Con “La teoria di lasciare andare”, pubblicata da Newton Compton Editori (Maggio 2025), Mel Robbins — affiancata per la prima volta in un’opera editoriale dal figlio Sawyer Robbins — firma un testo che si candida già a diventare un nuovo classico del self-help moderno. Numero uno nella classifica del New York Times e con quasi quattro milioni di copie vendute in pochi mesi, il libro si presenta non solo come un fenomeno editoriale globale, ma anche come una risposta urgente e concreta alle tensioni emotive del nostro tempo.
a cura della redazione
“Lasciare andare” — Let Them — due parole che racchiudono una filosofia esistenziale capace di ribaltare l’approccio con cui affrontiamo relazioni, aspettative sociali e autocontrollo.
Leggendo il libro si intuisce un’idea radicale nella sua semplicità: la felicità personale e la chiarezza mentale non nascono dal controllo, bensì dalla rinuncia a controllare. Non si tratta di indifferenza o passività, ma di un metodo — collaudato, sostiene Robbins — per recuperare energie, focus e dignità personale. L’autrice invita il lettore a smettere di lottare per approvazioni, a sciogliere i nodi dell’ansia relazionale, e a riscoprirsi protagonista della propria esistenza.
Il tono diretto, empatico e motivante è quello tipico della comunicazione di Robbins, oggi considerata una delle voci più influenti a livello globale nel campo del mindset e del cambiamento comportamentale. Il contributo di Sawyer Robbins aggiunge freschezza generazionale e rende il volume accessibile anche a un pubblico più giovane, particolarmente esposto alle pressioni sociali e digitali.
Una guida concreta, non solo ispirazionale
A differenza di molti manuali motivazionali che si limitano a enunciare principi, La teoria di lasciare andare propone un vero e proprio approccio operativo. Ogni capitolo include esempi tratti dalla vita reale, riflessioni guidate e strategie pratiche per integrare il “lasciar andare” nel quotidiano. Robbins affronta con lucidità temi come il bisogno di approvazione, il senso di colpa, l’iper-responsabilità emotiva e il burnout relazionale. In ognuno di questi contesti, la teoria trova applicazioni sorprendenti.
Il libro, come già avvenuto per gli altri titoli dell’autrice, si presta anche a un uso formativo e professionale. Non a caso, Robbins è oggi partner strategico per aziende come LinkedIn, Starbucks e JP Morgan Chase, che adottano i suoi strumenti nei programmi di leadership e benessere organizzativo.
“La teoria di lasciare andare” si inserisce in un contesto culturale più ampio in cui cresce la consapevolezza collettiva sulla necessità di ridurre la pressione sociale e recuperare spazio per l’autenticità individuale.
Per saperne di più visita: newtoncompton.com
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