Francesca Ghezzani è una figura di spicco nel panorama giornalistico italiano.
Laureata in Scienze Linguistiche e Tecniche dell’Informazione e della Comunicazione, con una tesi sull’analisi dei programmi di approfondimento nelle TV italiana e tedesca, e specializzata in Tecniche di Produzione nell’Audiovisivo e nel Multimediale, ha costruito una carriera brillante e poliedrica. Dal suo esordio nel 2003 con RTB Network, Francesca ha condotto e ideato numerosi programmi televisivi, collaborato con emittenti radiofoniche e scritto per testate nazionali. Attualmente è al timone della trasmissione “IPSO FACTO. L’Italia si racconta” su Canale Europa Tv e continua a essere una voce autorevole nel giornalismo d’approfondimento. Con numerosi riconoscimenti all’attivo, tra cui il recente Premio “Donna Territorio e Cultura 2024”, Francesca Ghezzani rappresenta un modello di professionalità e passione nel mondo dei media.
Su Che Intervista!, ospitiamo con piacere la giornalista Francesca Ghezzani, conosciamola meglio…
Benvenuta Francesca, come ha influenzato la sua formazione accademica in Scienze Linguistiche e Tecniche dell’Informazione e della Comunicazione il suo approccio al giornalismo televisivo e alla produzione audiovisiva?
Un sentito grazie, per prima cosa. Credo che dietro lo studio delle Scienze Linguistiche risieda il desiderio di mettersi in ascolto e comunicare, dando vita a uno scambio, a connessioni, a un flusso di conoscenza reciproca e confronto tra culture e Paesi diversi. Questa sete personale di vicinanza, empatia, gentilezza e reciprocità la ritrovo poi in modo naturale nel mio fare giornalismo.
La sua tesi di laurea analizzava i programmi di approfondimento nelle TV italiana e tedesca. Quali differenze principali ha riscontrato tra i due paesi nel modo di trattare l’informazione?
Sì, esatto, e per l’occasione durante la stesura e il lavoro di ricerca sono stata accolta nella redazione e negli studi di “Porta a Porta” dai giornalisti Enrico Basile, Cecilia Primerano e Bruno Vespa. Quello che era balzato all’occhio già nei primi anni Duemila, per sintetizzare, è come nei programmi di approfondimento e pura informazione tedeschi vigesse un maggior rispetto – sia nei modi sia nei tempi di intervento – tra gli ospiti chiamati in studio, mentre in Italia prevaleva la tv urlata, quella che fa ascolti se le voci si parlano addosso e si sovrappongono in modo “becero”.
Dal 2003 ad oggi, ha collaborato con numerose emittenti televisive e radiofoniche. Qual è stata per lei la sfida più grande e quale progetto ricorda con maggior soddisfazione?
La sfida maggiore è stata ed è tuttora quella di riconoscere in tempo prime donne, arrivisti, millantatori che abbondano in questo settore e non lasciarsi “sporcare” da certi comportamenti subdoli proseguendo per la propria strada.
Il progetto che ricordo con tanta soddisfazione è la mia prima trasmissione, interamente ideata e condotta quando avevo 25 anni, dal titolo “Specchio”, che ho realizzato con la regia di Mariano Giordano, oggi mio marito e ancora compagno sul lavoro.
Conduce la trasmissione “IPSO FACTO. L’Italia si racconta” su Canale Europa Tv. Cosa significa per lei raccontare l’Italia attraverso questa rubrica?
Significa dare voce a chi spesso non ce l’ha, mostrare un’Italia resiliente e geniale e un’Italia che, invece, deve trovare soluzioni per superare le sfide a cui è chiamata. È una rubrica che mi permette di portare avanti il Giornalismo Costruttivo che mi scorre nelle vene.
Nel corso della sua carriera ha lavorato come autrice e conduttrice di programmi televisivi su benessere e salute. Come riesce a mantenere un equilibrio tra informazione scientifica e accessibilità per il grande pubblico?
Grazie davvero per questa domanda, visto che tocca un ambito – quello sanitario e della salute comune – che sento molto. Cerco di fare da tramite tra l’esperto, a cui preventivamente chiedo di usare un linguaggio adatto anche e soprattutto ai non addetti ai lavori, e il pubblico, consapevole che io stessa per prima possa non comprendere a fondo, essendo sì una giornalista che si documenta ma non un medico. Allora chiedo se ho capito bene, puntualizzo, prego di correggermi per eventuali inesattezze, mi metto dalla parte di chi ci guarda immaginando possibili dubbi o domande.
