Giovanni Aiello, artista per passione, scultore, modellista, miniaturista e decoratore

Su Che Intervista!, Giovanni Aiello, conosciamolo meglio…

Giovanni, potresti raccontarci del momento esatto in cui hai scoperto la tua passione per l’arte? Cosa hai provato?
Comincio col dire che il mio primo approccio con l’universo artistico é stato frutto prevalentemente del caso.
Correva l’anno 2013 e in occasione della visita in compagnia di amici ad una mostra, io nei panni di visitatore sprovvisto di adeguate competenze, sono stato, però, attratto, tra tutte le opere esposte, da una in particolare e mi sono soffermato a scrutarne i tratti salienti con particolare attenzione ed interesse, concentrandomi sull’armonia dei dettagli e delle proporzioni da cui ne scaturiva la particolare bellezza estetica.


É stato proprio in quel momento che sono stato illuminato dal pensiero, unito al desiderio di testare le mie capacità creative.

Così che, da lì a breve, abbozzando il primo rudimentale progetto artistico, con grande sorpresa, ho potuto scoprire appartenermi delle specifiche qualità del tutto insospettate fino a quel momento e rimaste nel corso del tempo confinate ed inespresse.
Il mio viaggio nel mondo dell’arte partiva da lì.
Per approdare nel corso degli anni a belle emozioni e preziosi riconoscimenti.

Come descriveresti il tuo processo creativo dall’idea iniziale alla realizzazione finale dell’opera?
“L’essenza della mia Arte é il fascino del viaggio nella creatività, che dall’immaterialità dell’idea conduce alla tridimensionalità dell’opera compiuta, che é espressione del mio pensiero incastonato nell’idealità del bello”.
Nel breve spazio di un solo pensiero articolato ho concentrato la sintesi di quello che é il senso e la ragione stessa che muove la mia passione per l’arte.

Qual è stata la tua ispirazione principale per sviluppare la tua tecnica unica di lavorazione del polistirolo?
Devo dire che l’approccio con l’arte praticata é avvenuto in punta di piedi, ma già dalle primissime esperienze, il talento che covava silente dentro di me, si é liberato,contribuendo a rafforzare la convinzione nei miei mezzi.
Particolare questo non trascurabile, da cui é maturato il successivo proposito di ricerca e sperimentazione di una forma espressiva originale, che fornisse un’identità propria alla mia arte e un’impronta specifica e riconoscibile.
Ciò mi ha portato a mettere a punto una personalissima tecnica, tra l’altro pare essere addirittura unica al mondo, che tanto intriga la mia fantasia, per la molteplicità di effetti cromatici a carattere realistico che mi permette di ricreare, rappresentando in modo del tutto verosimile, i vari toni dei diversi elementi naturali che si vogliono prendere in considerazione.

Puoi spiegarci come riesci a conferire un aspetto realistico di legno o metallo alle tue sculture in polistirolo?
Il polistirolo é il fulcro delle mie creazioni, che scolpisco rigorosamente a mano libera col solo supporto della carta abrasiva e tassativamente senza ricorrere ad alcuno strumento meccanico, sulle orme degli artisti del passato.

Una volta completato il processo scultoreo, la rifinitura che segue, consiste nell’applicazione in serie sull’intera superficie di uno speciale mix di materiali combinati a formare lo strato coprente, protettivo e decorativo.

Il tutto distribuito a pennello secondo la particolare tecnica di mia invenzione, che in base alla risultanza di ricerche approfondite, come già detto prima, sarebbe unica al mondo.

Ciò mi permette di conferire al manufatto, effetti e toni cromatici realisticamente naturali e altamente verosimili, che sfidano anche l’occhio piú attento, avveduto ed esperto.

Va da se che, tanto della formula dei materiali, quanto del metodo speciale tecnico-decorativo, ne custodisco il segreto gelosamente.

Quali sono state le sfide principali che hai affrontato nel perfezionare la tua tecnica artistica?
Ogni qualvolta ci si confronta con un nuovo progetto, é di per sé una nuova sfida.
Ciò é, però, la condizione essenziale che genera lo stimolo per spaziare, osando e fornire, allo stesso tempo, soluzione a problematiche via, via, sempre nuove, complesse e per questo ancora più intriganti.
É un processo di stimolo, di nuova scoperta e di crescita personale che, assieme, procedendo di pari passo, contribuiscono ad ampliare il bagaglio tecnico e la capacità di espressione in campo artistico del sottoscritto.
Da qui il divenire di altre intuizioni lungo il corso del tempo che, sommandosi, vanno ad accrescere di nuovi contenuti la tecnica, che certo, é destinata ancora ad evolversi parallelamente con il mio percorso di crescita artistica, andando a conformarsi con i futuri nuovi canoni creativi che la mia fantasia, spaziando, vorrà ispirare.

