Manuela Chiarottino, scrittrice: Tra sfumature “rosa” e “salti letterari”


a cura di Francesca Ghezzani

Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019 e del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019, nella scrittura Manuela Chiarottino ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature, ma è nota e apprezzata anche per i suoi “salti letterari”.

Tra le sue pubblicazioni si annoverano: Decency Un amore proibito (Dri Editore, 2024), La libreria che costruisce ricordi (More Stories 2023), La casa dei nuovi inizi (More Stories, 2023), Un patto con il Marchese (Dri Editore, 2022), La libreria delle storie rimaste (More Stories, 2022), The Ghostwriter (Dri Editore, 2021), La stessa rabbia negli occhi (Barkov Edizioni, 2021), Matrimonio a scadenza (Dri Editore, 2020), La nostra isola (Triskell Edizioni, 2020), Tesoro d’Irlanda (More Stories, 2020), Fiori di loto (Buendia Books, 2020), La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019), Incompatibili (Le Mezzelane, 2019), La custode della seta (Buendia Books, 2019), Tutti i colori di Byron (Buendia Books, 2018), Il gioco dei desideri (Amarganta, 2018), Maga per caso (Le Mezzelane, 2018), Un amore a cinque stelle (Triskell, 2016), Cuori al galoppo (Rizzoli 2016), Due passi avanti un passo indietro (Amarganta, 2016), Il mio perfetto vestito portafortuna (La Corte, 2016), Ancora prima di incontrarti (Rizzoli, 2015) e molti altri.

Manuela, come ti avvicini alla scrittura?
Fin da piccola sono sempre stata una grande lettrice. A scuola preferivo scrivere temi e a casa mi dilettavo a comporre piccoli racconti solo per me stessa. Il vero approccio alla scrittura è arrivato molto più tardi, in un momento di crisi personale e lavorativa, quando mi sono iscritta quasi per gioco a un corso di scrittura creativa. Quell’anno ho vinto il mio primo concorso, scritto e pubblicato il mio primo libro in self-publishing e un altro a quattro mani con l’insegnante del corso. L’anno successivo ho pubblicato con Rizzoli e da allora non ho più smesso di scrivere.

Pubblichi anche quattro libri l’anno. Da dove trai l’ispirazione?
I tempi di scrittura e di pubblicazione spesso si incontrano in modo diverso. Io ho diversi libri nel cassetto, testi inviati alle case editrici, a volte capita che più pubblicazioni avvengano lo stesso anno, ma possono essere romanzi scritti in anni diversi. In ogni caso, l’ispirazione arriva veramente da qualsiasi cosa: la scena di un film, una canzone, un sogno, un dialogo tra due persone che ascolti per caso, un tuo stesso ricordo.

Qual è il libro che riscriveresti subito?
“La libreria delle storie rimaste”, è stato, ed è, un romanzo molto amato, tanto che ricevo ancora dei messaggi privati entusiasti e commossi.

E quello che, invece, nel tempo ti ha dato minore soddisfazione?
“Un amore a cinque stelle”. Ha vinto un concorso, ha avuto recensioni positive, ma credo non fosse del tutto nel target della casa editrice, che però ringrazio per il riconoscimento e l’apprezzamento.

Ci vuoi parlare della tua ultima uscita in ordine di tempo?
L’ultima uscita è un romance storico intitolato “Decency, un amore proibito”, ambientato nell’epoca Regency. Questa storia d’amore si svolge nell’atmosfera romantica dell’inizio Ottocento e presenta due personaggi femminili che rappresentano in modo diverso le donne di quel periodo. Una è condizionata dalle rigide regole della società, dove l’unico obiettivo per una donna è un matrimonio combinato, senza altre ambizioni. L’altra, invece, cerca la libertà di amare chi desidera, preferisce leggere un buon libro al ricamo e sogna di viaggiare e scoprire nuovi paesi. Sebbene la maggior parte delle donne si rispecchiasse nella prima figura, sono convinta che molte di loro avessero sogni nascosti simili a quelli della seconda.

Sei vincitrice del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019. Quanto ti appassiona scrivere per lettori e lettrici più giovani?
Scrivere per i bambini può essere ancora più impegnativo che scrivere per gli adulti. La paura di creare storie troppo “da grandi” può portare a racconti banali, mentre i bambini sono intelligenti, curiosi e hanno una fantasia senza limiti. È importante scegliere con cura il linguaggio e le metafore. Tuttavia, la gioia di vedere i bambini leggere il tuo libro, sorridere e dirti quanto hanno amato un personaggio o un altro… è impagabile.

Cosa non sopporti, invece, del mercato editoriale e delle sue dinamiche?
Oggi sono moltissimi coloro che scrivono e pubblicano in self-publishing: alcuni con professionalità, altri purtroppo con troppa improvvisazione. Allo stesso modo, ogni giorno numerosi autori propongono i loro testi alle case editrici. L’offerta supera la domanda, causando ritardi e dispersione da parte degli editori. Questo fenomeno ha portato alla nascita di molte case editrici digitali, che non sempre svolgono adeguatamente il loro lavoro. In generale mi sembra più difficile l’incontro tra il tuo romanzo e l’editore giusto e viceversa. Inoltre, la promozione è ormai quasi interamente sulle spalle dell’autore, che deve non solo scrivere, ma anche diventare un social media manager.

Ti dedichi alla scrittura a tutto tondo, anche nella veste di Editor e Ghostwriter. Perché la prima figura è spesso così temuta e odiata e la seconda, invece, è davvero segretamente tanto ricercata?
Ci sono ancora autori che hanno paura che l’editor stravolga la loro storia o cambi il loro stile, mentre il mio compito è quello di eliminare gli errori e le debolezze del testo e valorizzare ciò che ha di positivo, proponendo soluzioni e mai riscrivendo, in una collaborazione a stretto contatto con l’autore per rendere infine il suo lavoro un romanzo pubblicabile. Al ghostwriter forse ci si affida di più, perché c’è questa specie di rapporto “segreto”, sono solo io a scrivere e, soprattutto nel caso delle autobiografie, è naturale creare un rapporto di fiducia e complicità. La persona mi affida i suoi ricordi e io me ne prendo cura, con delicatezza e senza giudizio, per trasformarli in parole scritte.

In autunno ci regalerai qualche nuova uscita?
Sto ultimando un libretto illustrato per bambini tutto dedicato al Natale, mentre è in corso un nuovo romanzo che uscirà nel prossimo anno. Ho deciso di diluire le uscite, per prendermene maggiormente cura e perché sto sperimentando la scrittura di altri generi.

Hai a disposizione tre righe per fare un appello ai tuoi lettori e lettrici. Cosa dici loro?
Come prima cosa ringrazio di avermi scelta e apprezzata, ogni recensione, ogni commento privato, mi emoziona sempre tantissimo. A volte io salto tra i generi, ma invito a sperimentare letture diverse, perché talora la dicitura della categoria è solo un nome, quello che conta è la storia e questo vale non solo per i miei libri. L’importante è sempre leggere.

Grazie Manuela per la tua intervista e complimenti per la tua carriera artistica e professionale!

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DECENCY UN AMORE PROIBITO di Manuela Chiarottino

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