Edito da Graus Edizioni, questo libro è un’opera che travalica i confini della semplice narrazione per diventare un manifesto di dolore, amore e speranza. È un libro che nasce dal cuore pulsante di una madre, una madre che ha perso il proprio figlio, Andrea Spezzacatena, nel novembre 2012, vittima di un gesto estremo, che ha scosso Roma e l’intera Italia. Andrea, soprannominato “il ragazzo dai pantaloni rosa”, è divenuto simbolo della fragilità adolescenziale schiacciata dal bullismo e dall’incomprensione sociale.
Teresa Manes, con una prosa che mescola lucidità e commozione, racconta non solo la perdita di Andrea ma la lunga strada della ricostruzione: ricostruzione di quegli attimi strazianti, del significato delle sue scelte, e soprattutto del senso della sua lotta, che oggi continua nelle pagine di questo libro. Attraverso un linguaggio che sa essere diretto ma mai privo di sensibilità, l’autrice si fa portavoce di un messaggio universale: comprendere il dolore per trasformarlo in insegnamento.
Come sottolinea Maria Rita Parsi nella prefazione, questo non è solo un libro, è un testo sapienziale.
La storia personale di Teresa Manes diventa il veicolo di una consapevolezza più ampia, che chiama ciascuno a riflettere sul ruolo della società, della famiglia e della scuola nella prevenzione del bullismo. L’autrice non si limita a narrare, ma insegna, trasmettendo una lezione resa profonda dall’esperienza e dal magistero del dolore.
L’opera è un appello accorato rivolto in particolare ai giovani: ai lettori studenti, affinché comprendano l’impatto delle proprie azioni; agli insegnanti, perché trasformino il libro in uno strumento di dialogo e riflessione. È una lettura che porta il lettore a guardare negli occhi la realtà del disagio giovanile, senza filtri, ma con una mano tesa verso la speranza.
Teresa Manes, laureata in Giurisprudenza e insignita del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel 2022 per il suo impegno nella lotta contro il bullismo, dimostra con questa opera il valore delle sue iniziative.
Il libro non è solo un atto di memoria per Andrea, ma un invito a costruire una società più empatica e consapevole, dove la diversità venga accolta e non isolata.
Un inno alla vita, anche laddove sembra non esserci più.
Per saperne di più visita: grausedizioni.it
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