Lorenzo Coluccia, meglio conosciuto come White Circle, è un DJ salentino classe 1993 che ha iniziato il suo percorso musicale affascinato dai vinili storici e dalle feste private. Con dedizione e costanza, è riuscito a farsi strada nella scena musicale, suonando nei locali più noti del Salento e aprendo eventi per famosi DJ come Pippo Palmieri, Jessie Diamond e Marco Cavax. Con una passione particolare per la House anni ’90, Lorenzo ha saputo conquistare il suo pubblico con uno stile unico e in continua evoluzione. In questa intervista, esploriamo il suo viaggio nella musica, le sue ispirazioni e le sue ambizioni per il futuro.
Benvenuto, Lorenzo! Grazie per essere con noi oggi. Puoi raccontarci come è nata la tua passione per la musica e in particolare per il DJing?
Salve. La mia passione per la musica nasce intorno all’età di 6 anni. Adoravo ascoltare le radio locali e registare i set di musica dance, mandate in onda su radio studio 104- nei miei ricordi indelebili posso ancora ricordare che ogni anno a Natale i miei genitori mi regalavano i cd di hit parade o i vinili del mio mito Gigi D’Agostino. Ero e sono tutt’ora innamorato della musica dance. A 12 anni conobbi un dj che ancora tutt’oggi collaboriamo, ma siamo uniti sia dalla stessa passione, che da un’amicizia indescrivibile! Lui mi fece innamorare e avvicinare nel mondo del djing, mondo a me tutto nuovo, ma ricco di cultura e vita! Così decise di darmi delle lezioni da dj. Sono stato il suo allievo per circa un anno. Quando ho acquisito le giuste competenze, iniziai a muovere i primi passi in piccole feste private.
Hai mosso i tuoi primi passi suonando in piccole feste private. Come descriveresti il periodo della tua gavetta e quali sono state le lezioni più importanti che hai imparato?
Il mio periodo di gavetta è stato molto importante per me, conobbi tante persone tra cui colleghi. Ho ricevuto tanti consigli musicali e culturali, tanti insegnamenti per muovere i miei passi in questo settore, portandomi a migliorare sempre più. Le lezioni più importanti per me sonio state: “la lettura e l’applicazione della scala armonica, la conoscenza delle sezioni fondamentali che compongono un brano. Dettaglio molto importante da conoscere, perchè nella fase del mixaggio è molto importante rispettare la metrica.
Il mondo dei vinili ha avuto un ruolo fondamentale nel tuo percorso. Cosa rappresentano per te e in che modo hanno influenzato il tuo modo di fare musica?
Dopo vari party ed esercitazioni a casa o in studio, ho affinato la tecnica del mixaggio ecc, mi son sentito pronto per affrontare le prime serate in pub e vari locali notturni. La lezione che mi rimase più impressa, che tutt’ora custodisco è il rispetto verso il prossimo e un altro dettaglio molto importante è l’insegnamento della lettura e applicaione della scala armonica, molto importante nella scelta dei brani nella fase del mixaggio.
Hai aperto eventi per DJ noti come Pippo Palmieri e Jessie Diamond. Cosa significa per te esibirti accanto a questi artisti e come ti prepari per eventi così importanti?
Il mondo del vinile mi ha affascinato molto e ha influenzato tantissimo il mio rapporto nel fare musica. Ho migliorato tantissimo la sensibilità uditiva e soprattutto l’ascolto e l’applicazione della scala armonica nella scelta dei brani da mixare. Mi innamorai dei dj set in vinile è troppo bello toccare con il palmo delle dita la musica! Ciò mi fece crescere molto per affinare la tecnica del mixaggio e la sensibilità del pre-ascolto in cuffia e non.
La House anni ’90 è un genere che ami particolarmente. Cosa ti affascina di questo stile musicale e come lo incorpori nelle tue esibizioni attuali?
Col passare degli anni, arricchendo la mia esperienza, ho avuto l’onore di collaborare e fare l’apertura ad eventi con artisti di livello internazionale, Pippo Palmieri (Radio 105) Jessie Diamond, Stefano Pain, Dj Osso (from radio m2o) Marco Cavax (from Papeete Beach). Ho avuto l’onore di affiancare e aprire serate anche dj Salentini molto importanti nell’ambito del territorio Pugliese, Andrea Maggino, Mirko Di Florio, Dj F e tanti altri. Che dire.. Un’emozione unica, a dir poco indescrivibile ed emozionante! Solo il cuore lo sa! Ero abbastanza emozionato, ma allo stesso tempo spaventato, per la paura di commettere qualche errore per l’emozione soprattutto. Ma anche queste condivisioni di consolle mi portarono a crescere, imparai a gestire al meglio l’ansia da prestazione, anche questi sono insegamenti molto importanti! Poi mi trovai un motto: ” La musica è unione,condivisione e gioia” e questo mi aiutò molto, anche nei miei periodi particolari.