In che modo il tuo amore per la natura e la sostenibilità ambientale influenza la tua arte e la scelta dei materiali?
É la mia espressività artistica che si ispira ai diversi temi sensibili del vivere sociale, spaziando dall’emigrazione alla criminalità organizzata, dalla disoccupazione alla fame nel Mondo, dalla violenza sulle donne ai conflitti bellici e di volta in volta, tutto ciò che può influenzare la mia sensibilità, con l’esigenza, sempre presente, di esternare il pensiero e le emozioni, trasferendole.
É in questo contesto che si inserisce l’idea di realizzare opere che siano messaggere fin dagli stessi elementi che le compongono, la cui scelta, oltre che per la loro peculiare qualità funzionale al processo creativo, é basata anche e soprattutto sull’importanza che riveste il messaggio che l’oggetto creato andrà poi a trasmettere.
Ed é così che la mia tecnica, nella sua articolata complessità, permette di conferire alle opere l’aspetto perfettamente realistico del legno senza alcuna necessità di abbattere gli alberi.
E ancora, di ricreare l’aspetto originalmente verosimile dei diversi metalli, senza per questo dover scavare fin nelle profondità della terra. Inoltre, il polistirolo con cui vado a realizzare l’elemento scultoreo dell’opera, é reperito, non a caso, tra gli scarti degli imballi, che diversamente finirebbero il loro ciclo in discarica o peggio, a disperdersi nell’ambiente, deturpandolo.
La scelta dei componenti ed il processo di realizzazione così determinati, conferiscono alle opere la qualità, non banale, di essere ecologicamente sostenibili.

C’è un’opera specifica che consideri particolarmente significativa o che rappresenti un punto di svolta nella tua carriera artistica?
É una domanda che ricorre spesso.
Bhe…su questo non ho dubbi…Mario e Antonella…
I miei due bambini, sono ciò che di meglio ho mai creato!!!
Volendo, però, rispondere in modo piú strettamente tecnico e attinente al tenore della domanda, é d’obbligo spiegare come il mio percorso artistico in questi anni si é sviluppato seguendo direttrici e fasi diverse, che si sono succedute, integrandosi, caratterizzate ognuna dall’introduzione di nuovi elementi all’insieme del processo creativo. Infatti, durante tutto il primo segmento che é andato ad abbracciare un lasso di tempo più o meno lungo, il mio interesse é ricaduto prevalentemente sulla modellatura in chiave scultorea di scenari paesaggistici decorati ad effetto realistico, che in altre parole si possono definire come dipinti su base tridimensionale.
Creazioni la cui caratteristica é la riproduzione fedele di ambienti paesaggistici con relativi elementi architettonici e oggettistica della quotidianità, riferiti ad un determinato luogo del mondo preso in considerazione,in un ben preciso periodo storico di riferimento.

É poi seguito un periodo successivo in cui la mia creatività ha trovato largo sfogo nella produzione di opere caratterizzate dalla tecnica del simil-legno, ispirate prima a figure stilizzate e successivamente antropomorfe realistiche, con particolare attenzione all’esaltazione della figura femminile, la cui graziosità nei lineamenti e armonia nei tratti, meglio si presta alla rappresentazione con finalità di ricerca dei canoni di bellezza ideale a cui naturalmente tendo.
Nel periodo di tempo piú vicino a noi, invece, la mia fantasia ha trovato ispirazione nell’espressività dei volti umani,rappresentati in genere a carattere di sculture metalliche, con richiamo alla classicità del mondo antico, che tanto fascino e influenza ha rivestito nella determinazione del mio stile.
Ciò premesso, é normale affermare che l’opera capostipite dei rispettivi periodi, per il suo carattere di novità, riveste certo un’importanza particolare.
Non fosse altro, perché rappresenta il preciso momento di svolta lungo il procedere del mio percorso artistico.
Piú in generale, però, si può affermare che il soggetto che crea, non può avere preferenza di tenore differente tra le diverse realizzazioni.
Infatti, ognuna conserva la propria specificità e rappresenta un ben determinato periodo della mia vita con impresse le abilità, le competenze, gli umori, i sentimenti e le emozioni riferiti a quello specifico momento.
Diverso, invece, é per il pubblico che fruisce l’arte.
Nel corso delle mostre, vi saranno sempre alcune opere che stuzzicheranno la fantasia di chi osserva piú delle altre.
A tal proposito, lo posso affermare, il fascino che infondono rispettivamente “Calore umano” e “Sapere” fa registrare picchi di sottolineatura in genere assai piú marcati.

