Attrice, cantante, performer ed autrice: Myriam Somma è un’artista che ha saputo trasformare i suoi talenti in una carriera ricca di esperienze variegate e affascinanti. Dalla formazione in fashion design al richiamo irresistibile del palco, passando per i successi nei musical, i progetti discografici personali e l’amore per il canto lirico, Myriam racconta la sua storia fatta di passione, studio, coraggio e continua evoluzione. In questa intervista ci accompagna nel suo mondo fatto di musica, teatro e nuove avventure, con uno sguardo sempre aperto verso il futuro.

Intervista a cura di Noemi Aloisi
Introduzione a cura della redazione


Benvenuta su Che! Intervista Myriam. Sei laureata in “Fashion Design e Design del Costume”, la tua carriera però è incentrata sopratutto sulla recitazione che hai studiato seguendo vari percorsi formativi. Come mai la scelta di non restare nel mondo della moda?
La vera vocazione arriva mentre stai facendo altro… o magari “si interseca in un mondo parallelo” e così è accaduto per me! Ho sempre cantato e da bambina è stato uno dei miei doni assieme al disegno! Quello che posso dire è che ho solo sentito il bisogno di essere sul palco e non necessariamente dietro (in produzione) perché sentivo una spinta maggiore. Questa “vocazione” poi è stata confermata dalle occasioni della vita che sono arrivate, colte e vissute!

Hai recitato in svariati musical e collaborato con registi noti, cosa ti piace di questo genere di spettacolo?
Il teatro di prosa, il musical, talvolta l’opera sono vari mondi e vari “modi” di fare spettacolo, ognuno dei quali mi ha dato tanto e continua a darmi tanto. Il musical resta quello che più ha saputo incanalare le mie arti e nel quale mi ci ritrovo e riconosco sempre! Ma non considero questo mestiere a “compartimenti stagni” anzi… tutti possono incontrarsi e da tutti possiamo migliorarci. Mi sento grata e fortunata per essere stata scoperta da Gino Landi e via via tutti i registi dai quali ho avuto la fortuna di essere diretta sono stati maestri d’arte e di vita!

Parlaci della tua esperienza in “Balliamo Sul Mondo”, scritto e diretto da Chiara Noschese e Luciano Ligabue.
Decisamente uno tra gli spettacoli più belli che io abbia fatto: mi sono anche cimentata per la prima volta in un ruolo “meno consono” alla mia personalità artistica e questo è stato un grande stimolo attoriale. Lavorare a stretto contatto con Luciano Ligabue è stato meraviglioso. Lui era particolarmente affezionato ad ogni personaggio della storia e ha saputo darci indicazioni importanti e fondamentali alla resa dello spettacolo. Il tutto poi è stato magistralmente diretto da Chiara Noschese, per la quale nutro un grande affetto e un’enorme stima.

Nel 2022 dai il via al tuo progetto discografico, quali generi musicali lo caratterizzano?
Non ho un genere musicale! Preferisco dire che “ho qualcosa da dire” e provo a farlo in tutti modi che mi appartengono e se questo significa sperimentare con la musica ok! Non ho uno stile o un genere particolare che seguo. Il mio primo brano “Libera di Notte” ha voluto dire al mondo “eccomi, io sono questa” e lasciando andare le mie paure finalmente ho potuto gridare al mondo qualcosa. Con Vorrei (feaut Salvatore Riso) ho attraversato mondi musicali diversi strizzando l’occhio ad un pop meno convenzionale tendente al rap… con Vivendo mi sono letteralmente catapultata dentro la chill out di un’America Latina al tramonto con sonorità colorite tipiche di un tramonto in riva al mare… con Inutile invece ho chiaramente voluto dire all’ umanità di stare in guardia da tutte quelle persone negative che manipolandoti possono distruggerti: lo stile musicale è stato ancora diverso rispetto a quelli precedenti, ma non meno interessante. Diciamo che mi definisco una personalità eclettica e questo mi dá la possibilità di fare molte cose e in modi diversi… la mia voce poi lo è già perché canto vari generi, dal pop al rock, passando per lo stile legit del musical, fino ad arrivare alla lirica.

