“Sibilla”: Lapolveriera con i Meganoidi per raccontare la forza dell’autenticità

Dal 15 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica Sibilla, il nuovo singolo de ”Lapolveriera” in collaborazione con i “Meganoidi”. La canzone, che anticipa l’EP Un posto in cui tornare in uscita il 13 dicembre, esplora temi profondi come l’emarginazione e la salute mentale, offrendo al contempo un messaggio di riscatto e autenticità. 

a cura di Salvatore Cucinotta


Benvenuti! È un piacere avervi con noi. Partiamo dal principio: come è nata questa collaborazione per Sibilla e cosa ha significato per voi lavorare insieme?
Ciao e grazie per la vostra ospitalità! Ecco, diciamo che la collaborazione con i Meganoidi è nata proprio nel segno della musica, ovvero sui palchi: ci è capitato di aprire alcuni dei loro set, e ci siamo piaciuti immediatamente. Loro sono disponibili, gentili e alla mano, oltre che essere dei musicisti incredibili. Per questo, quando si è presentata la possibilità di una collaborazione su Sibilla per noi è stato un vero piacere. Lavorare insieme a musicisti del loro calibro è certamente un’esperienza arricchente, dalla quale portare a casa più cose possibili, cercare di imparare, cercare di carpire i suggerimenti e anche gli apprezzamenti di gente che – con la propria musica – è stata capace di “dire qualcosa”. E per noi è molto importante, siccome con la nostra musica vogliamo dire qualcosa!

“Sibilla” tocca un tema delicato come la salute mentale. Cosa vi ha spinto a raccontare questa storia e come avete lavorato per tradurla in musica?
Siamo tutti e quattro molto sensibili alle tematiche sociali e, in particolare, il tema della salute mentale “non istituzionalizzata” (ovvero tutte quelle situazioni di disagio sordo, sommerso e solitario che possono riguardare ciascuno di noi nella vita): ci è capitata un’esperienza di amicizie comuni che avessero avuto a che fare con questo mostro, e questo ci ha dato la scintilla per iniziare a scrivere. Il procedimento di “traduzione musicale” è stato molto classico, sviluppando un riff di chitarra e costruendoci sopra la melodia…è poco romantico ma è stato proprio cosi, niente di più, niente di meno.

Parlateci del processo creativo dietro “Sibilla”: come avete unito i vostri stili per creare un suono così unico?
Provando assieme. Questo è il segreto: e ogni volta che la canzone gira, ciascuno aggiunge qualcosa di suo gusto e questo si ripete finchè non siamo pienamente soddisfatti del risultato. Nell’arrangiamento di Sibilla abbiamo collaborato – appunto – con i Meganoidi, storica band che non potremo mai ringraziare abbastanza. Il loro contributo alla registrazione del brano, con voce e flicorno, ha dato a questo singolo colore e gusto. Nella definizione del brano c’è stato un confronto molto chiaro e positivo sul da farsi, e tutto si è incastrato alla perfezione.

La canzone parla di autenticità e resistenza. Quanto è importante per voi, come artisti, promuovere questi valori attraverso la vostra musica?
Per noi, la trasmissione di messaggi tramite i nostri brani è non solo importante, ma determinante per il nostro essere musicisti! Ci rivediamo in tutto ciò che scriviamo, specialmente nei brani che invitano a tenere duro, ad andare a testa bassa e a valorizzarsi per ciò che si è. È la sintesi del percorso de Lapolveriera (che speriamo e vogliamo abbia lunga vita!).

I Meganoidi hanno arricchito il brano con il contributo del flicorno e della voce. Qual è stata la loro impronta distintiva nell’arrangiamento del pezzo?
Lo dicevamo prima: il flicorno e la tromba di Luca e la voce di Davide sono stati gli elementi che hanno caratterizzato i Meganoidi nel periodo del loro boom e sono tuttora le sonorità che fanno girare la testa alla gente e dire: “Ehi! Questi sono i Meganoidi!”. Per questo motivo abbiamo loro chiesto di arricchire Sibilla con le loro parti: è una pietra miliare del loro sound che si ripropone in chiave “Lapolveriera”. 

L’EP “Un posto in cui tornare” sarà pubblicato il 13 dicembre. In che modo Sibilla rappresenta un’anticipazione del progetto complessivo?
“Un posto in cui tornare” parlerà di luoghi. Non necessariamente luoghi fisici: intendiamo luoghi tutto quello che ci fa sentire a casa, ci fa ritornare, ci fa riappropriare di noi stessi. E quindi sensazioni. Azioni. Passioni. Il fil rouge dell’EP è proprio il “luogo di appartenenza”, proprio di rifugio e introspezione dei protagonisti delle canzoni. Sibilla è il brano di punta per i nomi che porta, e rappresenta proprio il concetto di trovare rifugio in sé stessi. 
Venendo all’EP, rappresenta una bella svolta nella focalizzazione del sound e del modo di scrivere: rispetto al primo disco, il sound abbandona l’anima folkeggiante e si avvicina a suoni più moderni e stili meno cantautoriali e più fruibili, mantenendo tuttavia la direzione di raccontare tematiche non scontate o mainstream.

Lapolveriera, la vostra evoluzione musicale è evidente sin dal vostro primo disco. Come si inserisce questo nuovo singolo nel vostro percorso artistico?
“Sibilla” è una canzone “adulta”, con delle sonorità solide, rock, moderne, ci sono le tastiere, c’è un nome importante come featuring. Di certo, rispetto al primo disco, stiamo abbandonando il nostro originario filone folk-cantautoriale. Rimane tuttavia il modo di scrivere i brani, l’attitudie a voler raccontare/fotografare una situazione, un sentimento o un contesto. 

Per i Meganoidi, come è stato collaborare con una band emergente come Lapolveriera? Cosa vi ha colpito del loro approccio musicale?
Speriamo sia stata una bella esperienza anche per loro! Sicuramente il loro miglior pregio è l’onestà intellettuale: dicono quello che fanno e fanno quello che dicono. Rispetto al gusto con il quale hanno contribuito al brano, è stato molto bello come abbiano individuato le proprie parti mettendole “a servizio della canzone”, incastrando perfettamente le voci, le timbriche e gli strumenti. 

Quale messaggio sperate di trasmettere con “Sibilla” ai vostri ascoltatori, in particolare ai giovani che si sentono emarginati o incompresi?
Vorremo dire, a ciascuna ed a ciascuno: “non siete soli, e siete più forti di quello che pensate”. 

Infine, cosa ci potete anticipare del tour promozionale e delle future collaborazioni? Possiamo aspettarci altre sorprese?
Il tour di presentazione dell’EP ha solo una certezza: il 20 febbraio a Verona faremo una data di presentazione assieme ad alcuni amici. Per il resto, stiamo pianificando tutte le date che ci consentiranno di portare in giro questo lavoro. E già che ci siamo, possiamo anticipare che non abbiamo smesso di scrivere, anzi… stiamo pensando a qualcosa di estivo (anche se ora è inverno). Featuring e collaborazioni? Ci piacerebbe moltissimo, abbiamo già qualche nome nel cassetto, ma non anticipiamo troppo!

Grazie ragazzi per il vostro e complimenti per i traguardi raggiunti!
Teneteci aggiornati e continuate a seguirci su Che! Intervista.

Per saperne di più visita:
Facebook | Instagram | YouTube| Spotify

Richiedi un’intervista esclusiva!

Copy link