Maria Giovanna Farina, filosofa, consulente filosofico e autrice prolifica, celebra quest’anno 23 anni dall’inizio della sua missione nel promuovere la filosofia come strumento di cura. Prima donna in Italia a esplorare questo campo con successo, ha recentemente pubblicato il suo quattordicesimo libro, “Platone, aiutaci tu!“, dove propone il dialogo filosofico come mezzo per affrontare i disagi esistenziali e relazionali. Attraverso le sue parole, le sue opere e il suo approccio unico, Farina ha contribuito a rendere la filosofia un potente alleato nella vita quotidiana, mostrando come le relazioni umane possano essere comprese e migliorate attraverso la saggezza dei filosofi antichi. In questa intervista, esploreremo il suo lavoro, la sua visione e il suo percorso, cercando di comprendere come la filosofia possa davvero diventare una cura per l’anima.
a cura di Antonio Capua
Maria Giovanna, sei la prima donna in Italia a promuovere la filosofia come cura. Cosa ti ha spinto a seguire questo percorso e quali sono state le maggiori sfide che hai dovuto affrontare all’inizio della tua carriera?
È stata una sorta di illuminazione nata da un ripensamento, quando giunsi a superare l’esame di maturità promisi a me stessa che non avrei mai scelto di studiare filosofia e poi …eccomi qui! Dopo un lungo percorso di analisi per risolvere le mie difficoltà, per curare le mie ferite interiori, ho capito che la mia laurea poteva essere spesa per la cura come già all’estero si faceva. Circa le difficoltà, due sono state le principali: essere donna e quindi il problema di essere sottovalutata, ma soprattutto la fatica di far comprendere questa che per il nostro Paese era, e in parte lo è ancora, una novità. Per creare ciò che ho realizzato ho dovuto fare molta ricerca e studi autofinanziati e autoprodotti.
Nel tuo libro, “Platone, aiutaci tu!”, esplori il concetto di cura attraverso il dialogo filosofico. Come si può applicare concretamente la filosofia per superare i disagi della vita quotidiana? Ci puoi fare un esempio pratico?
Nel libro lo spiego concretamente, ogni capitolo tratta un diverso argomento e ha inizio con un breve rimando ad un dialogo di Platone, dopo di che racconto un caso e la cura attraverso il dialogo che è dialogo indagatore con domande formulate in modo tale da aiutare la persona a scavare dentro di sé alla ricerca della risposta. L’esempio te lo faccio non tanto con ciò che racconto io nel libro ma con il pensiero di Socrate che apre il primo caso, quello di una donna sterile. Socrate nel dialogo Teeteto si paragona a sua madre che era levatrice e afferma che, come sua madre faceva venire al mondo i bambini, lui fa partorire le idee dalle menti degli uomini. Questa è la maieutica socratica, l’arte di mettere al mondo. Con il dialogo riuscirò a far comprendere alla donna che non riesce a diventare madre come trovare la strada per risolvere il suo dolore.
Immagini la nascita della filosofia dall’unione di Eros e Sofia, due innamorati. Cosa rappresenta per te questo connubio tra amore e saggezza? E come può influenzare la nostra vita personale e relazionale?
Questa è una escamotage per mostrare la filosofia come qualcosa di vivo e che si può quasi toccare. La parola Filosofia significa “amore per la sapienza” e per questa ragione ho immaginato due esseri umani, Eros e Sofia, incontrarsi su una spiaggia della Sicilia, che fu Magna Grecia, e innamoratisi hanno fatto nascere la Filosofia. L’amore è una potente forza universale, l’amore è alla base di ogni relazione e di ogni progetto umano, senza amore non si crea nulla di buono e ciò Platone lo ha compreso cinque secoli a.C.. Come diceva Dante nella Divina Commedia “L’amor che move il sole e l’altre stelle” ed anche se il Poeta si riferiva a Dio, stiamo pur sempre parlando di Amore.
Hai esplorato molteplici tipi di relazioni nel corso della tua carriera, anche oltre quelle interpersonali. Quale tipo di relazione ritieni sia oggi il più problematico nella nostra società e perché?
