L’anniversario di Andrea Bajani, Feltrinelli, 2025

Con “L’anniversario”, Andrea Bajani torna nelle librerie italiane con un romanzo che ridefinisce i confini del racconto autobiografico e della narrazione familiare. Pubblicato da Feltrinelli, il libro affronta con una lucidità disarmante la zona d’ombra delle relazioni genitoriali, trascinando il lettore in un viaggio emotivo ed esistenziale di dolorosa bellezza. In uscita il 28 Gennaio 2025.


Il romanzo si apre con un gesto definitivo: l’abbandono. Il protagonista, voce narrante che sfiora l’autobiografia, dichiara senza rimorso di aver chiuso i legami con la famiglia, scegliendo di erigere un muro fisico e simbolico tra sé e quel microcosmo familiare che, per dieci anni, lo ha trattenuto in una rete di violenze sottili e manipolazioni quotidiane. La scrittura di Bajani si muove con precisione chirurgica, svelando non tanto i dettagli di questo abbandono, quanto le sue ragioni profonde: l’oppressione, la tossicità di un padre che confonde il possesso con l’affetto, il sacrificio di una madre che diventa un riflesso delle aspettative altrui.

Eppure, non c’è traccia di odio in queste pagine. La narrazione non è mai vittimistica né accusatoria, ma scandita da un “candore scandaloso” – per usare le parole di Emmanuel Carrère. La potenza del romanzo risiede nella sua calma disarmante: il dolore è narrato senza retorica, con una sobrietà che amplifica l’impatto emotivo di ogni frase.

L’autrice crea un’atmosfera claustrofobica che ricorda il teatro dell’assurdo, dove i personaggi sono intrappolati in una routine silenziosa e opprimente. I momenti di fuga, rappresentati dagli squilli di un telefono, dalle visite fugaci di estranei o dai ricordi dei compagni di scuola, appaiono come fenditure in una realtà stagnante. Tuttavia, ogni speranza di salvezza è rapidamente soffocata, amplificando il senso di isolamento del protagonista.

Con una scrittura essenziale ma straordinariamente evocativa, Bajani esplora il desiderio di vivere pienamente, di liberarsi dal fardello delle aspettative imposte e di scoprire la propria autenticità.

Il libro affronta un tema ancora tabù: l’idea che talvolta la famiglia, pilastro della società, possa essere una prigione da cui liberarsi. Bajani sfida il lettore a interrogarsi sul significato della fedeltà familiare, sulle radici del dolore e sulla possibilità di rompere il ciclo della sofferenza. La sua scrittura è tagliente, capace di colpire il cuore del lettore, ma allo stesso tempo lascia spazio alla tenerezza, ai silenzi, al potere della resilienza.

Per saperne di più visita: lafeltrinelli.it

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