Emanuela Porta è un’autrice italiana che vive nelle campagne piemontesi. Lavora come impiegata presso una multinazionale belga di logistica, ma la sua vera passione è la scrittura. Fin da piccola ha amato leggere e inventare storie, e nel 2019 ha deciso di trasformare questa passione in realtà, iniziando a mettere su carta le sue idee. Adora il caffè, le giornate di pioggia e trascorrere il tempo libero all’aria aperta con la sua famiglia. Il suo sogno più grande è trasferirsi in Corsica e vivere al mare.
Emanuela ha pubblicato il suo romanzo d’esordio “Emma, sono io” e scrive romance per Amazon KDP, Butterfly Edizioni e Cocktail Edizioni. Con il suo nuovo libro “Monterey: Resta qui per sempre” sta conquistando i cuori dei lettori, confermandosi come una voce promettente nel panorama letterario contemporaneo.
Su Che Intervista! ospitiamo Emanuela Porta, conosciamola meglio…
Benvenuta Emanuela, il tuo libro “Monterey: Resta qui per sempre” sta riscuotendo grande successo. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa storia e quali temi principali affronti nel romanzo?
Ciao a tutti e grazie infinite per intervista. È un grande piacere rispondere alle vostre domande. “Monterey: Resta qui per sempre” vuole contribuire, nel mio piccolo, a non spegnere mai l’attenzione su un tema di grande attualità, quale purtroppo quello della violenza sulle donne. L’ispirazione principale è stata dettata da un’esigenza di far sentire la mia voce, di non rimanere in silenzio di fronte a fatti di cronaca presenti in maniera quasi costante nei vari notiziari. Sono partita da una mia esperienza personale: in passato ho avuto a che fare con una persona prepotente che tendeva a manipolare i miei comportamenti e di impormi i suoi. Per fortuna mi sono sempre ribellata e il mio carattere forte non gli ha permesso di piegarmi, anzi, mi ho capito che persone del genere è meglio perderle che trovarle. Nel libro si parla di vari tipi di violenza, sia fisica che psicologica, nella speranza che la mia storia possa far riflettere su questo grande tema centrale.
Nata a Tortona e residente nelle campagne piemontesi, come il tuo ambiente e la tua vita quotidiana influenzano la tua scrittura e i personaggi che crei?
Per il mio romanzo d’esordio hanno influito moltissimo. In quel periodo mi stavo approcciando alla scrittura e non sapevo se avessi o meno la capacità di scrivere un romanzo e di riuscire in seguito a pubblicarlo. Sono partita proprio da me stessa, dalle mie origini, costruendo una storia ambientata nei miei luoghi d’infanzia e prendendo spunto dagli amici di vecchia data per costruire i miei personaggi. Alcuni di loro, leggendo il mio libro, si sono riconosciuti in pieno. In generale, c’è sempre molto di me in ogni personaggio che creo: i miei principi, il modo in cui sono stata educata, le cose in cui credo. Non potrei mai scrivere qualcosa che vada contro i miei valori fondamentali.
Hai un lavoro a tempo pieno presso una multinazionale belga di logistica. Come riesci a conciliare la tua carriera lavorativa con la tua passione per la scrittura?
Negli ultimi anni la mia azienda mi ha concesso di potere lavorare part-time. In questo modo posso concentrarmi al mattino sul mio lavoro e al pomeriggio dare sfogo alla mia passione e occuparmi di tutto il resto. Con una casa in campana, un marito e una figlia adolescente, non ho mai un attimo di tregua. Spesso scrivo la sera, o al mattino presto se ho l’ispirazione giusta per farlo. Diciamo in generale che “volere è potere”.
“Emma, sono io” è stato il tuo romanzo d’esordio. Come è cambiato il tuo approccio alla scrittura da allora e quali lezioni hai imparato lungo il percorso?
Devo dire che più si scrive, più si impara a farlo. Se all’inizio la mia scrittura era più istintiva e irrazionale, ora tendo a pianificare tutto a tavolino: dai vari personaggi, alle ambientazioni, all’arco temporale. Nulla è lasciato al caso: i miei infiniti quadernini ne sono la prova. Credo che la cosa più importante che abbia imparato, sia quella di non innamorarmi mai delle frasi che scrivo, in ogni momento bisogna vere la capacità di mettere tutte in gioco e rifare, ancora e ancora, per il bene del romanzo stesso. È una cosa che ho imparato lavorando con le mie editor: nulla è intoccabile, ma si può sempre migliorare, per quanto ci possa sembrare perfetto in quel momento.
