Lidia Laudani: il suo romanzo, “Un’Altra Vita”, affronta temi attuali e delicati, offrendo un messaggio di forza e speranza

Artista di origini siciliane che si è distinta nel mondo dello spettacolo e della sensibilizzazione sociale e che ha saputo trasformare il suo amore per lo sport e il suo impegno in una carriera che abbraccia la moda curvy, la radio, la televisione e la scrittura.

a cura di Salvatore Cucinotta


Benvenuta, Lidia! È un piacere averti qui con noi. Puoi raccontarci come la tua infanzia e le tue radici siciliane hanno influenzato il tuo percorso personale e professionale?
Il mio percorso di vita è profondamente legato alle radici siciliane, anche se gran parte della mia vita l’ho trascorsa in Lombardia, dove mi sono trasferita con la mia famiglia a tre anni. La Sicilia, con la sua bellezza e le sue contraddizioni, ha influenzato la mia visione del mondo e il mio modo di affrontare la vita. Nel mio romanzo Un’altra vita, ho esplorato temi come la violenza, le relazioni tossiche e lo stalking, ma anche il legame oscuro tra la Mafia e il mondo delle case discografiche, un tema che ha radici nella mia storia familiare. I miei genitori, nel cercare stabilità, hanno dovuto allontanarsi da una realtà soffocante, segnata dalla Mafia, che impediva la libertà di sognare e costruire qualcosa di diverso. Scrivere di questi temi è stato un modo per esplorare non solo il crimine organizzato, ma anche la capacità di resistenza e cambiamento, anche nei contesti più difficili.

Dall’amore per il karate al mondo dello spettacolo: quali sono stati i momenti chiave che hanno segnato questa transizione nella tua vita?
Il Karate ha avuto un impatto profondo su di me, insegnandomi disciplina, resilienza e la capacità di affrontare le sfide con determinazione. Ogni gara, ogni difficoltà mi ha preparata non solo a combattere sul tatami, ma a lottare per i miei sogni nella vita di tutti i giorni. Il mondo dello spettacolo è arrivato in modo inaspettato, come spesso accade con le cose più belle. Non era qualcosa che avevo pianificato, ma l’opportunità si è presentata e l’ho colta, scoprendo una nuova dimensione di me stessa, dove creatività e passione si uniscono.

Come modella curvy, sei un’ispirazione per molte persone. Cosa significa per te promuovere la body positivity e come vivi questa missione nel quotidiano?
Promuovere la body positivity è per me una missione importante, soprattutto in un mondo che spesso impone standard di bellezza irrealistici. Credo che chi ha una visibilità debba trasmettere messaggi positivi, e la radio è stato uno dei primi spazi dove ho parlato di autostima e accettazione del corpo. Come modella curvy, ho l’opportunità di sensibilizzare il pubblico sulla bellezza dell’unicità, incoraggiando le persone a abbracciare il proprio corpo senza vergogna. Come scrittrice, poi, porto avanti questo impegno nelle scuole, parlando di temi difficili come violenza, stalking e relazioni tossiche, educando i giovani su come riconoscere comportamenti dannosi e instaurare relazioni rispettose.

Il tuo impegno sociale è evidente, soprattutto nella lotta contro la violenza di genere e il bullismo. Qual è stata la scintilla che ti ha spinto a dedicarti a queste cause?
Il mio impegno sociale nasce da esperienze personali, ma anche da storie che mi sono state raccontate da amici e familiari, e dalla consapevolezza che la società non può più restare indifferente. La violenza di genere e il bullismo sono due piaghe che hanno segnato tante persone a me vicine, e sono realtà che troppo spesso restano invisibili. Vedere il dolore e la sofferenza di chi combatte queste battaglie mi ha spinto a dare voce a chi non può farlo, utilizzando la scrittura, la radio e gli incontri con i giovani per sensibilizzare e promuovere una cultura di rispetto, solidarietà e tolleranza.

Il tuo romanzo, Un’Altra Vita, tratta temi complessi e delicati. Cosa ti ha ispirata a scrivere questa storia?
Un’altra vita nasce dal desiderio di rompere il silenzio su temi che troppo spesso vengono ignorati o minimizzati, come la violenza e le relazioni tossiche. Ho voluto creare una narrazione che fosse un invito al cambiamento, alla consapevolezza e alla riflessione, con l’obiettivo di sensibilizzare e costruire un futuro più giusto e rispettoso per tutti.

La protagonista del tuo libro affronta una relazione tossica. Quanto di questa narrazione è ispirato da storie vere e quanto è frutto della tua immaginazione?
È tutto vero, purtroppo. Le esperienze raccontate nel romanzo non sono solo le mie, ma anche quelle di persone a me care. Ho preso spunto da storie di sofferenza che mi sono state raccontate, e le ho romanzate, ma senza perdere l’essenza della realtà. Ogni parola che scrivo è il riflesso di esperienze vissute o ascoltate, che vogliono dare voce a chi spesso non riesce a parlare di ciò che ha vissuto.

Quali messaggi speri di trasmettere con Un’Altra Vita a chi sta vivendo situazioni difficili simili a quelle raccontate nel romanzo?
Ho ricevuto numerosi feedback dai lettori che mi hanno detto che il mio romanzo li ha aiutati, non solo chi sta vivendo una situazione difficile, ma anche chi è vicino a chi subisce. È stato emozionante sapere che le storie che racconto hanno avuto il potere di aprire gli occhi su dinamiche dolorose, e che le parole del mio libro sono riuscite a fare la differenza. Il mio obiettivo è quello di stimolare un processo di consapevolezza che vada oltre il semplice racconto, contribuendo a un cambiamento positivo.

La tua carriera spazia tra modella, speaker radiofonica, e presentatrice TV. Come riesci a bilanciare questi ruoli e cosa ti entusiasma di più in ognuno di essi?
Io sono tante donne insieme, e ogni parte di me si valorizza a vicenda. Ogni ruolo che ricopro, che sia quello di scrittrice, speaker, modella curvy, madre o combattente, contribuisce a formare un insieme unico che mi permette di affrontare ogni sfida con più consapevolezza. Ogni aspetto della mia vita è complementare agli altri, e mi rende più forte e pronta ad affrontare le sfide quotidiane.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sia nel mondo dello spettacolo che come scrittrice?
Il mio obiettivo principale è la scrittura. Sta per uscire Un’altra me, il sequel di Un’altra vita, che continua la storia di Beatrice Pascal, protagonista che i lettori hanno imparato ad apprezzare. In questo nuovo capitolo, Beatrice affronta sfide ancora più complesse e si scopre in modo più profondo. Sono immersa completamente in questo progetto, che mi sta portando a incontrare i lettori durante presentazioni e firmacopie. La scrittura è la mia priorità, e attraverso questo sequel, spero di emozionare e sensibilizzare il pubblico su temi che mi stanno particolarmente a cuore.

Per concludere, quale messaggio vorresti lasciare ai nostri lettori che si trovano in un momento di difficoltà e cercano una nuova speranza?
Tutti possiamo vivere un’altra vita. Ogni giorno ci offre l’opportunità di reinventarci, di fare scelte che ci portano su nuove strade. A volte basta un piccolo cambiamento, una nuova prospettiva, per intraprendere un percorso che ci trasforma. Vivere un’altra vita non significa abbandonare il passato, ma guardarlo da una nuova angolazione, affrontando le sfide con coraggio e determinazione. La possibilità di reinventarci è dentro ciascuno di noi.

Grazie Lidia per il tuo tempo e complimenti per la tua carriera!
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