Umberto Galimberti ci propone con “Le cose dell’amore” un’analisi profonda di un sentimento che risulta sempre più complesso e sfuggente nella nostra epoca. Attraverso una lucida riflessione, l’autore esplora i meandri dell’amore, evidenziando come nell’”età della tecnica” questo sentimento sia mutato profondamente, perdendo parte della sua autenticità originaria.
a cura di Salvatore Cucinotta
L’interrogativo che Umberto Galimberti solleva è immediato e provocatorio: “Quando diciamo ‘ti amo’, che cosa stiamo dicendo realmente?”.
L’amore, da sempre associato all’esperienza del desiderio, della passione e del mistero, è stato inevitabilmente modificato dalla modernità. Secondo l’autore, il tempo, la quotidianità e la familiarità sono diventati i suoi principali nemici, contrapponendosi alla novità e al pericolo che tradizionalmente alimentavano l’attrazione. Il cuore della riflessione risiede nella trasformazione del legame amoroso, che, partendo dall’idealizzazione, finisce spesso per essere corrotto dal disincanto e dalla routine.
L’autore attinge a un ricco panorama di riferimenti filosofici e psicologici, tra cui Freud, la cui domanda sull’equilibrio tra felicità e sicurezza risuona costantemente: “Quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza?”. Un quesito che emerge come centrale nel contesto di relazioni sempre più fragili, dove il desiderio si scontra con le aspettative ed il piacere si riduce ad una negoziazione con la realtà.
Tra i temi esplorati, emerge anche il cambiamento nelle dinamiche del piacere e dell’attrazione, con un focus particolare sui percorsi della sessualità, dall’onanismo alle forme di perversione.
Umberto Galimberti non si ferma però ad una semplice analisi sociologica: il suo lavoro penetra nel cuore dei sentimenti umani, interrogandosi sul significato autentico dell’amore e su come questo continui ad essere evocato, nonostante le continue trasformazioni che subisce nella contemporaneità.
In “Le cose dell’amore” l’autore quindi ci invita a riflettere sulle nostre relazioni in un mondo dominato dalla tecnologia e dal disincanto.
Per saperne di più: feltrinellieditore.it