Sveva Casati Modignani ci regala un’altra intensa e affascinante storia con “Lui, lei e il Paradiso“, un romanzo pubblicato da Sperling & Kupfer, 2024. Il libro, che unisce introspezione psicologica e storytelling avvolgente, si distingue per l’ambientazione surreale e onirica, che regala al lettore una prospettiva originale sulla vita e sulla memoria.
La storia prende avvio in un luogo che sfugge a ogni definizione, un Paradiso sospeso tra il sogno e la realtà, dove il protagonista Dino Solbiati, anziano e ormai solo, si ritrova a fare i conti con il suo passato. Solbiati, grande imprenditore e figura carismatica, ha costruito un impero attorno alla sua immagine di uomo generoso e brillante, ma anche un’enorme rete di affetti e legami che, tuttavia, non hanno mai placato il suo timore più grande: la solitudine.
Il lettore viene introdotto a questo spazio etereo in cui Solbiati incontra Stella Recalcati, una scrittrice che, con la sua curiosità, diventa il tramite attraverso cui il protagonista ripercorre le tappe della sua esistenza. La scelta di un’ambientazione metafisica, con il suo mistero e la sua delicatezza, offre a Modignani un campo ideale per scandagliare le profondità dell’animo di Dino, facendo emergere il ritratto di un uomo complesso, contraddittorio, ma al contempo vibrante di umanità.
La narrazione ricca di dettagli, porta il lettore attraverso le avventure, gli amori e le perdite di un uomo che ha sempre vissuto al massimo, senza risparmiarsi, inseguendo il piacere e il successo. Ma ciò che emerge dal dialogo tra Dino e Stella non è solo la storia di un uomo che ha costruito e distrutto, amato e lasciato, bensì un’esplorazione della natura effimera dei legami e del desiderio umano di riempire i vuoti esistenziali con la passione, il possesso, e il bisogno di essere ammirati.
L’autrice riesce a dare vita con i sui testi ad un protagonista che si fa specchio delle ambizioni e delle fragilità di tanti. Solbiati, con i suoi successi e le sue cadute, incarna l’immagine di un uomo che, pur avendo avuto tutto, si scopre vuoto e affamato di connessioni vere, quelle che spesso sfuggono tra le pieghe di un’esistenza votata all’apparenza e al successo. Le pagine scorrono tra colpi di scena e momenti di tenerezza, ma sempre con un sottofondo di malinconia, come un eco lontano di ciò che poteva essere ma non è stato.
Il romanzo si trasforma in una sorta di confessione intima e struggente, in cui i nodi irrisolti dell’infanzia e della gioventù — il legame con la madre, i segreti nascosti e il rapporto con le donne — tornano a galla, delineando il profilo di un uomo segnato dalle sue scelte e dalle sue paure. Modignani mette a nudo con sensibilità le contraddizioni di un’esistenza vissuta intensamente, tra passioni e desideri inappagabili, e lo fa con uno stile narrativo raffinato e avvolgente.
Un libro che lascerà i suoi lettori con un dolce retrogusto di nostalgia e la consapevolezza che, forse, il vero paradiso è quello che ci costruiamo con gli affetti autentici e le storie che siamo disposti a condividere.
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