“Le ragioni dell’istinto” di Daniele Pronestì: noir mediterraneo e metafora animale per un debutto che sorprende

Un lupo grigio tra gli umani. Un cadavere in un palazzo calabrese. Un universo dove salamandre, orsi e falchi indossano cravatte e discutono di omicidi. Potrebbe sembrare una favola surreale o un esperimento fantastico. Invece, “Le ragioni dell’istinto” – romanzo d’esordio di Daniele Pronestì, uscito l’11 giugno 2025 per Bompiani Ed.– è un giallo compatto e stratificato, che usa l’allegoria per scavare nell’animo umano con la precisione di un bisturi.

a cura della redazione


Il protagonista, Giuseppe Bellingeri, è molto più di un investigatore: è un ex agente dei servizi segreti, un ingegnere calabrese, e soprattutto – in senso letterale – un lupo. Non una metafora, ma una precisa scelta narrativa: in questa Calabria ibrida e mediterranea, gli animali convivono con gli umani, parlano, comandano, uccidono, amano. Ed è proprio attraverso questa convivenza sospesa tra allegoria e realismo che Pronestì mette in scena la sua trama, fondendo atmosfere hard-boiled con una sottile indagine filosofica.

Quando Maria, una donna legata al passato di Bellingeri, viene ritrovata senza vita, sarà Balbino, orso bruno e capo della mobile, a chiedere al lupo di tornare in azione. Da qui parte un’indagine che ha il ritmo del noir classico ma si muove in territori nuovi: a metà tra Chandler e Calvino, tra le strade assolate della Calabria e le pieghe oscure dell’istinto.

La grande intuizione di Pronestì sta proprio nell’ibridazione: non solo tra uomo e animale, ma tra generi, registri, prospettive. La scrittura è densa ma agile, capace di passare dal tono ironico al lirismo tragico con la stessa naturalezza con cui Bellingeri si muove tra i suoi interlocutori. Il ritmo narrativo è serrato, ma non rinuncia alla riflessione: ogni pagina è abitata da una tensione sottile tra pulsione e controllo, carne e pensiero.

Giuseppe Bellingeri – lupo, ingegnere, indagatore – è destinato a diventare una figura ricorrente nel panorama del giallo italiano. Un personaggio che, proprio come il romanzo che lo ha generato, riesce a unire l’istinto alla ragione. E a lasciare il lettore con più domande che risposte. Ma tutte necessarie.

Per saperne di più visita: bompiani.it

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