Michael Connelly, maestro indiscusso del thriller investigativo, torna il 12 novembre con “L’attesa”, un nuovo capitolo che riunisce due personaggi amatissimi dai lettori: Renée Ballard e Harry Bosch.
La combinazione di questi due protagonisti, così diversi e complementari, conferisce al romanzo un ritmo avvincente e una profondità emotiva che Connelly sa dosare con maestria, rendendo la lettura irresistibile.
a cura di Salvatore Cucinotta
La trama si sviluppa attorno a un caso irrisolto di oltre vent’anni prima, riemerso grazie a una scoperta casuale: Ballard identifica una corrispondenza nel DNA di un giovane arrestato, riconducibile a un serial killer del passato. Questo twist genetico non solo riporta Bosch sul campo, ma aggiunge una complessità familiare e morale che rende l’indagine particolarmente intricata. Bosch, l’incrollabile ex detective, diventa ancora una volta il cardine di un’indagine che potrebbe risolvere una serie di crimini rimasti a lungo senza giustizia. Accanto a lui, Ballard incarna la determinazione e l’audacia delle nuove generazioni di detective, impegnata a districare i segreti nascosti in un passato oscuro.
Non meno rilevante è il ruolo di Maddie Bosch, la figlia di Harry, che da giovane agente viene coinvolta come volontaria nell’Unità Casi Irrisolti. Il suo desiderio di investigare un cold case molto personale arricchisce ulteriormente la narrazione e mostra come Connelly stia ampliando il mondo di Bosch, portando una nuova generazione di investigatori in primo piano. La presenza di Maddie non solo umanizza il romanzo, ma aggiunge una dimensione di continuità generazionale che espande il valore della saga.
Michael Connelly, che ha superato la soglia degli 85 milioni di copie vendute, è un autore che non delude mai i suoi fan. Con “L’attesa“, dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare tensione, sviluppare personaggi complessi e incastrare dettagli di un’indagine che sembra impossibile da risolvere.
Ogni pagina è carica di suspence e di atmosfere cupe che richiamano la Los Angeles dei suoi noir, un luogo dove la giustizia è ambigua e i confini tra bene e male sono sempre più sfumati.
Il romanzo riflette anche il grande rispetto di Connelly per il mestiere investigativo: la procedura forense, la deduzione e la perseveranza sono descritti con un realismo che non lascia spazio a scorciatoie narrative.
Grazie alla sua attenzione ai dettagli e alla complessità dei casi, Connelly invita il lettore a una riflessione profonda sui temi della giustizia e della famiglia, in una fusione unica di intrattenimento e introspezione.
“L’attesa” è un thriller imperdibile per gli amanti del genere e per chiunque abbia seguito le vicende di Bosch e Ballard.
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