Il titolo di Ambasciatrice del Turismo Enogastronomico nel Mondo è un riconoscimento non istituzionale ma significativo. Come crede che il turismo enogastronomico possa influenzare la percezione dell’Italia all’estero?
Penso che il talento nostrano a livello enogastronomico, così come artistico, abbia pochi eguali, perciò sono convinta, e fin qui l’ho anche potuto toccare con mano viaggiando, che l’Italia sia apprezzata e considerata in tutto il mondo per questa peculiarità. Mi piacerebbe che raggiungesse gli stessi standard e livelli di gradimento per altre materie importanti tra cui, a titolo di esempio, il Welfare, il superamento del gender pay gap, la sicurezza nelle città, l’educazione digitale e la politica…
Nel 2018 ha diretto la rivista nazionale “UP Italia Magazine”. Come è stato passare dalla televisione alla direzione di una rivista e quali competenze ha trasferito da un ambito all’altro?
Si è trattato di una breve parentesi, in realtà, io nelle vesti di Direttrice Responsabile e l’opinionista televisivo e conduttore radiofonico Raffaello Tonon come Direttore Editoriale. A parte la gestione delle interviste a cui ero già da tempo abituata, ho imparato molto. La tv, insieme alla radio, rimane comunque e sempre l’amore professionale della mia vita.
Lei ha anche una vasta esperienza come addetta stampa e collaboratrice di case editrici. Quali sono, secondo lei, le competenze chiave per svolgere efficacemente questi ruoli nel panorama attuale dei media?
Occorre conoscere bene le dinamiche di questo mercato, perché seppure intellettuale di mercato si tratta senza false ipocrisie, e avere una vasta rete di contatti maturati attraverso il lavoro di PR e mantenuti tramite la trasparenza e la correttezza, ingredienti base di ogni tipo di rapporto a mio avviso.
Ha ricevuto vari premi nel corso della sua carriera, tra cui il “Donna Territorio e Cultura 2024” per il Giornalismo d’Approfondimento. Come vede l’evoluzione del giornalismo di approfondimento in Italia e quali sono le sfide future per questo settore?
Partiamo dal dato di fatto che le persone hanno sempre meno fiducia nell’informazione maistream, ma non per questo il giornalismo sparirà, perché la necessità di essere informati rimane. Serve allora interrogarsi su come narrare per poter tornare a essere utili e credibili. Non a caso, prima, ho citato il Giornalismo Costruttivo, che nel trattare le notizie cerca di conferire ai fatti una visione più completa e bilanciata, dando spazio anche alle possibili soluzioni e ai progressi ottenuti per replicarli in altri contesti e coinvolgendo più voci per una visione più ampia e dettagliata.
Infine, Francesca, come riesce a conciliare la sua intensa carriera con la vita familiare, in particolare il suo ruolo di mamma di Martina? Che consigli darebbe a giovani giornaliste che aspirano a seguire un percorso simile al suo?
Do il consiglio di focalizzare con determinazione e altrettanta umiltà – entrambe possono benissimo viaggiare in parallelo – gli obiettivi, invito a studiare, credere in sé e non porre in ombra gli altri per mettersi in luce. Se il Giornalismo è una missione, troveranno il modo di conciliare tutto e saranno di esempio per i figli e le figlie che verranno se avranno il desiderio di diventare anche madri. Io, come mamma, parlo a Martina del mio lavoro come lei mi parla della scuola, dello sport e della sua quotidianità, l’ho sempre portata negli studi televisivi e sui set, l’ho educata insieme al papà alla divisione dei ruoli in famiglia e all’indipendenza, pure per scardinare quel maledetto senso di colpa atavico che le donne lavoratrici si portano dentro nel gestire famiglia e lavoro. Non sarò una mamma perfetta, ma cerco di essere presente e mettere infinito amore in entrambi i ruoli.
Grazie Francesca per il tuo tempo e per la bellissima intervista che ci ha dato modo di conoscerti meglio! Un saluto dal nostro staff! Continua a seguirci su Che Intervista!