Sergio Melone, cantautore, attore e ballerino nato a Bari e cresciuto a Roma, è un artista che ha saputo trasformare il dolore e le fragilità personali in una musica intensa e autentica. Conosciuto al grande pubblico per il ruolo di Eduard Zonte in “Maggie & Bianca Fashion Friends” e con un debutto musicale che ha già fatto parlare di sé, Sergio torna nel 2025 con il singolo “The Reason Why I’m Broken”. In questo brano, il cantautore esplora il potere distruttivo delle parole, trasformando esperienze dolorose in un messaggio di consapevolezza e rinascita. La sua musica, come un film personale composto da attimi mancati e conversazioni non dette, ci invita a riflettere sulle cicatrici invisibili che ci rendono umani e sulla forza di ricomporre i pezzi della nostra identità. In questa intervista, Sergio Melone ci conduce nel suo universo artistico e introspettivo, svelando come le parole possano sia ferire che curare.
a cura di Antonio Capua
Sergio, “The Reason Why I’m Broken” affronta il tema distruttivo delle parole. Qual è stata l’ispirazione dietro questo brano e come sei riuscito a trasformare il tuo dolore in musica?
L’ispirazione viene da un’esperienza personale vissuta appunto una notte di luglio. Qualcuno ha tentato di farmi sentire qualcosa che non sono, e di fatto, è riuscito nel suo intento. Mi ci sono voluti mesi e mesi per distaccarmi da quelle parole e devo dire che i miei amici mi hanno aiutato veramente tanto. Come sono riuscito a trasformare il mio dolore in musica, ecco… questo non lo so ancora. Continuavo a ripetermi la stessa frase nella testa, ovvero “…wish I had stayed home that night of July, ‘cause now I’m struggling with all the pieces of mine”; una sera ho preso la chitarra e in un’oretta avevo scritto il brano.
Nel testo parli di parole come coltelli invisibili che lasciano cicatrici. Come vivi questa consapevolezza nella tua vita quotidiana, sia dal punto di vista personale che artistico?
Questa è una domanda bellissima. A causa della mia forma mentis letteraria, credo sia doveroso spaziare con le parole per esprimere i concetti al meglio, con l’obiettivo di causare il danno minimo dall’altra parte. Ovviamente quando ne vale la pena. Cerco sempre di sfruttare la mia retorica al meglio, poiché sono pienamente cosciente del fatto che ognuno di noi sta combattendo le proprie battaglie; perciò, tento di essere il più carino possibile.
Hai definito la tua musica come un film personale, un montaggio di attimi mancati e conversazioni non dette. Quanto è importante per te condividere le tue vulnerabilità attraverso i tuoi brani?
Per me musica, scrittura e vulnerabilità sono una cosa sola. Coesistono nello stesso ambiente e c’è un equilibrio da mantenere affinché le cose funzionino. Un po’ come l’ironia, l’intelligenza e la sensibilità. Per me sono la stessa cosa ma con nomi diversi.
Il tuo percorso è davvero poliedrico: cantautore, attore, ballerino, e con un background accademico in Lingue e Letterature Straniere e Marketing. In che modo questa diversità ha influenzato il tuo modo di comporre e raccontare storie?
La letteratura esercita un grande potenziale sulle mie storie e su come vivo io in primis le relazioni sentimentali. Ne traggo ispirazioni soprattutto per le dinamiche dei personaggi nelle mie canzoni, nonostante siano vissute in prima persona, ma avendo esperienza su come presentare il contenuto, riesco a farlo in maniera diretta e descrittiva allo stesso tempo. Almeno credo. Quando ho scritto “The reason why I’m broken”, oltre a tenere presente la dinamica che si creava tra autore e ascoltatore, l’ho pensata anche in ottica di una performance live da sogno, con fiamme, costume change e dance break.
Il ruolo di Eduard Zonte in “Maggie & Bianca Fashion Friends” ti ha dato una visibilità enorme. In che modo questa esperienza televisiva ha contribuito a definire la tua identità artistica?
Ma, in realtà a poco, anzi a volte mi ha svantaggiato in tutto. Quando esci da uno di quei programmi, è difficile che la gente non ti associ ad un prodotto o un giocattolo. Perciò quando decidi di fare una cosa parallela, devi addirittura faticare il doppio, perché la gente, ora, deve associarti ad altro.
“The Reason Why I’m Broken” tocca temi universali come il dolore e la resilienza. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere a chi ascolta questo brano?
L’ho scritta per dare un’ancora di salvezza a chiunque si sia sentito inadeguato e si sia sentito qualcosa che non è, a causa di insulti o critiche, che poi alla fine ti senti scritte addosso, e inizi a credere di essere effettivamente quello che ti è stato detto. Perciò, se te che leggi ti sei mai sentito qualcosa che non sei, ascolta le mie parole e prendi distanza da quella realtà. Perché la gente ti butta addosso la sua inadeguatezza, la sia insicurezza e la sua frustrazione latente. C’entra poco con come siamo percepiti o fatti veramente.
Parlaci del potere delle parole: come riesci a trasformare frasi dolorose in un invito alla riflessione e, addirittura, alla rinascita attraverso la musica?
Questa domanda è molto difficile perché non ho effettivamente brevettato un processo di interiorizzazione del dolore e di conversione in altro. Credo che sia mio, sia improvvisato e sia personale, e che cambi di situazione in situazione. Quando so che voglio dire qualcosa o quando so che non potrò mai più parlare con la persona interessata, allora, l’unica cosa che posso fare è rilasciare una canzone. Forse così il messaggio potrebbe arrivare in un certo qual modo, nonostante il mio obiettivo sia far sì che le persone che mi ascoltano si riconoscano in quell’esperienza. Non voglio che si immedesimino nella mia. Voglio che le mie parole aiutino loro e che siano applicabili al loro trascorso e cammino di vita.
Nel mondo della musica, le critiche possono essere tanto spietate quanto costruttive. Come affronti il giudizio altrui e quali consigli daresti a chi si sente ferito dalle parole degli altri?
Tento di non leggere niente su di me, soprattutto i commenti ai post o i DM. Certa gente è spietata. Io sono abituato ad applaudire e fare di meglio. Ad oggi non ho ancora ricevuto critiche costruttive, purtroppo.
C’è un episodio particolare della tua vita che ha ispirato in modo significativo “The Reason Why I’m Broken”? Se ti va, raccontaci quel momento che ha segnato il percorso di questo brano.
Bella domanda, ma purtroppo non sono ancora pronto per parlarne apertamente. Diciamo che nel testo è svelato un po’ tutto. Poi andando molto, ma molto sul personale, io tento sempre di tenerlo per me. Scusatemi tanto, ma sto tentando di uscirne e anche solo scriverne mi annienta l’anima e l’esistenza.
In quali direzioni pensi di evolvere il tuo percorso artistico e quali tematiche vorresti esplorare ulteriormente?
Le scene tagliate che non sono state montate alla fine del videoclip. Dico solo questo.
Grazie Sergio e complimenti per il tuo lavoro,
continua a seguirci e tienici aggiornati!!!
Per saperne di più visita
Instagram | Facebook