Marco Malvaldi, con il suo libro “L’infinito tra parentesi. Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges“, pubblicato da Rizzoli Editore nel 2017, ci offre un affascinante viaggio attraverso i secoli, esplorando il sottile e sorprendente intreccio tra scienza e letteratura. Questo libro, come suggerisce il titolo stesso, è una “storia sentimentale” che ci accompagna da Omero a Borges, rivelando come il linguaggio dei poeti e quello degli scienziati siano profondamente connessi.
Queste connessioni tra poesia e scienza non solo evidenziano l’intuizione dei poeti, ma anche la natura analogica del linguaggio scientifico.
La narrazione di Malvaldi rende la lettura di “L’infinito tra parentesi” un’esperienza coinvolgente.
Il suo stile toscanamente arguto e la capacità di intrecciare spiegazioni scientifiche con episodi divertenti e battute spiritose trasformano anche i concetti più complessi in letture affascinanti.
Le note che arricchiscono il volume sono un ulteriore punto di forza, offrendo approfondimenti e curiosità che arricchiscono la comprensione del testo.
“La poesia arriva prima della scienza?”, si chiede Malvaldi. Forse sì, forse no. Ma ciò che emerge con chiarezza è che entrambe si concepiscono come una tensione alla conoscenza del mistero del reale. Attraverso questo libro, Malvaldi ci invita a guardare il mondo con uno sguardo consapevole e curioso, mostrando che un’equazione e una poesia hanno spesso molte cose in comune.
“Infinito tra parentesi” è un’opera che non solo celebra la bellezza della scienza e della poesia, ma anche la loro capacità di coesistere e arricchirsi a vicenda. Una lettura consigliata a chiunque voglia esplorare le connessioni tra queste due forme di conoscenza.