Dalla sua infanzia al percorso che lo ha portato a diplomarsi al “Trinity College di Londra”, Piero ci racconta il suo viaggio tra generi musicali, esibizioni indimenticabili come quella al “Teatro Ariston”, e progetti futuri. Scopriremo la sua ispirazione, il suo amore per la chitarra e il ruolo che il teatro ha assunto nella sua vita.
a cura di Noemi Aloisi
Benvenuto su Che! Intervista, Piero! Sei un’artista poliedrico, come è nata la passione per la musica?
La passione per la musica è nata da bambino grazie a mio padre musicista (chitarrista) che senza forzarmi a fare nulla ha notato in me un talento musicale soprattutto nel canto e mi ha aiutato in questo percorso facendomi esibire durante le sue serate.
Ti sei iscritto al conservatorio Piccinni di Bari in canto lirico, ma ti sei diplomato alla Trinity collage di Londra in canto Po-Rock. Come è avvenuto questo passaggio?
Dopo gli anni di formazione privata in pianoforte, chitarra e canto decisi di intraprendere il percorso classico, ma poi mi sono accorto che per l’età non era giunta la mia maturità nel lirico e quindi ho continuato a studiare Moderno passando da tutti i generi musicali arrivando poi a diplomarmi a Londra alla Trinity college, però l’impostazione classica mi è servita per la vocalità che richiede il musical.
Sai suonare parecchi strumenti, quale preferisci in particolare?
Assolutamente la chitarra, è lo strumento che ti dà il feeling immediato per l’accompagnamento e la composizione, ma utilizzo anche il pianoforte per gli allenamenti vocali e per qualche composizione ma la chitarra resta la mia metà.
Hai pubblicato diversi brani dei quali ti sei occupato anche della scrittura e della composizione. A cosa ti ispiri quando scrivi e componi?
I primi brani che ho composto erano ispirati soprattutto a momenti di vita reali che mettevo in musica ,ma poi ho cominciato ad ispirarmi a tutto senza qualcosa che mi accadesse di particolare ma prendendo sempre in considerazioni le emozioni che provo.
Nel 2019 ti sei esibito all’Ariston di Sanremo rappresentando la Puglia al contest “Sanremo Rock”. Come è stata questa esperienza?
Unica,l’Ariston solo a vederlo da fuori ti emoziona. Con la mia band avevamo guadagnato il posto per rappresentare la Puglia alla fase finale del contest ed eravamo emozionati e abbiamo vissuto quella settimana intensamente confrontandoci con tante realtà musicali italiane molto talentuose che spesso non vengono notate. Se devo descrivere l’esperienza posso dire che è stata formativa e che mi ha dato la carica per continuare a fare musica.
Quale genere caratterizza i tuoi brani?
Non mi sento di appartenere a nessuna cultura musicale ma se devo etichettare il mio genere e certamente Pop-Rock con molto sentimento.
Fai parte della “Compagnia Attoterzo”, cosa ti piace della recitazione?
Mi piace sentire emozioni e vivere storie che non fanno parte della mia personalità. Mi stimolano molto ora i personaggi antieroi e antagonisti.
Come cantante solista hai preso parte al progetto “Opera Disney” nell’Orchestra Tebaide del Maestro Cosimo Maraglino. Di cosa si tratta?
E’ una grande Opera con più di 40 elementi di orchestra e coro che ripropone i brani della tradizione Disney, assolutamente da non perdere.
Nel corso del tempo hai fatto parte di varie formazioni musicali, attualmente ne hai una?
Attualmente faccio ancora parte di varie formazioni di musicisti e credo molto nella rete di collaborazioni.
In questo momento stai lavorando a qualcosa in particolare che vuoi anticiparci?
In questo periodo mi occupo di spettacoli teatrali,live e tournè in tutti italia che partiranno il prossimo anno ma sto lavorando alla produzione di un nuvo singolo che farà parte di in EPche vorrei pubblicare il prossimo anno,ma continuerò a svolgere tutte le attività artistiche che ho intrapreso fin ora.
Grazie a tutto lo staff ed i follower di Che! Intervista, un saluto a tutti e ci vediamo dall’altra parte.
Grazie a te Piero del tuo tempo e complimenti per la tua carriera artistica.
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