Come in tutte le epoche forse la più problematica è la relazione con i giovani perché se è vero che in periodo della vita ci si sta trasformando rapidamente, oggi c’è maggiore difficoltà per lo scarso rispetto delle regole. Mi spiego. Perché i bambini crescano in modo equilibrato e diventino giovani e adulti con una buona forza interiore, è necessario instaurare con le figure di riferimento rapporti asimmetrici; detto semplicemente i bambini non devono essere amici dei genitori e degli insegnanti altrimenti perdono punti di riferimento certi, l’adulto deve dare sicurezza al bambino…questa è la prima regola da rispettare e naturalmente ne parlo anche nel libro.
Nel tuo lavoro tratti anche temi delicati come la violenza di genere. Come credi che la filosofia possa contribuire a combattere e prevenire queste forme di violenza?
Cinque secoli a.C. Socrate nel dialogo di Platone “Simposio” racconta che era stata una donna, Diotima di Mantinea, a insegnargli cos’è l’amore nelle sue diverse manifestazione. Credo che questo basti per comprendere come tanto tempo fa un uomo che viveva in un contesto maschilista, le donne non potevano partecipare alla vita pubblica e non avevano diritti, avesse un atteggiamento di rispetto, parità e amorevole considerazione per il genere femminile. Mi sembra un bel punto di partenza, poi la preparazione filosofica mi consente di tracciare un percorso di formazione per chi mi affida seminari e conferenze sul tema.
La tua carriera è ricca di successi e progetti, dalla consulenza filosofica alla fondazione di Heuristic Institution. Qual è stato, finora, il momento più gratificante del tuo percorso professionale e cosa ti ha insegnato?
Tutto ciò che ho realizzato è nato da un desiderio e da una grande e continua fatica, come ho detto all’inizio non è facile, ma se devo scegliere il momento più gratificante a parte quando riesci ad aiutare qualcuno e vedi il risultato, è la pubblicazione di un libro e il riscontro del lettore. È impagabile! Tutto ciò mi ha insegnata ad avere pazienza e mi ha confermato che se vuoi riuscire in un progetto non devi arrenderti.
Hai pubblicato 14 libri e scritto su temi che spaziano dall’amore alla politica, fino alla maternità mancata. Quale argomento senti di non aver ancora esplorato a fondo e che potrebbe essere oggetto di uno dei tuoi futuri lavori?
La trasformazione di sé, ci sto lavorando. Trasformazione intesa come cambiamento totale di prospettiva… Non posso dire di più, il lavoro è ancora un embrione.
Parli di “cura filosofica” come un processo che aiuta a guarire l’interiorità umana. Credi che la filosofia possa essere considerata un’alternativa alle terapie tradizionali, o pensi che le due discipline possano coesistere e completarsi a vicenda?
La filosofia può aiutare chi desidera essere aiutato e non si trova in condizioni di disagio psicotico per cui si rende necessario uno psichiatra. Certamente è possibile trovare casi in cui possa essere complementare, trovo molto azzeccato ad esempio l’unione di medicina e filosofia pratica.
Il tuo sito e la tua rivista online, “L’accento di Socrate”, promuovono la filosofia pratica. Cosa significa per te rendere la filosofia accessibile a tutti e quali sono gli strumenti principali che offri per avvicinare le persone a questa disciplina?
L’ho detto in parte nelle risposte precedenti, posso aggiungere che gli strumenti sono un linguaggio divulgativo che è reso possibile anche dai filosofi dell’antichità i quali erano più propensi a farsi comprendere. Dobbiamo sottolineare che la filosofia è nata per riflettere sugli esseri umani, per trovare soluzioni agli interrogativi e alle difficoltà e da essa sono nate le scienze. Su L’accento di Socrate vengono pubblicati contributi in opere pittoriche, poesie, riflessioni per mostrare come l’essere umano possa esprimersi liberamente. La libertà: l’amore è libertà come ci ha insegnato Platone e l’essere umano deve essere libero di esprimersi.
Quale messaggio vorresti trasmettere ai giovani che si avvicinano oggi alla filosofia? E come speri che il tuo lavoro possa continuare a influenzare le generazioni future?
Di non fare il mio stesso errore considerare cioè la filosofia come qualcosa di astratto e inutile, la formazione filosofia e umanistica è utile per qualsiasi lavoro si vada a intraprendere ed è fondamentale per vivere meglio. Per promuovere questo messaggio partecipo anche a laboratori con i libri e i ragazzi, il prossimo sarà proprio su “Platone, aiutaci tu!” a Viareggio il 31 marzo prossimo nella biblioteca comunale G. Marconi.
Grazie per il tuo tempo Maria Giovanna e complimenti per il tuo lavoro
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