La mia Venezia di Monica Pasero: amore, segreti e mistero nella Serenissima (recensione)

La scrittura è un vero incontro con la bellezza della storia e dello stile narrativo. 

Monica Pasero, scrittrice e già autrice, ci regala con “La mia Venezia” un romanzo avvolgente e suggestivo, capace di trasportare il lettore tra le calli e i canali della Serenissima, dove il tempo sembra sospeso e il passato continua a sussurrare i suoi segreti. La prefazione del libro è curata da Lucia Accoto, giornalistica e critico letterario professionista.

a cura di Salvatore Cucinotta


La protagonista, Veronica, è una giornalista incaricata di realizzare un inserto speciale su amore e Carnevale veneziano. La sua ricerca si trasforma presto in un’indagine ben più profonda quando si imbatte in un antico quaderno di poesie risalente al 1500. Da quel momento, il confine tra storia e presente si dissolve, intrecciando la sua esistenza con quella di Venice, una cortigiana vissuta secoli prima. Attraverso le pagine del diario, emergono passioni, intrighi e un amore così potente da superare le barriere del tempo.

Lo stile narrativo di Monica Pasero è raffinato e poetico, capace di restituire l’atmosfera incantata di Venezia con descrizioni evocative e una prosa avvolgente. L’autrice costruisce un racconto denso di emozioni, dove i sentimenti si fondono con il mistero, e il lettore viene catturato dalla magia di una storia che sfida i secoli.

Monica Pasero ci guida attraverso un viaggio nell’anima della città lagunare, tra le ombre dei suoi palazzi e il riflesso dorato delle sue acque, ricordandoci che certi amori sono destinati a non spegnersi mai.

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