Che Intervista
Maria Patrizia Crupi, nata, residente e operante a Reggio Calabria, è un’artista per la sua tecnica unica di “Accostamento di Filati”. Diplomata in “Maestra d’arte applicata” nel campo della tessitura presso l’Istituto Statale d’Arte A. Frangipane, Patrizia ha sviluppato una passione per l’arte fin da giovane. Le sue opere, che spaziano dall’arte sacra alla natura, fino a composizioni astratte, sono state esposte in numerose mostre, tra cui il Circolo Polimeni di Reggio Calabria e il Polo Culturale “Mattia Preti” del Consiglio Regionale della Calabria. Con oltre 150 opere su commissione, Patrizia continua a sperimentare e a incantare il pubblico con i suoi lavori che, a prima vista, sembrano dipinti. Elogiata dalla maestra d’arte Tina Nicolò, le sue creazioni coinvolgono gli spettatori con la vivacità dei colori e la maestria nell’accostamento dei fili.
Su Che Intervista! ospitiamo Maria Patrizia Crupi, conosciamola meglio
Benvenuta Patrizia, come è nata la tua passione per l’arte e quando hai deciso di trasformarla in una carriera? La tua tecnica di “Accostamento di Filati” è unica e innovativa. Cosa ti ha ispirato ad utilizzarla nei tuoi lavori?
Sin da bambina ho avuto la passione per il disegno e la pittura. Dopo la scuola ho proseguito questa passione come hobby, sperimentando tecniche diverse, e non pensandola come carriera ma come esternazione di un mondo interiore. La mia tecnica è nata come esperimento, cercando di capire se riuscivo ad ottenere con dei filati colorati quello che si ottiene con i pennelli.
Hai conseguito il diploma di “Maestra d’arte applicata” nel campo della tessitura. In che modo questa formazione ha influenzato la tua carriera artistica e il tuo stile?
Ho avuto l’occasione di studiare i filati e le loro molteplici applicazioni nel campo tessile e della moda, il che mi ha dato l’ispirazione per potere espandere i loro utilizzi nel processo creativo delle mie opere.
Le tue opere spaziano dall’arte sacra alla natura, fino ad arrivare a opere astratte e tecniche miste. Quali temi ti affascinano di più e come scegli i soggetti delle tue opere?
La scelta dei soggetti è legata alla mia esigenza di sperimentazione e alla voglia di creare più dettagli possibili con il filo. Ultimamente prediligo lo studio del corpo e delle espressioni femminili ma sono attratta anche dai colori e dalle movenze di alcuni animali.
A dicembre 2022 hai esposto le tue opere presso il Circolo Polimeni di Reggio Calabria e a maggio 2024 parteciperai alla rassegna d’Arte Contemporanea organizzata da “La Rosa del Pozzo Edizioni e il Salotto Dei Poeti”. Come descriveresti l’evoluzione del tuo lavoro attraverso queste mostre?
La partecipazione a questi eventi non ha influenzato la mia tecnica ma mi ha aiutata a conoscere di più l’ambiente artistico e letterario, approfondendo il connubio tra i due e facendo conoscere la mia espressione d’arte.
La maestra d’arte Tina Nicolò ha elogiato la tua capacità di comunicare attraverso i fili e creare un figuratismo di immersioni interiori. Come riesci a tradurre le tue emozioni e il tuo subconscio in arte visiva?
Una continua ricerca dettagliata e un’osservazione attenta dell’ambiente e delle persone che mi circondano suscitano in me delle emozioni particolari che mi aiutano a rappresentare al meglio le mie opere, immaginando cosa possono suscitare a chi le osserva.
Hai realizzato più di 150 opere di cui una parte su commissione. Quali sono le sfide e le soddisfazioni che incontri nel creare opere personalizzate per i tuoi clienti?
Sicuramente una grande soddisfazione è vedere i clienti entusiasti del mio lavoro. Tra le sfide principali c’è sicuramente l’impegno nel cercare di realizzare il soggetto richiesto ricco di dettagli, come se fosse un dipinto.
La tua passione per l’arte è rimasta costante nonostante gli impegni familiari e lavorativi. Come riesci a bilanciare la tua vita personale con la tua carriera artistica?
E’ proprio per passione che sono riuscita quasi sempre a ritagliare qualche ora la sera per continuare le mie opere, non togliendo tempo alla famiglia e agli impegni lavorativi.
Il passaggio ripetitivo dei fili nei tuoi lavori crea un effetto simile alla pittura. Puoi descriverci il processo creativo dietro una tua opera e quanto tempo richiede la realizzazione?
Per una buona riuscita del lavoro utilizzo una tavola rigida sulla quale realizzo un disegno di bozza del soggetto, successivamente incollo i filati utilizzando le mani cercando di creare più effetti possibili tenendo conto che i filati in commercio hanno sfumature di colore limitate. Il tempo di realizzazione varia dalla grandezza e dai soggetti scelti.
Hai esposto le tue opere in diverse mostre collettive e personali. Qual è stata l’esperienza espositiva più significativa per te e perché?
E’ stata la mostra collettiva tenutasi a giugno presso il Polo Culturale “Mattia Preti” del Consiglio Regionale della Calabria, perché ho avuto l’occasione di esporre le mie opere accanto a quelle di altri artisti molti dei quali già affermati come la grande maestra d’arte Tina Nicolò.
Cosa ti riserva il futuro? Hai nuovi progetti artistici in cantiere o nuove tecniche che vorresti sperimentare?
Mi auguro che il futuro mi riservi una crescita della mia carriera artistica. Le idee di nuove mostre non mancano, tra le quali mi piacerebbe anche una personale. L’arte è una sperimentazione continua, al momento sono soddisfatta di quello che sto facendo ma non escludo l’idea di apportare delle variazioni.
Grazie Patrizia del tempo che ci hai dedicato per poterti conoscere meglio e complimenti per la tua carriera artistica.
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