Quali sono stati i momenti più emozionanti della tua carriera fino ad oggi, e c’è un evento o un locale in particolare che ti è rimasto nel cuore?
Il genere musicale che amo di più oltre alla dance, è l’house anni ’90 , meglio conosciuta come house classica a tempi. Ciò che mi affascina di più di questo genere è la ricerca dei suoni e la registrazione di strumenti musicali live. Questo genere fa sempre parte del mio repertorio, lo alterno tra generi Grazie alla musica questa emozione riesco a trasmetterla al pubblico che mi ascolta ed è una sensazione bellissima, vedere i sorrisi delle gente mentre balla.
Oltre alla musica, collabori con altri DJ e colleghi. Quanto è importante per te il lavoro di squadra e lo scambio di idee con altri artisti?
Non ho momenti particolari che mi hanno emozionato di più, per me ogni evento è speciale come se fosse sempre la prima volta. Li porto tutti nel cuore!
Ovviamente ci sono luoghi ed eventi a cui sono legato di più, soprattutto pub ed eventi in cui mossi i miei primi passi e fu amore subito, Estrò Otranto, Cofee Bet Muro Leccese, Sangria Party Giurdignano , uno degli eventi più importanti, seguito dalle pasquette ad Otranto.
Il mondo del DJing è in continua evoluzione. Come riesci a mantenerti aggiornato sulle nuove tendenze e quali cambiamenti hai notato nella scena musicale negli ultimi anni?
Prima non c’era internet o tante altre comodità come oggi, dovevi acculturarti da solo spulciando la Domenica nei negozi di dischi o scambiandosi i titoli tra colleghi, cosa molto rara. Insomma era una continua ricerca per trovare quel brano che ancora nessun altro dj aveva riprodotto nelle serate. Al giorno d’oggi è molto più facile aggiornarsi grazie ad internet. Si trova tutto in rete, tra classifiche, piattaforme musicali ecc.. Nella scena musicale negli ultimi anni è cambiato tanto! Per la maggior parte degli artisti attuali purtroppo, partendo dalle produzioni, non ci sta più nell’ambito della produzione la ricerca e la creazione di nuovi sound e soprattutto si è perso per fortuna non per tutti, la registrazione in studio di strumenti live! Negli ultimi anni si basano nel prendere sample di vecchie produzioni e campionarli. Non sono totalmente disaccordo, da una parte è un bene perchè magari a qualche ascoltatore sale la curiosità di andare alla ricerca del brano originale, scoprendo così il brano da cui si è tratta ispirazione. Ma dall’ altra parte secondo la mia visione e pensiero ci saranno sempre meno suoni nuovi.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi e le tue ambizioni? Ci sono nuovi generi musicali che vorresti esplorare o collaborazioni che sogni di realizzare?
Guardando al futuro i miei obbiettivi sono: acculturarmi sempre di più nel settore musicale, non si finisce mai d’imparare! Un altro obbiettivo importante è continuare ad ampliare il mio bagaglio musicale, arricchire sempre più le collaborazioni in consolle con dj di vecchie e storiche generazioni e dj di nuova scuola. Porto un desiderio nel cassetto, non voglio svelarlo, sarà una sorpresa e vorrei ottenerlo per merito!
Infine, cosa speri di trasmettere al tuo pubblico attraverso la tua musica e quale messaggio vuoi lasciare ai giovani DJ che stanno iniziando il loro percorso?
Per concludere, in ogni mio evento spero di trasmettere al pubblico tutta la mia passione e amore per la musica. Mi sento anche di dare un consiglio ai giovani d’oggi che si stanno avvicinando al mondo del djing, siate umili, portate sempre rispetto e acculturatevi attraverso libri, tanto studio, ricerche e collaborazioni. Ogni tanto la tecnologia va messa da parte. Noto molti dj emersi in questo settore negli ultimi anni, fare molto affidamento alla tecnologia, per poi trovarsi in difficolta di fronte ad un giradischi o un lettore senza i bpm scritti. Così concludo la mia intervista insieme a voi e non vedo l’ora di condividere la mia esperienza e carriera con voi!
Grazie Lorenzo per il tuo tempo e complimenti per tutto!
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