Sfide e passioni di una poetessa fiorentina: Federica Bembo

Con la pubblicazione della sua silloge poetica “Nuvole e sogno” nel 2014, ha saputo conquistare il pubblico grazie alla sua sensibilità e al suo talento nel trasformare le emozioni in versi. Partecipe attiva di gruppi di scrittori come Affluenti ed Essecìeffe – Scrittura Creativa Firenze, Federica si distingue per la sua continua sperimentazione sia nella poesia che nella prosa. Il suo percorso letterario è segnato da riconoscimenti importanti, come il Premio Nazionale di Poesia Mario Gori, e dalla volontà di utilizzare la scrittura come mezzo di riflessione e superamento delle difficoltà personali. In questa intervista, Federica ci racconta il suo viaggio nel mondo della poesia, le sfide affrontate e le passioni che continuano a ispirarla.


Benvenuta Federica, potresti raccontarci come è iniziato il tuo percorso nella poesia? Cosa ti ha portato a scrivere le tue prime poesie?
Ho iniziato a scrivere poesie da bambina. Ho sempre amato le storie e la poesia, così scrivere qualche filastrocca è stato il mio modo spontaneo per ritagliare uno spazio intimo dove esprimermi.

    La tua raccolta poetica “Nuvole e sogno” è stata pubblicata nel 2014. Qual è stata l’ispirazione principale dietro questa silloge?
    Ho scritto questa silloge per mettermi alla prova e per superare la fine di una storia d’amore.

    Hai descritto il tuo libro come un aiuto per chi, come te, ha vissuto un disagio. Come la poesia può aiutare a superare momenti difficili e quali temi affronti nel libro?
    La poesia aiuta a superare le difficoltà perché riconoscendo nel dolore del poeta il nostro dolore capiamo di appartenere a qualcosa di più grande di noi stessi.
    Nella prima silloge affronto il tema dell’amore perduto.
    “Il mio gioco preferito” è invece un viaggio interiore, la traduzione in poesia di tutto quello che ero fra il 2016 e il 2022: racconto i miei pensieri sulla vita, le mie storie d’amore, i dubbi… Inoltre, ci sono anche poesie parodiate ed ironiche.

    Nel 2015 hai vinto il Premio Nazionale di Poesia Mario Gori. Cosa ha significato per te questo riconoscimento e come ha influenzato la tua carriera letteraria?
    Vincere quel premio mi ha dato molta fiducia nelle mie capacità e mi ha spinto ad aprirmi agli altri e a continuare a scrivere.

    Fai parte di due gruppi di scrittori a Firenze: Affluenti ed Essecìeffe – Scrittura Creativa Firenze. Come queste esperienze di gruppo hanno arricchito il tuo lavoro e la tua crescita come autrice?
    Il confronto fra scrittori è molto arricchente, perché ognuno può vedere in un testo sfumature diverse. Ciascun autore porta la sua esperienza e le sue capacità: da ciò scaturisce un’atmosfera molto stimolante e creativa, che si può sperimentare solo con altri del mestiere.

    La tua poetica è caratterizzata dalla sperimentazione sia nella poesia che nella prosa. Puoi parlarci di come affronti questo processo creativo e quali sono le influenze che ti guidano?
    Ne “Il mio gioco preferito” ho cercato di dare voce a tutte le parti del mio carattere, sperimentando diversi stili e registri.

    Per quanto riguarda le poesie ironiche ho fatto un esercizio di creatività scrivendo i testi “a tavolino”, invece per tutte le altre ho aspettato l’ispirazione.
    Quanto alle influenze, posso dire che amo moltissimo Ungaretti, Dickinson, Pizarnik e Borges.

    Oltre alla poesia, coltivi altre passioni come il canto, la danza e la recitazione. Come queste diverse espressioni artistiche influenzano la tua scrittura?
    Sono spesso ispirata dalle canzoni che amo.
    Inoltre, l’esperienza del teatro mi ha insegnato a dare ritmo e incisività alla lettura e alla scrittura.

    Guardando al futuro, hai dei progetti in corso o nuove raccolte in cantiere di cui ci puoi parlare? Come vedi evolversi la tua carriera di scrittrice?
    Ho in cantiere molte altre poesie, monologhi teatrali, aforismi e racconti. Infine, sto scrivendo anche il mio primo romanzo.

    Infine, qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso la tua poesia e quale consiglio daresti a chi desidera avvicinarsi alla scrittura poetica?
    Il mio messaggio per il lettore è di usare sia la mente che il cuore e di ritagliare del tempo ogni giorno per la riflessione e la lettura. Ai poeti in erba consiglio di sperimentare la creatività in vari modi, tra cui la parodia di poesie di altri autori.

    Grazie Federica per la tua intervista. Tienici aggiornati!
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