Maria Annunziata Gallo, poetessa e docente, ha dedicato la sua vita alla poesia e alla pedagogia, combinando arte e intelligenza emotiva nei suoi progetti educativi. Nata in provincia di Caserta e cresciuta ad Acerra, fin dalla giovane età ha ricevuto riconoscimenti per le sue opere poetiche, pubblicando diverse raccolte e ottenendo visibilità in antologie e eventi culturali. Attraverso la sua poesia, Maria Annunziata esplora temi profondamente legati all’emotività umana, alla natura e alle relazioni. In questa intervista, scopriamo di più sul suo processo creativo, i progetti educativi che conduce e la sua visione della poesia come strumento di crescita personale e collettiva.
Benvenuta su Che! Intervista, Maria Annunziata! La tua passione per la poesia è iniziata molto presto, già a 16 anni hai ricevuto i primi riconoscimenti. Come è nata questa connessione con la scrittura poetica?
E’ nella mia infanzia il principio delle mie poetiche visioni. Visioni nutrite da un legame speciale con la mia bisnonna non vedente. E’ stata lei che più d’ogni altro, mi ha insegnato a vedere con gli occhi dell’anima, con gli occhi degli altri sensi. Da simile sensibilità, negli anni dell’adolescenza, sono nate le mie prime creature poetiche.
Nel corso della tua carriera, hai pubblicato diverse raccolte poetiche. Qual è il tema che senti più forte e ricorrente nei tuoi scritti?
Il tema della gratitudine e della ricerca della Bellezza in ogni minuto frammento del vivere.
Il tuo ultimo lavoro, “Su fili d’erba”, esprime una profonda connessione con la natura. Cosa rappresenta per te la natura e come riesci a trasformarla in poesia?
La natura è sempre stata la mia instancabile Musa. In essa palpita l’armonia cosmica e tradurla in versi è atto spontaneo quando la si guarda con occhi grati e meravigliati.
Sei anche docente e ideatrice di progetti educativi incentrati sull’intelligenza emotiva. Come integri la poesia in questi progetti e quale impatto pensi abbia sugli studenti?
La poesia richiede una capacità di connessione profonda con le proprie emozioni e insegnare ai bambini e agli adolescenti ad entrare in relazione con i propri vissuti emotivi, ad indagarli e tradurli in parole significa stimolare e incrementare la loro intelligenza emotiva.
La tua poesia sembra scavare nelle emozioni più intime e universali. Quanto è importante per te usare la poesia come strumento per esplorare e condividere le emozioni umane?
La poesia è la mia vera pelle. La sento, la vivo, la innaffio e la comunico in versi.
Nel 2023 hai curato e organizzato il Recital poetico “La Musa smaniosa”. Cosa ti ha ispirato a creare questo evento e quale messaggio speravi di trasmettere al pubblico?
L’ispirazione mi è stata suggerita dalla Poesia stessa che in me ha la smania di sgorgare e arrivare agli altri. L’idea era quella di abituare le persone all’ascolto della poesia attraverso una lettura teatralizzata dei miei versi.
Hai lavorato molto sulla relazione tra poesia e pedagogia. Come pensi che la poesia possa contribuire allo sviluppo dell’intelligenza emotiva nei giovani?
La poesia è una forma di espressione che va a sollecitare l’empatia e cioè la capacità di riconoscere e gestire in modo costruttivo le proprie ed altrui emozioni. Pertanto, fare Poesia con i giovanissimi vuol dire contribuire allo sviluppo della loro intelligenza emotiva.
Nel tuo percorso hai ricevuto molteplici riconoscimenti e recensioni. Quale tra questi ti ha colpito di più e perché?
Mi ha colpito tanto un’intervista che la giornalista Pina Stendardo mi fece a margine della presentazione de “Su fili d’erba”. Lei riuscì, con la sua sensibilità, a intercettare le origini della mia poetica in poco tempo e mi regalò un articolo attento e appassionato.
Pensi che la poesia possa essere un veicolo di cambiamento e riflessione per le nuove generazioni?
Il poeta si incanta per un petalo carezzato da una goccia di rugiada ed è grato per ogni frammento del reale. La Poesia può riportare gli uomini all’incanto, al silenzio, all’essenza delle cose. Può fondare dei nuovi valori e renderci consapevoli e grati della Bellezza nella quale siamo immersi.
Stai lavorando a nuove raccolte o eventi culturali che ci puoi anticipare?
Sì, agli inizi del 2025 presenterò la mia quarta raccolta di poesie. Non svelo altro.
Grazie Maria Annunziata per il tuo tempo e complimenti per tutto!
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