Milena Mingotti è una cantautrice e scrittrice di grande talento che fin dall’età di 13 anni ha saputo trasformare le sue emozioni in parole e melodie. Con una carriera ricca di riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Bruno Lauzi e il Premio Cora, Milena si è affermata come una delle voci più promettenti della scena musicale italiana. Il suo primo album, Leggimi la schiena, interamente arrangiato da Roberto Costa, riflette la profondità e l’autenticità del suo percorso artistico. Oltre alla musica, Milena si è cimentata anche nella narrativa, con il suo primo racconto “3130 giorni –la costruzione di una nuova vita”. Con il tour in corso e nuovi progetti all’orizzonte, Milena continua a incantare il pubblico con il suo talento e la sua passione. 

Su Che! Intervista ospitiamo Milena Mingotti, conosciamola meglio…

Benvenuta Milena, hai iniziato a scrivere testi e melodie a soli 13 anni. Cosa ti ha spinto a intraprendere questo percorso artistico così giovane?
Grazie, è un piacere poter scambiare un po’ di chiacchiere con voi.
Ho sempre avuto una grande passione per la musica fin da piccola, il mio papà metteva sempre i vinili in casa e ascoltavamo insieme cantautori come Lucio Dalla e Ivano Fossati. Vivendo in campagna un po’ isolata dagli altri bambini passavo molto tempo da sola in cameretta con la mia pianola e mi ritrovavo a scrivere e comporre melodie gettando senza consapevolezza le mani su quei tasti bianchi e neri. Per problemi legati alla salute non potevo fare sport e quindi dedicavo tutto il mio tempo libero ad ascoltare canzoni, a cantare e a scrivere.

Il tuo brano “I tuoi lividi restano lì” è diventato la colonna sonora di un film sulle violenze contro le donne. Quanto è importante per te utilizzare la musica per affrontare temi sociali così delicati?
Per me è fondamentale che attraverso la musica si tocchino tematiche importanti, infatti nelle mie canzoni affronto temi come il bullismo e la violenza. Questo brano “I tuoi lividi restano lì” parla di femminicidio, nel mio piccolo quello che posso fare per far riflettere su questa tematica è scrivere canzoni che ne parlino e portarle a più persone possibili. Poi sicuramente sedersi in multisala al cinema e poter ascoltare come colonna sonora di un film la propria canzone su una tematica così delicata è stato sicuramente molto emozionante.

Hai vinto numerosi premi, come il prestigioso Premio Bruno Lauzi e il Premio Cora. Cosa rappresentano per te questi riconoscimenti nel tuo percorso artistico?
Sono grandi soddisfazioni, questi premi sono arrivati abbastanza inaspettatamente nel 2022. Li ho vinti con il mio brano “Per l’amore che ho dentro” che sostanzialmente è una lista delle cose per cui sono grata. Una sera ho fatto questa lista della gratitudine e l’ho trasformata in una canzone e quando sono scesa ad Anacapri per la finale del Premio Bruno Lauzi avevo il cuore pieno e grato per quello che stavo vivendo. Probabilmente la giuria ha colto queste sensazioni anche perché il brano inizia con la frase “Sono grata dei colori del mare..” e io stavo cantando nella strepitosa cornice di Anacapri con il mare accanto. Era un cerchio che si stava chiudendo. Tutto l’impegno e tutto quello che avevo fatto fino a quel momento ha iniziato a prendere una forma diversa e a concretizzarsi sempre di più.

Il tuo primo album “Leggimi la schiena” è un progetto molto personale. Quali emozioni e tematiche hai voluto esplorare attraverso i brani di questo lavoro?
Il filo conduttore del mio album è la mia storia. Nel disco parlo di dolore ma anche di tanto amore, di rinascita, di scoperte, di amicizie durature e amicizie interrotte, di gratitudine, del valore del tempo, di tutto quello che ho vissuto e imparato sulla mia pelle.

Sei stata la conduttrice di programmi televisivi musicali come “Serata in Musica”. Come ha influenzato questa esperienza la tua carriera artistica e il tuo rapporto con il pubblico?
Ho lavorato per due anni come conduttrice di programmi tv locali e ho imparato tantissimo. Quelle esperienze mi sono servite davvero molto per capire come funziona la televisione, i tempi televisivi, come relazionarmi costantemente con un pubblico in diretta e tutto quello che ne consegue. Ad oggi quando sono su un palco mi sento a casa, come fosse il mio posto nel mondo. Non ho paura di essere li sopra perché faccio quello amo e ci metto sempre tutto l’impegno e la passione che ho per questo mestiere.

