà se troverò un produttore per vedere realizzato sul palcoscenico ” Io sono Napoli”

Hai partecipato a importanti fiere del libro, come Francoforte e il Salone di Torino. Come queste esperienze hanno influenzato la tua carriera e quali consigli daresti agli scrittori emergenti che desiderano partecipare a questi eventi?
Si, ho partecipato ad importanti fiere di prestigio, più che consigli gli darei dei suggerimenti state lontani da case editrici che vi chiedono soldi per pubblicare le vostre opere, lontani da chi vi chiede di acquistare delle copie o  farvi pagarvi interviste  e passaggi TV, se la vostra opera ha qualcosa da dire emergerà da sola.

Grazie Alex per la tua intervista! Alla prossima! Continua a seguirci su Che Intervista!

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