Che Intervista
Cosa accade quando dieci sconosciuti si ritrovano nello stesso luogo, accomunati da un peccato silenzioso che li unisce più delle parole? L’hotel del tempo perso. Non rubare, il nuovo romanzo di Ilaria Gaspari in uscita il 22 aprile 2025 per Rizzoli, è un’affilata riflessione mascherata da giallo, dove il mistero non riguarda solo i fatti, ma soprattutto le coscienze.
a cura della redazione
L’atmosfera ricorda quella di un romanzo di Agatha Christie ma qui, più che un assassino, si cerca la verità che ciascuno nasconde dentro di sé.
Ilaria Gaspari, con la consueta eleganza stilistica e uno sguardo acuto che sa coniugare filosofia e narrativa, orchestra un intreccio corale in cui l’elemento noir si fonde con un’indagine esistenziale.
Gli orologi impazziti, i corridoi infiniti, i pasti che non arrivano: tutto concorre a creare un senso di spaesamento temporale, un limbo narrativo che rimanda alla perdita — e al furto — più grave che possiamo subire: quello del tempo e dell’innocenza.
Ogni personaggio, dietro il proprio ruolo sociale e la propria maschera, cela una sottrazione. Non rubare, ammonisce il comandamento. Ma cosa significa, davvero, rubare? E cosa accade quando ci accorgiamo di essere stati derubati dei nostri sogni, delle nostre possibilità, o addirittura della nostra verità?
Un luogo narrativo dove il lettore viene invitato a smarrirsi per ritrovarsi. Un invito alla riflessione, alla consapevolezza. Soprattutto, un invito a domandarsi: che cosa ho perso, mentre cercavo di possedere il tempo?
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