Elisa Lepre, autrice di “Amiche a quattro stagioni” (Butterfly Edizioni)

Elisa Lepre, artista poliedrica ha conquistato il pubblico con il suo romanzo “Amiche a quattro stagioni,” pubblicato da Butterfly Edizioni. Nata a Montecchio Emilia nel 1985, sotto il segno del Cancro, Elisa ha sempre nutrito una profonda passione per la musica e la scrittura, due forme d’arte che hanno segnato il suo percorso fin da bambina. Il suo talento si è espresso attraverso poesie trasformate in canzoni, esibizioni teatrali e performance musicali dal vivo. Oggi, mentre si prepara a lanciare il seguito del suo romanzo a novembre 2024, Elisa continua a intrecciare la sua vita di artista, cantante e madre in una straordinaria sinfonia creativa.

Su Che Intervista! ospitiamo Elisa Lepre, conosciamola meglio…

Benvenuta Elisa, il tuo percorso artistico è ricco e variegato, spaziando dalla musica alla poesia. In che modo queste diverse forme di espressione artistica hanno influenzato la tua scrittura e il tuo approccio alla narrazione?
Sicuramente l’esperienza vissuta attraverso la musica, fin da bambina, per me è stata sempre fonte di ispirazione, e il palcoscenico sopratutto, è stato ed è tutt’ora, un luogo dove nascono le mie più profonde emozioni.   Quindi mi sento di dire, che parte tutto dalla musica, che ha influenzato in maniera significativa il mio approccio verso il dover raccontare qualcosa.

Nella tua vita, il canto e la scrittura hanno sempre camminato mano nella mano. Come riesci a bilanciare queste due passioni e in che modo si arricchiscono reciprocamente?
Credo che poesia e musica, quando si fondono, danno origine a qualcosa di speciale, non a caso, alcune poesie scritte da me, sono poi diventate canzoni. Oltre la poesia poi, c’è sempre stato anche il sogno di voler scrivere un romanzo, fin da ragazzina, ma non avevo ancora trovato l’ispirazione, perché tutto funziona in base a quella, se manca l’ispirazione, significa che non è il momento giusto. Fino a qualche periodo fa però, ho sempre cercato di interpretare a mio modo anche i brani editi, dandogli sempre qualcosa di mio, perché a mio parere, prima della melodia, arrivano le parole.

“Amiche a quattro stagioni” ha conquistato il cuore di molti lettori. Qual è stata l’ispirazione dietro la creazione di questo romanzo e come hai sviluppato le personalità delle quattro protagoniste?
L’ispirazione è arrivata all’improvviso. Un giorno di qualche anno fa, periodo post pandemia, ero lì che pensavo, che ero davvero fortunata. Da 25 anni ho sempre le stesse amiche con la quale ci sentiamo tutti i giorni, e appena possibile, ci vediamo per una cena o per una passeggiata. Durante la pandemia non ci siamo viste per diversi mesi, e ne ho risentito molto, e lì ho capito che dovevo raccontare qualcosa, dirlo al mondo intero. Quel giorno mi sono detta “perché non iniziare un romanzo che parla proprio di questo? Di quelle quattro amiche che si completano perfettamente nonostante i caratteri totalmente diversi.” E così è stato. Ho elaborato degli appunti, per poter poi descrivere i capitoli con le vicissitudini, e piano piano, poi, ogni giorno quando i bambini dormivano al pomeriggio, davo vita a queste quattro ragazze che mi appartenevano sempre di più. I loro caratteri sono diversi come le stagioni per l’appunto, e ho preso ispirazione da quattro persone che io ho accanto da sempre. Per quello non è stato difficile descriverle perché le conosco troppo bene 🙂 Le vicende sono però, del tutto frutto della mia fantasia e delle mie esperienze personali.

Quali temi hai voluto sottolineare attraverso il racconto delle loro esperienze e come pensi che questi temi risuonino con i lettori di oggi?
Oltre al tema dell’amicizia e dell’amore, parlo anche di altri temi molto delicati, come i disturbi alimentari, che credo siano un po’ sottovalutati al giorno d’oggi, e lo faccio attraverso la vita di una dei quattro personaggi. Un altro tema che tratto è la maternità, in diverse forme, che ovviamente essendo mamma, per me è un tema molto bello e che meritava di essere raccontato.

Con l’uscita del seguito prevista per novembre 2024, cosa possono aspettarsi i tuoi lettori dal prossimo capitolo della storia? Ci saranno nuovi colpi di scena o cambiamenti significativi per le protagoniste?
Sarà un colpo di scena uno dietro l’altro, e ne vedranno delle belle queste quattro donzelle. Sarà un seguito più profondo, tutte sono consapevoli di ciò che vogliono, e ci faranno sognare e piangere, oltre che ridere, perché anche nel seguito, non mancherà l’ironia.

