Con una scrittura raffinata e una costruzione narrativa serrata, Yari Selvetella ci conduce in un universo in cui la tecnologia diventa giudice inappellabile delle nostre esistenze, ponendoci di fronte a interrogativi inquietanti sulla verità e sull’autenticità delle relazioni umane. Il suo nuovo libro “La mezz’ora della verità” è stato pubblicato da Mondadori il 28 Gennazio 2025.
Al centro del romanzo troviamo Varami, un’applicazione apparentemente innocua che, come un moderno oracolo, conferma o smentisce la veridicità delle affermazioni di chiunque. Dalla sfera intima alla dimensione pubblica, la verità viene resa inconfutabile, spogliata delle sfumature dell’ambiguità e del mistero. Ciò che inizia come un gioco perverso e irresistibile si trasforma ben presto in una distopia quotidiana: le case, le strade, i giardini diventano palcoscenico di un dramma collettivo, scandito dall’incessante bisogno di verificare, di sapere, di svelare.
Le vite dei protagonisti si intrecciano con la crescente ingerenza di Varami, mentre la società intera si trova intrappolata in una spirale di giudizi e rivelazioni che non lascia scampo. La domanda fondamentale aleggia tra le pagine: siamo pronti a vivere in un mondo senza segreti, dove la verità è esposta come una merce sul banco del mercato?
Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la sua capacità di riflettere le contraddizioni della nostra epoca: il desiderio di trasparenza e il terrore della completa esposizione, la sete di conoscenza e il peso insostenibile della verità assoluta.
“La mezz’ora della verità” è un’opera che spinge il lettore a riflettere sul valore della sincerità, sulla natura della verità e sui limiti dell’invasione tecnologica nelle nostre vite.
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