Che Intervista
Dario Fabbri, con il suo ultimo saggio Sotto la pelle del mondo (Feltrinelli, 2024), conferma la sua posizione di autorevole analista geopolitico, offrendo una visione originale e acuta del nostro presente attraverso la lente della “geopolitica umana”. Un concetto che Fabbri esplora in profondità, interpretando i grandi eventi mondiali non solo tramite gli assetti di potere e i confini territoriali, ma studiando le psicologie collettive, le storie e le culture che ne modellano il corso.
Nel libro, Fabbri analizza dodici casi cruciali della geopolitica contemporanea, che egli identifica come fattori determinanti per il futuro globale. Questi casi spaziano dalla crisi morale negli Stati Uniti alla guerra tra Russia e Ucraina, dalle tensioni con Taiwan alle proteste in Iran, offrendo una panoramica globale delle forze che si stanno muovendo sotto la superficie delle crisi visibili.
Ogni analisi, infatti, viene arricchita dal contesto storico, culturale e psicologico delle nazioni protagoniste, permettendo al lettore di comprendere le radici profonde di tensioni come quelle tra Israele e Hamas o le ambizioni turche in Africa e Asia Centrale.
La forza del volume risiede nell’abilità di Fabbri di spogliare la geopolitica dei suoi orpelli più tecnocratici per riportarla alla dimensione umana. L’autore non si limita a spiegare come il potere si muove, ma scava nel perché, rivelando le ansie, le paure e le aspirazioni che motivano nazioni e popoli.
La lettura di Sotto la pelle del mondo non è solo un’occasione per comprendere meglio il presente, ma anche un invito a guardare oltre le apparenze, per cogliere i segnali profondi del cambiamento globale.
Per saperne di più: LaFeltrinelli.it