La tua formazione musicale include anche corsi di teatro. Come credi che l’esperienza sul palco abbia influenzato la tua capacità di costruire dialoghi e scene nei tuoi romanzi?
Si ho fatto corsi di teatro per qualche anno, che mi hanno aiutata ad avere un contatto più ravvicinato con il pubblico, molto più intimo oserei dire, perché nel teatro, devi comunque arrivare al cuore di chi ti guarda, sono attraverso le parole e i gesti, non ci sono canzoni che possono in un qualche modo aiutarti. Con il teatro, ho anche imparato a capire come poter “vedere” le scene. Mi spiego. Mentre scrivo, io vedo la scena come se fosse reale, davanti a me, sento le voci dei dialoghi che scrivo, e i gesti che descrivo, è tutto un teatro insomma nella mia mente!

Essere una madre di due bambini e una moglie impegnata può essere sfidante. Come riesci a conciliare la vita familiare con la tua carriera artistica e quali sono le difficoltà più grandi che incontri in questo equilibrio?
Da circa un anno e mezzo, condivido il palcoscenico con mio marito, abbiamo dato vita a un’orchestra che sta prendendo piede molto bene, e abbiamo un calendario pieno; quindi, da quel lato mi sento fortunata perché lavoriamo insieme e ne sono molto felice. Dall’altro lato però, da mamma, come credo normale che sia, soffro spesso nel lasciarli ai nonni quando andiamo via; quindi, bisogna ringraziare platealmente questi santi nonni che ci aiutano, altrimenti tutto questo non sarebbe possibile. Loro però, sono molto felici, perché si sentono coccolati, e fortunati. Quando è possibile, infatti, li portiamo con noi. Per quanto riguarda lo scrivere, come ho detto prima, aspetto che si addormentino nel pisolo pomeridiano!!

Montecchio Emilia, il tuo luogo di nascita, ha influenzato in qualche modo il tuo percorso creativo? Esiste un legame particolare tra la tua terra natia e le storie che scrivi?
Nelle mie zone, tra Parma e Reggio esistono molte realtà che danno la possibilità a chi ha passioni come la musica, o la recitazione, di poter coltivare il proprio talento. Io ho avuto l’onore di ricevere lezioni di canto da diverse cantanti di lirica quando ero bambina, per poi passare alla vera scuola che è il palcoscenico, le serate, i gruppi con la quale ho collaborato, che danno davvero una formazione a 360°, e nel nostro territorio oltretutto, abbiamo la fortuna di avere molti locali e feste, che prediligono ancora la musica live, dove potersi esibire. Nelle mie storie, non menziono mai città o quant’altro, per volere personale. Non voglio essere vincolata nel nominare città ecc. e per questo motivo ho fatto la scelta di non menzionare i luoghi dove avvengono le vicende. E’ tutto a immaginazione del lettore. Senza ombra di dubbio, alcuni luoghi che descrivo, ricordano molto quelli che frequento questo è ovvio.

Nel mondo della musica, hai avuto l’opportunità di esibirti in vari contesti. Come le esperienze vissute sui palchi d’Italia hanno arricchito la tua visione del mondo e, di conseguenza, la tua scrittura?
Ho avuto modo di conoscere tante persone, tanti musicisti, e questo arricchisce la crescita musicale di una persona perché ti confronti con talenti davvero eccezionali da cui c’è solo da imparare. Poi c’è un aspetto non tanto bello, che ho vissuto sulla mia pelle, ovvero la ricerca costante delle visibilità attraverso concorsi e talent, che purtroppo, se non hai il carattere giusto, tendi poi a rimanere deluso di quello che si cela attorno a quel mondo. Da ragazzina ho fatto tantissimi concorsi, e ne ho anche vinti, ma in altri, purtroppo, la concorrenza era spietata, e dovevi avere altri requisiti oltre che al saper cantare, e mi hanno devastata moralmente, e per un certo periodo avevo smesso di farli per delusione. Questo ha fatto si che in me, crescesse anche molta insicurezza e paura, che poi col tempo, sono riuscita a combattere. Nel mio romanzo, e in quello che scrivo, in mezzo alle righe, c’è sempre un po’ di queste esperienze che ho vissuto quindi, in alcuni tratti, traspare la mia personalità, e il mio vissuto, quindi anche le delusioni avute in passato.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti artistici? Hai in mente nuovi romanzi, canzoni o spettacoli che i tuoi fan possono aspettarsi con entusiasmo?
Non mi annoio mai! Oltre che il seguito di Amiche a quattro stagioni che uscirà entro fine anno, sono già all’opera su un altro romanzo, uno nuovo…di più non posso svelare! Per quanto riguarda la musica, sto lavorando a nuovi brani scritti da me, e ovviamente, con l’orchestra abbiamo già un calendario pieno anche per questo autunno e inverno.

Grazie Elisa per la tua intervista e tienici aggiornati! Complimenti per la tua carriera artistica e professionale.
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