Martina, giovane attrice romana, ci racconta il suo amore per la recitazione, una vocazione scoperta quasi per caso, e il suo profondo legame con la città eterna. Dalla partecipazione ai concorsi di bellezza all’esperienza teatrale e cinematografica, fino alle incursioni in radio e scrittura, Martina ci svela come ogni esperienza abbia contribuito a formare il suo percorso artistico. In questa intervista, esploriamo il suo rapporto con Roma, la sua formazione teatrale, i suoi sogni legati al cinema e le nuove avventure creative che la attendono.
a cura di Noemi Aloisi
Benvenuta Martina, sei Romana, come è il tuo rapporto con la città? Ti piace vivere nella Capitale?
Si mi piace moltissimo. Io amo molto Roma nonostante abbia anche i suoi difettucci che in realtà non sono pochi. Ma non so, questa città ha un qualcosa di magico. Il mio rapporto con lei si costruisce giorno dopo giorno scoprendo sempre cose nuove e anche posti nuovi che sanno conquistarti.
Hai partecipato a concorsi di bellezza quando eri giovanissima. Come hai vissuto quell’esperienze? Cosa ti hanno lasciato e in che modo hanno influenzato il tuo percorso artistico?
Ma guarda è stato interessante. Ho partecipato a diversi concorsi di bellezza ed è proprio grazie anche a questi che ho scoperto la mia vocazione come attrice. Quindi direi che posso definirli come il mio inizio.
Hai scoperto la recitazione quasi per caso ma poi hai capito che era la tua vocazione, cosa significa quindi per te recitare?
Tutto, significa ogni cosa. La recitazione per me è vita. Rappresenta una parte di me ed è attraverso essa che riesco ad esprimere chi sono. Questo mi porta a conoscermi e scoprire lati di me che non conoscevo.
Hai frequentato il conservatorio teatrale, un percorso intenso e articolato. Cosa ti ha lasciato questa esperienza formativa e in che modo ha influenzato il tuo approccio alla recitazione e al modo di interpretare i personaggi?
L’accademia mi ha dato modo di avvicinarmi sempre più a questo lavoro attraverso lo studio di vari aspetti della recitazione. Partendo dalla dizione, facendo mimesi, buttandomi totalmente dentro i personaggi con la commedia dell’arte e avendo un approccio con la macchina da presa, grazie all’insegnamento della recitazione cinematografica. Tutto quello che mi è stato insegnato cerco di portarlo sempre con me attraverso i progetti che faccio.
Attualmente stai studiando alla Sapienza presso la Facoltà di Teatro Cinema e Media. Trovi interessante anche lo studio teorico di queste discipline?
Assolutamente sì. Trovo che la pratica debba accompagnarsi alla teoria. Perché solo avendo una conoscenza completa a 360 gradi del mestiere si può veramente capire tutto il sistema completo.
Hai recitato sia a teatro che in alcuni cortometraggi, in quale ambito ti senti più a tuo agio?
Un po’ in tutte e due, amo il teatro perché riesci ad avere un contatto diretto con il pubblico ed anche perché il teatro rappresenta una base formativa importantissima per noi attori. Mentre il cinema è il traguardo che voglio raggiungere. L’idea di vedere un giorno il mio volto sul grande schermo rappresenta per me il coronamento di un sogno, una meta che inseguo con passione e determinazione.
Quali sono i registi che ti ispirano di più e che senti più vicini al tuo modo di vivere il cinema?
C’è ne sono diversi. Luis Bunuel, Federico Fellini, Jean Luc Godard, Agnes Varda, Philippe Garrel, Matteo Garrone, Tim Burton ed altri.
Hai iniziato a esplorare anche il mondo della radio da qualche tempo. Come ti senti in questo nuovo ruolo e cosa ti sta insegnando questa esperienza?
Benissimo. Fare radio mi piace molto, stimola tantissimo la mia creatività e soprattutto mi insegna un concetto molto importante che porto ogni giorno nella mia vita ovvero che nelle cose bisogna buttarsi e rischiare.
Oltre alla recitazione e alla radio, scrivi anche per una rivista. La scrittura è diventata un’altra tua passione? Come riesci a conciliare questo interesse con gli altri progetti creativi?
Ho scoperto negli ultimi tempi un grande interesse per la scrittura. Mi permette di mettere su poche righe tutti i miei pensieri dandogli forma. Creando così monologhi, racconti, scene e questo mi permette di dare sempre più energia al mio essere attrice proprio perché questo mi consente di avere sempre nuovi stimoli.
Attualmente stai lavorando a qualche progetto particolare che puoi anticiparci?
Ci sono cose interessanti ma siccome negli ultimi anni sono diventata scaramantica preferisco ancora non dire nulla.
Grazie per il tuo tempo Martina ed un grosso in bocca al lupo per la tua carriera
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