“La donna che dipingeva il vento” di Giulia Dal Mas, Tre60 Ed., 2024, si distingue come un romanzo avvincente che intreccia passato e presente attraverso due protagoniste femminili legate dal destino e dalla passione per l’arte. Ambientato tra la Svezia contemporanea e il Trentino del 1914, il libro esplora temi profondamente umani come l’amore, il dolore e la ricerca della propria identità in un contesto storico e geografico suggestivo.
La protagonista del presente, Lena, ortopedico di Stoccolma, si trova a fare i conti con una duplice perdita: quella del nonno e quella della relazione con il suo compagno. Il ritrovamento di un dipinto della bisnonna Eva Peterson, famosa pittrice, spinge Lena a intraprendere un viaggio che diventa anche un percorso interiore, alla scoperta delle radici artistiche e familiari che la legano alla pittrice.
Parallelamente, la narrazione ci trasporta nel Trentino di inizio Novecento, dove Eva giunge con la famiglia per aiutare nella cura della Foresta dei Violini. Qui, immersa tra i maestosi paesaggi dolomitici, Eva non solo sviluppa una profonda connessione con l’ambiente, ma anche con Andreas, membro della famiglia che la ospita. Sullo sfondo, però, si addensano le nubi della Prima Guerra Mondiale, costringendo Eva a compiere scelte dolorose e decisive per il suo futuro.
Uno degli aspetti più coinvolgenti del romanzo è la capacità di Giulia Dal Mas di dipingere con delicatezza e profondità le emozioni dei personaggi, ponendo in evidenza la resilienza femminile e la forza interiore delle sue protagoniste. La scrittura fluida e immersiva rende facile per il lettore perdersi tra le descrizioni dei paesaggi svedesi e trentini, nonché tra i tormenti interiori di Lena ed Eva.
La struttura narrativa, che alterna presente e passato, funziona efficacemente nel creare un ritmo che mantiene alta l’attenzione, permettendo una riflessione su come le scelte e i destini delle generazioni passate influenzino il presente. La guerra, pur restando sullo sfondo, rappresenta una forza inesorabile che modella i destini dei personaggi, facendo emergere temi universali come la separazione, la lotta per la sopravvivenza e il coraggio di ricominciare.
Un romanzo da leggere sicuramente.
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