In “3130 giorni – la costruzione di una nuova vita”, il tuo primo racconto, affronti temi legati alla tua esperienza personale. Cosa ti ha spinto a passare dalla scrittura musicale alla narrativa?
E’ stato un bisogno naturale. Avevo da tempo il sogno di scrivere un libro e quest’anno per una serie di coincidenze ho conosciuto un ragazzo che si occupa di fare presentazioni nelle librerie e mi ha dato la spinta per realizzare questo obiettivo. Pensavo che questa storia fosse importante solo per me, invece mi ha fatto capire che poteva esserlo per tante persone. Inoltre questo libro l’ho dedicato a mia madre, era un regalo che volevo farle per tutto l’amore che mi ha sempre donato.

Collabori con artisti del calibro di Roberto Costa, noto per i suoi lavori con Lucio Dalla e Gianni Morandi. Quanto è stato importante per te avere un mentore come lui nella tua carriera?
Nel 2018 ho conosciuto Roberto Costa ad un piccolo contest di zona, io mi ero presentata pianoforte e voce con il mi brano sul bullismo “Prima degli altri”. Vinsi quel contest e iniziammo a collaborare. In quel momento per me era incredibile pensare che lui avesse lavorato 30 anni con Lucio Dalla e tanti altri grandi del settore e che da quel giorno stesse lavorando con me. Roberto mi ha insegnato molto, senza mai risparmiarsi. Sono molto grata che abbia prodotto interamente il mio primo album. Sicuramente nel disco c’è qualche richiamo e si sente l’influenza che Lucio ha avuto su di lui.

Durante il lockdown hai partecipato alla compilation “Divani & balconi” con il brano “Senza musica”. Come ha influito la pandemia sulla tua creatività e sul tuo modo di fare musica?
Mi sono ritrovata come tutti in pandemia ad avere un sacco di tempo libero e per quanto mi riguarda ho cercato di sfruttarlo al meglio scrivendo tanto. Avere tempo per se stessi, per analizzarsi, per pensare è fondamentale per un artista perché anche attraverso la noia si tira fuori il meglio della propria creatività e si cerca di reinventarsi. Nascono anche canzoni “da buttare” che poi non ascolterà nessuno, ma l’importante è continuare a comporre. Qualcosa di buono nasce sempre.

Il “Leggimi la schiena Tour” sta portando la tua musica in giro per l’Italia. Qual è stata l’esperienza più significativa che hai vissuto durante questo tour?
Nel 2022 ho vinto un bando regionale che mi ha permesso di partire in tour con la band al completo in giro per l’Italia per promuovere l’album. L’8 febbraio 2024 a Bologna c’è stata la prima tappa ed ero proprio lì, sul quel palco, a realizzare un sogno che avevo fin da bambina e non riuscivo a crederci.

Ogni club in cui abbiamo suonato ci ha lasciato qualcosa, ad esempio a Verona ho conosciuto tante persone che tutt’ora mi seguono nei vari live e mi supportano. Uno dei ricordi più significativi l’ho dal concerto al teatro Balzan di Badia Polesine; suonare in quel teatro è stato magico, una piccola bomboniera ma colma di gente che in silenzio apprezza la tua musica. La mattina mi ero recata in una scuola per tenere una conferenza e confrontarmi con i ragazzi che stavano facendo formazione musicale per parlare del loro percorso ed è stato bellissimo rapportarsi con loro, hanno tanto da donare e la sera li ho ritrovati ad ascoltarmi in teatro.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi come cantautrice e quali nuovi progetti hai in cantiere per il prossimo anno?
Sto registrando in questo momento il prossimo album è questa volta la tematica principale sarà l’amore. Spero di riuscire a farlo uscire il prossimo anno. Inoltre ho tanti live in programma e non vedo l’ora di poter portare la mia musica su altri palchi. Ogni occasione è preziosa.

Grazie Milena del tempo che ci hai dedicato, un saluto dal nostro staff e complimenti per la tua carriera artistica e professionale! Tienici aggiornati e continua a seguirci su Che! Intervista.

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