Che Intervista
Disponibile dal 29 novembre su tutte le piattaforme digitali per ALTI Records “Scarpe”, nuovo EP di Andrea D’Orazion in arte Atipico prodotto da Marco “Diniz” Di Nardo (Management). Con “Scarpe” l’artista abruzzese esplora un cantautorato pop molto intimo con la voglia di raccontare la realtà in cui viviamo e il prezzo di avere dei sogni.
a cura di Laura Nasoni
Ciao Andrea, partiamo dalle basi. Perché Atipico?
Atipico perché mi rispecchia in tutto. Il vero significato è la ricerca della semplicità e la voglia di essere più veri possibile. Caratteristiche che ormai ad oggi ci fanno sentire atipici data la corsa sfrenata a una marea di cose inutili.
Nella vita di tutti i giorni, Andrea si incontra o si scontra con Atipico?
Mi incontro la maggior parte delle volte. Quasi nulle le volte che mi sono scontrato con tutto questo.
Il 29 novembre è uscito il tuo EP scarpe. Cosa rappresentano le scarpe, che sono anche raffigurate nell’artwork?
Le scarpe per me rappresentano la testimonianza, sono come un libro di storia in cui ci sono i passi fatti in questo viaggio. Inoltre rappresentano la speranza di lasciare un’impronta di noi stessi lungo la nostra strada.
Anche gli altri brani sono una sorta di allegoria vero? Cosa rappresentano loro invece?
Gli altri brani rappresentano principalmente l’illusione, la realtà, i sogni.
Qual è il brano che senti più tuo?
“Rime inutili” è la canzone che più sento mia perché sono riuscito nell’intento di essere autobiografico ma in chiave spensierata.
In quanto artista, cosa altro ami fare nella vita a livello creativo?
Vado un po’ a periodi, quando mi dedico alla preparazione di qualche piatto che amo cucinare mi piace la sensazione di pace, mi alleggerisce molto.
Come vi siete conosciuti e come è stato collaborare con Diniz dei Management?
Cercavo di dare una dimensione più identitaria ai miei lavori e Marco “Diniz” Di Nardo ha accettato questa sfida ed è un sodalizio artistico di cui sono felicissimo perché è arrivato al momento giusto e mi ha praticamente stravolto.
Scegli tre artisti: Uno lo ascolti sotto la doccia. Uno ti ha cambiato la vita. Uno non riesci più ad ascoltarlo per quanto tu possa continuare a volergli bene lo stesso.
Sotto la doccia meglio evitare, passo da un repertorio troppo ampio ahah, Max Pezzali mi ha letteralmente fatto innamorare della musica e della scrittura. Mentre questa cosa che mi chiedi mi è capitata con Noel Gallagher dopo averlo visto dal vivo, è stato immenso quel live che non sono più riuscito a sentirlo come prima.
Come vivi la realtà di provincia in Abruzzo? Non senti il bisogno di scoprire le contaminazioni artistiche che possono trovarsi in una grande città come Roma?
L’Abruzzo mi ha reso ciò che sono e mi spinge sempre a sognare in grande ma con i piedi ben piantati a terra, sicuramente ho dei momenti in cui valuto qualche spostamento per crescere a livello musicale, chissà mai dire mai…
Su che altri progetti stai lavorando e dove possiamo venire a vederti live?
Lavoro sempre a nuove canzoni e prestò annuncerò le date in giro per l’italia inerenti al mio primo tour.
Grazie Atipico per la tua intervista e complimenti per tutto!
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