Adori il caffè, le giornate di pioggia e trascorrere il tempo libero all’aria aperta con la tua famiglia. Come queste piccole passioni influenzano il tuo processo creativo?
Tantissimo! Adoro scrivere quando piove. Spesso, quando accendo il pc, metto in sottofondo della musica che riproduce il rumore della pioggia battente o di un temporale. Non scrivo mai senza una bella tazza di caffè fumante accanto a me, altra cosa che adoro e di cui non posso fare a meno. Per quanto riguarda trascorrere del tempo all’aria aperta, devo dire che non c’è nulla che mi ispiri come una passeggiata con la mia famiglia in mezzo alla natura, dove la mente è completamente libera da ogni pensiero e nascono le idee migliori per le mie storie.
Lavori come autrice di libri romance presso diverse piattaforme e case editrici, tra cui Amazon KDP, Butterfly Edizioni e Cocktail Edizioni. Come riesci a mantenere una voce unica e distintiva in ogni tuo lavoro?
Diciamo che sono progetti diversi. Ho pubblicato come self publisher il mio romanzo d’esordio “Emma, sono io” e non escudo di far uscire un altro volume relativo a questa storia. Con Butterfly Edizioni ho pubblicato “Monterey: Resta qui per sempre”, primo volume di un progetto molto più ambizioso. Con la Cocktail Edizioni uscirà un racconto autoconclusivo e di nuovo, qualcosa di completamente diverso da ciò che ho scritto in precedenza. Diciamo che mi piace muovermi su terreni diversi, esplorando le varie sfaccettature dei personaggi che credo e della vita stessa, sempre muovendomi nell’ambito del romance: per questo credo che ogni racconto abbia una personalità diversa da quello precedente.
Hai due gatti neri, Enea e Mosè, che sembrano avere un ruolo importante nella tua vita. Trovi che la presenza degli animali domestici abbia un impatto sulla tua ispirazione e sulla tua scrittura?
Sono completamente schiava dei miei gatti. L’amore e il rispetto che ho per gli animali è qualcosa che nutro fin da piccola, che mi ha insegnato mio padre. Non potrei stare senza di loro, hanno un ruolo importantissimo per me e per la mia famiglia, nel senso che anch’essi sono famiglia e fanno parte del nostro tutto. Quando scrivo, soprattutto in inverno, entrambi sono coricati di fronte a me, in fianco al pc, come se volessero tenermi compagnia. Credo che influenzino la mia scrittura, a modo loro: nei miei racconti scelgo spesso di inserire la presenza di animali domestici riuscendo molto bene a comprendere il meraviglioso rapporto che l’uomo instaura con essi.
Il tuo più grande desiderio è trasferirti in Corsica e vivere al mare. Pensi che questo sogno possa influenzare i temi o le ambientazioni dei tuoi futuri romanzi?
Il mare è presente in tutti i miei romanzi, nonostante io non ci abiti. Vorrei tanto realizzare questo sogno e trasferirmi in quello che per me è “il mio posto nel mondo”. Mi piacerebbe scrivere un romanzo ambientato in Corsica, terra che amo e che conosco benissimo. È un’idea che mi è balenata in testa molte volte e che spero in giorno di poter concretizzare. Chissà, sempre in tema di sogni, che un giorno possa scriverla direttamente da lì!
Qual è stata la reazione dei lettori a “Monterey: Resta qui per sempre”? C’è qualche feedback che ti ha colpito particolarmente o che ti ha motivato a continuare a scrivere?
La storia sta piacendo e ne sono immensamente felice. Ci sono ragazze che mi hanno scritto in privato per raccontarmi le loro esperienze personali in tema di violenza da parte del proprio partner e mi hanno ringraziata per aver raccontato una storia analoga alla loro. Credo che questo sia un motivo più che valido per darmi la carica e la spinta per scrivere ancora. Per un autore, la cosa più importante, è sicuramente quella di arrivare al suo pubblico e di farlo emozionare.
Hai nuovi progetti letterari in cantiere? Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi lavori e su cosa possiamo aspettarci dalla tua penna in futuro?
Il mio terzo romanzo uscirà con la Cocktail Edizioni il prossimo anno, ma a questo proposito non posso dire nulla di più. Sicuramente, come già detto in precedenza, ho in mente di ritornare presto fra le braccia dei miei personaggi a Monterey, con una tematica importante che mi sta molto a cuore. E poi una storia nuova, fresca, che parlerà di mare, amore e… caramelle!
Grazie Emanuela per averci dedicato un pò del tuo tempo per questa intervista e complimenti per la tua carriera artistica.
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