Dalla sua passione per la recitazione scoperta sin da bambina, agli studi presso l’Accademia Europea del Teatro e dello Spettacolo, fino alle esperienze all’estero e alla sua carriera musicale con la band “Metal Inno” e il coro “Vocal Oddity”. Tiziana ci racconta la sua vita ricca di sfide e soddisfazioni. Attualmente impegnata in un nuovo progetto teatrale a Roma e con una buona presenza su TikTok come “mrs_exploder”, Tiziana dimostra come la creatività e la passione possano aprire porte a percorsi inaspettati. Scopriamo insieme il suo mondo fatto di storie, note e ispirazione.
intervista a cura di Noemi Aloisi
introduzione a cura di Salvatore Cucinotta
Benvenuta su Che! Intervista, Tiziana! Tra le tue passioni ci sono la recitazione e la musica, come ti sei avvicinata alla recitazione?
Sono sempre stata affascinata dalla recitazione sin da piccola, già dalle elementari ricordo le gite a teatro come dei momenti di pura magia per me. Ho sempre avuto una personalità istrionica e creativa, molto portata al voler sia ascoltare che raccontare storie. Quando al liceo si è presentata l’occasione di un corso scolastico di teatro l’ho presa al volo, e da lì non ho più smesso.
Ti sei formata all’Accademia Europea del Teatro e dello Spettacolo. Come è stata questa esperienza formativa?
Molto utile e interessante, è un peccato che questa scuola non esista più perché rappresentava il perfetto compromesso per me: era part-time, così ho potuto seguire l’università ma allo stesso tempo costruirmi solide basi accademiche in tutte le discipline della recitazione, anche in lingue diverse dall’italiano. Inoltre, finita la formazione, sono entrata nella compagnia teatrale di uno dei docenti e questo mi ha dato modo di fare tantissima esperienza sul campo.
Cosa ti affascina del fare teatro?
Sembra banale, ma il poter vivere tante vite. Mi sono sempre sentita stretta in una vita sola, e ritengo che la personalità di ogni individuo abbia talmente tante sfaccettature che sarebbe uno spreco non farle vivere tutte, ognuna in un personaggio diverso. L’attore ha il privilegio assoluto di poter fare questo, ma anche una grossa responsabilità di dar vita e forma a una parte di sé davanti a un pubblico che deve sentirsi a sua volta coinvolto e rispecchiato. Questo è un processo che ho anche sempre ritenuto molto terapeutico, anche se a volte doloroso. Bisogna denudarsi e abbandonarsi del tutto, e per me questo è stato spesso una salvezza da tante difficoltà che ho affrontato nella vita.
Hai studiato anche canto, musical e Pop, e ti sei poi specializzata in musical, unendo la passione per la recitazione a quella per la musica. Fare questa attività è stato come ti aspettavi?
Diciamo che è stato un processo inevitabile! La mia passione per il teatro è nata anche, ed in gran parte, grazie ai musical; poi per molti anni mi sono trovata a fare solo prosa perché, semplicemente, non ero ancora consapevole di saper cantare, ma c’è un momento nella formazione di un attore in cui, secondo me, viene naturale integrare anche il canto, specialmente quando si studia all’estero. In ogni caso, non è stato come mi aspettavo perché, essendo partita dalla prosa, per molto tempo non potevo credere di riuscire veramente a fare musical (cosa che avevo sempre desiderato). Qualche volta sono incredula persino ora, dopo tanti anni!
5Hai avuto modo di formarti a Londra, come è stata l’esperienza all’estero?
Incredibile. L’approccio al teatro all’estero è profondamente altruistico, l’attore si mette al servizio assoluto del gruppo, in un generoso scambio alla pari da cui beneficiano tutti. Inoltre, lì la recitazione è legata in maniera indissolubile col canto, visto che il musical è basilare nei paesi angloamericani, quindi è scontato che l’attore studi come performer completo. Come accennavo prima, è stato da lì che ho iniziato a studiare seriamente canto per integrarlo al mio percorso.
Attualmente fai parte del coro professionale “Vocal Oddity”, com’è fare parte di un coro?
Il coro è stata un’altra conseguenza naturale della mia formazione: ribadisce lo spirito di gruppo a cui accennavo prima, ed è un’esperienza totalmente diversa dal canto solista, sblocca un altro genere di abilità, soprattutto quella di creare qualcosa di grande insieme senza imporsi sugli altri, ma contribuendo allo stesso scopo. Utilissimo anche per sviluppare l’orecchio armonico che serve nel musical. Ho visto il nostro coro crescere ed arrivare a livelli professionali e questa è stata una grande soddisfazione.
Sei la front woman della band “Metal Inno”, parlaci di questo progetto e di come sei arrivata al Metal.
Prima dicevo che ho molte personalità, e infatti già da piccola ascoltavo sia i musical sia il metal a giorni alterni! Da grande metallara quale sono, sono poi approdata come cantante in varie realtà underground finché, mentre registravo un singolo per un altro dei miei progetti metal, gli Inno mi hanno sentita e mi hanno proposto di diventare la loro cantante. Stiamo preparando un disco che uscirà col nuovo anno e non potrei essere più contenta.
Hai tenuto diversi corsi per i ragazzi, ti piacerebbe dedicarti all’insegnamento in un contesto accademico un domani?
In realtà lavoro già praticamente a tempo pieno come insegnante di inglese, quindi sono abituata al mondo dell’insegnamento. Non ho mai escluso la strada accademica o dei laboratori, anche se per ora non si è presentata un’occasione che mi abbia convinta a intraprendere questa strada. Sicuramente adorerei contribuire alla formazione di giovani performer e aiutarli laddove magari io, ai miei tempi, non ho trovato aiuto.
Da qualche tempo sei una creator su TikTok, che genere di contenuti pubblichi?
Su TikTok sfogo il mio lato da stand-up comedian, creando solitamente sketch bilingue inglese/romano a metà tra il divertente e il formativo. Molti dei miei alunni che studiano inglese con me mi hanno conosciuta proprio grazie a questa piattaforma.
Ci sono progetti su cui sei concentrata al momento?
Decisamente! Da circa un anno, insieme ad altri miei colleghi e amici performer, abbiamo creato una compagnia che si occupa di musical a Roma: ci chiamiamo Romeway Company e al momento stiamo per andare in scena col nostro primo progetto più massiccio, ovvero Rent, in una nuova traduzione italiana inedita curata da me. Il team tecnico e artistico sono incredibili e non vediamo l’ora di presentare a tutti il nostro lavoro. Andremo in scena al Teatro Lo Spazio dal 19 al 22 dicembre.
Grazie ancora per questa bella opportunità di confronto!
Tiziana
Grazie a te per il tempo dedicato e complimenti per la tua carriera artistica!
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