Francesca Giannone, originaria del Salento, si è laureata in Scienze della Comunicazione ed ha proseguito i suoi studi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo romanzo d’esordio, La portalettere, ha riscosso un successo straordinario, diventando il libro italiano più venduto del 2023 e ottenendo prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Bancarella e il Premio Amo Questo Libro. L’opera è attualmente in traduzione in 34 Paesi.
Su Che Intervista parliamo di “Domani, domani” di Francesca Giannone, un romanzo che racconta con delicatezza e profondità la storia di Lorenzo e Agnese, due fratelli legati da un’eredità familiare che si trasforma in una prova di vita. Ambientato nella Puglia del 1959, il libro ci immerge in un’Italia in bilico tra tradizione e modernità, sullo sfondo di un saponificio che diventa il simbolo delle loro aspirazioni e delle loro divisioni.
La forza di questo romanzo risiede nella capacità di Francesca Giannone di tratteggiare i personaggi con autenticità, rendendoli vicini e credibili. Lorenzo, con il suo desiderio di riscatto, e Agnese, con la sua determinazione a rimanere fedele alle proprie radici, rappresentano due modi diversi di affrontare le sfide della vita. La loro storia è raccontata con uno stile sobrio ma coinvolgente, che sa catturare l’attenzione senza mai risultare eccessivo.
Il romanzo offre uno sguardo intimo sulle scelte difficili che ogni persona può trovarsi ad affrontare, e lo fa senza cadere in facili sentimentalismi. È un racconto che, pur nella sua semplicità, riesce a toccare temi universali come l’amore, la famiglia e il senso di appartenenza.
“Domani, domani” è una lettura che lascia il segno per la sua genuinità e per la capacità di raccontare una storia di vita con autenticità e misura, confermando Francesca Giannone come una voce interessante nel panorama letterario italiano.