Con il brano “Inutile” hai partecipato ad una kermesse tutta al femminile in Piazza Matteotti durante il Festival di Sanremo, di cosa si trattava?
Era una evento tutto al femminile e ogni sera si esibiva qualcuno oppure si leggeva o semplicemente ci si proponeva di raccontare una propria esperienza, femminile, consona alla tematica. È stato emozionante perché ho potuto riscontrare che “Inuitle” era un brano nel quale tante donne si immedesimavano.. una tra quelle mi ha guardato commossa e credo che mi porterò nel cuore quel momento per tutta la vita, a prescindere dall’esibizione.

Per quanto riguarda la scrittura dei testi dei tuoi brani te ne occupi tu o preferisci fare riferimento ad altri artisti?
I testi dei miei brani musicali sono stati fin’ora scritti dalla penna di cantanti e musicisti. Libera di notte è un brano di Raim (Raimondo Cataldo) un cantante meraviglio che mi ha permesso di descrivere con la mia interpretazione quello che lo aveva spinto a scrivere quelle parole. “Vorrei” è stato scritto e musicato dal maestro Salvatore Riso. Mentre “Vivendo” e “Inutile” sono brani scritti da Ciro Scognamiglio il quale ha curato gli arrangiamenti anche degli altri brani. Quando si fa musica è sempre bene essere contornati dal team giusto ed io sono molto fortunata. ” Inutile” però mi vede come coautrice del testo!

Hai ricevuto il premio come “Miglior performer di musical” ti aspettavi questo traguardo?
Penso che sia stato un bel premio da ricevere. La Campania prolifera di eventi culturali interessanti e quello a Vietri sul mare di “Arte in Movimento” lo è di sicuro. Essere riconosciuta dalla comunità per il tuo lavoro è un grande traguardo perché significa che stai seminando bene… ma come tutti i “trofei” bisogna ringraziare, essere felici e poi riporli sulla mensola e prepararsi a nuove rotte per arrivare a conquistare nuovi obiettivi.

“Lucio, io e te” è un tributo a Lucio Dalla a cui hai partecipato, che ruolo avevi in particolare?
Questo spettacolo nasce dalla volontà mia e di una mia carissima collega (Noemi Smorra) di poter parlare di Lucio in un modo tutto nuovo e personale, senza snaturare il senso delle sue “poesie” musicali ma dando maggior valore alle sue parole attraverso una storia inedita letta e cantata da due donne! Non voglio spoilerare molto semplicemente perché presto lo riporteremo in scena e spero di potervi raccontare tutto meglio e nel dettaglio prossimamente… magari assieme alla mia collega Noemi.

Con Opera Musical, porterete nuovamente in scena la Divina Commedia ma stavolta vi esibirete in Cina. Sei carica per questa nuova avventura?
Carica è dire poco! Sono super emozionata semplicemente all’idea di andare a vivere un’esperienza unica come questa. Per un artista arrivare ad esibirsi fuori dal proprio paese è davvero un grande traguardo; ma allo stesso tempo richiede molta responsabilità… il mondo fuori dall’ Italia appunto non è l’Italia: cambia la cultura, cambia il cibo, le abitudini, gli usi e costumi… e ti ritrovi a dover capire un mondo lontano da te e rispettarlo il più possibile. Mi affascina molto la Cina e non vedo l’ora di esibirmi davanti al pubblico cinese che ci ha accolti con grande affetto e stima e ci aspetta con grande trepidazione. La cultura è un ponte che unisce qualsiasi popolo…come l’arte e la musica!

Stai studiando Canto Lirico, come mai questa decisione?
Era un piccolo sogno nel cassetto. Ho sempre avuto una vocalità predisposta a questo genere di canto ma non ho mai approfondito lo studio perché non lo ritenevo necessario. Ma come tutte le cose impari ad apprezzarle crescendo e per fortuna quando vuoi fare qualcosa o semplicemente metterti a studiare, ecco che trovi il tempo da dedicare perché appunto scatta dentro di te l’esigenza: in me è successo proprio questo. Ho deciso di mettermi a studiare un genere di canto che credo sia universale. La tecnica lirica richiede tanto studio Ma, una volta interiorizzata, ti dà la possibilità di sperimentare agilità e potenza vocale con slancio e facilità. Credo che per me la strada sia lunga ma mi appassiona molto e già inizio a riscontrare dei cambiamenti vocali e Skills aggiuntive alla mia voce eclettica. Sono grata e felice… 

Grazie Myriam e complimenti per la tua carriera artistica! Tienici aggiornati!

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