Nel panorama della musica contemporanea, poche artiste riescono a coniugare tecnica e sentimento con la stessa intensità di Vera Issel, nome d’arte di Veronica Ester Lo Surdo.
Il suo brano “L’albero e la Luna” è un’opera di rara delicatezza e profondità, capace di trasportare l’ascoltatore in un universo di suggestioni oniriche e intime riflessioni.
Fin dalle prime note, il violoncello diventa il narratore principale di questa storia sonora, guidando l’ascoltatore in un viaggio che trascende il tempo e lo spazio.
La melodia si sviluppa in un dialogo evocativo tra l’albero, simbolo di radici e stabilità, e la luna, emblema di mistero e trasformazione. Un connubio perfetto tra elementi terreni e celesti, che si riflette nella scelta di armonie sospese e fraseggi che oscillano tra nostalgia e speranza.
L’interpretazione di Vera Issel è magistrale: ogni nota è un respiro, un’emozione che si fa suono. Il suo tocco sullo strumento è morbido e avvolgente, con un vibrato ricco di espressività che conferisce al brano un’aura quasi ipnotica.
La struttura musicale si evolve passando da momenti di dolce malinconia a improvvise aperture luminose, come se l’albero e la luna danzassero insieme in un eterno abbraccio.
“L’albero e la Luna” è quindi un brano unico per la capacità dell’artista di fondere elementi della tradizione classica con una sensibilità moderna e sperimentale.
Un brano che non si dimentica, ma che continua a risuonare nell’anima anche dopo l’ultima nota.
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