Come riesci a bilanciare la tua vita quotidiana con la tua passione per l’arte, considerando che non vivi di arte?
Per rispondere in modo appropriato a questa domanda comincio col dire, per quello che é il mio percorso artistico, mi definisco scultore, modellista, miniaturista e decoratore e sono soprattutto un artista autodidatta, che non vive di arte, ma vive intensamente la passione per l’arte.
Dunque, creo non necessariamente a fini di lucro, ma piú in particolare per il gusto emozionale che mi dà.
Realizzo le mie opere solo se e quando ispirato, dando sfogo unicamente alla mia fantasia.
Detto ciò, é facile spiegare come non sia poi troppo difficile conciliare i tempi della mia quotidianità con la passione artistica.
Aggiungo che la mia produzione non é soggetta mai a scadenze temporali da rispettare.
Esercito senza alcuna pressione e solo quando veramente ispirato e secondo il tempo libero a mia disposizione che decido di dedicarvi.
A tutto questo va aggiunto che conto sul sostegno forte della mia famiglia, la quale apprezzando il valore dell’impegno, mi supporta e qualche volta mi sopporta pure, ma sempre e comunque in modo incondizionato.

Quali emozioni e messaggi speri di trasmettere attraverso le tue opere ai tuoi spettatori?
L’artista plasmandone le forme, trasforma le sue emozioni in opere. Ognuna delle quali ha un significato intrinseco che può essere percepito da chiunque.
L’arte è una forma di espressione che comunica pensieri, emozioni, visioni del mondo e della realtà.
É mezzo di comunicazione sociale perché veicola valori, ideali, modi di pensare e identità.
É un linguaggio universale a cui non servono traduzioni o interpretazioni.
É in definitiva una forma di espressione, di trasmissione e di ricezione delle emozioni, tanto per chi crea, quanto per chi ne fruisce.
É alla forza del contenuto di questo interscambio nel suo insieme che tendo con ogni mio nuovo progetto.

Cosa pensi del futuro della tua arte e quali sono i tuoi progetti o sogni artistici per i prossimi anni?
La rapida crescita di questi anni ha portato ad ampliare la notorietà dei miei lavori in seno all’ambiente artistico e non solo, tanto che sono sempre piú frequenti gli inviti che ricevo da addetti dell’ambiente artistico, da organizzatori di eventi, ma anche da parte di amministratori locali per l’organizzazione di mostre da dedicare alle mie opere.
Quanto sia apprezzata l’impronta artistica che ha assunto il mio percorso, si può cogliere nei numeri, davvero importanti, che fa registrare la mia pagina facebook dedicata, nominata “Giovanni Aiello Arte”.
A tal proposito, faccio notare con piacere ed un pizzico di orgoglio, che si registra una media costante di oltre duecento nuovi followers al mese, tanto che in meno di tre anni si sono raggiunti numeri davvero ragguardevoli.
Tutte persone che, non solo dalla Calabria, ma anche in numero importante dall’Italia e dal resto del Mondo, apprezzano e scelgono di seguire l’attività divulgata in rete con i contenuti della pagina.

Colgo l’occasione per invitare tutti a visitare la mia pagina “Giovanni Aiello Arte” e a lasciare il proprio like per seguire.
Per il prossimo futuro mi propongo principalmente di consolidare i livelli di successo, di attenzione e seguito mediatico e diretto raggiunti finora e di continuare a proporre soluzioni artistiche sempre più adeguate alle aspettative, che possano rapportarsi in modo sempre piú proporzionato agli standard canonici parametrati del “bello ideale”, a cui cerco fortemente di ispirarmi, che, nella loro magnificenza artistica, i grandi artisti del mondo greco ci hanno tramandato.
Piú in generale si può concludere che l’arte è un viaggio che non ha confini, non so dove mi condurrà, ma so che mi regalerà ancora emozioni e altri preziosi riconoscimenti da aggiungere in bacheca!!!

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